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mercoledì 2 marzo 2011
Gli scarichi delle fogne finiscono nell'Adige
BOLZANO. Liquami, escrementi e carta igienica dalle fogne direttamente nell'Adige. Da 4 giorni a Ponte Adige una tubazione scarica direttamente nel fiume le acque nere, senza alcun trattamento preventivo. Colpa - secondo le rilevazioni fatte dai guardiapesca della ripartizione foreste e dall'ufficio tutela delle acque - a lavori di manutenzione della stazione di pompaggio delle acque reflue di "Ecocenter" nel Comune di Appiano. Un'operazione capace di alterare in poco tempo l'equilibrio naturale della riva dell'Adige. Lo scarico a cielo aperto, denunciato dai pescatori dell'associazione bolzanina "Fishheads", ha preso in contropiede gli uffici provinciali, assolutamente all'oscuro di una scelta che, come minimo, doveva essere condivisa da due comuni: Bolzano e Appiano. I liquami nell'acqua, inoltre, oltre ad essere assolutamente poco igienici e men che meno decorosi, rappresentano una minaccia per alcune specie di pesci come la trota marmorata. Il primo ad accorgersi dello scarico fognario diretto nelle acque del fiume è stato, ieri mattina, il presidente dell'associazione "Fishheads" Alex Losa: «Ero proprio a pesca in corrispondenza alla fossa che immette nell'Adige quando mi sono accorto di questo flusso di escrementi, assorbenti e carta igienica di copiose proporzioni che veniva gettato nel fiume. Sono rimasto letteralmente schifato. In tutta la zona, inoltre, aleggia una discreta puzza, come facile immaginare. Non è la prima volta, comunque, che io e i miei colleghi pescatori notiamo degli scarichi "particolari" in quel punto, ma un'inciviltà simile non l'avevamo mai nemmeno ipotizzata. Il getto, infatti, è continuo e non è difficile capire come possa danneggiare l'ecosistema e l'ambiente ittico». Il guardiapesca provinciale Alois Tratter è accorso sul posto non appena è giunta la segnalazione. «Per effettuare dei lavori al servizio di pompaggio dell'Ecocenter - la sua analisi - gli operai hanno dovuto liberare tutti gli scarichi e lo stanno facendo nel fiume. Noi non ne sapevamo assolutamente nulla e francamente, dopo aver scoperto che si tratta di uno scarico che va avanti da venerdì, siamo molto sorpresi dalla soluzione adottata. Ci sono anche dei momenti in cui a defluire è solo acqua, ma forse si poteva studiare una soluzione migliore per evitare che le fogne finissero direttamente nell'Adige». Conferma l'analisi e il vuoto di permessi Alessandro Pascoli, tecnico inviato dall'ufficio tutela delle acque della Provincia. «Non so se abbiano ricevuto un permesso da parte del Comune, ma sicuramente noi non eravamo informati dell'intenzione di buttare le acque nere direttamente nell'Adige. Dal punto di vista ambientale non lancerei troppi allarmi perché comunque si tratta di acque domestiche che, per quanto maleodoranti e poco igieniche, sono prive di oli industriali e non alterano più di tanto la situazione del fiume». Già, però carta igienica, assorbenti, ed escrementi umani non sono certi elementi costitutivi di un argine. «Vero - conclude il responsabile Appa della tutela della acque Ernesto Scarperi - e andranno fatte delle verifiche accurate. Di certo possiamo confermare che i nostri uffici non sapevano nulla di questo scarico in atto. Cercheremo di fare chiarezza attorno a una scelta quanto meno discutibile». (a.c.)
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