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mercoledì 30 marzo 2011
I negozianti: i mendicanti del Centro incassano fino a 100 euro al giorno
di Alan Conti
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BOLZANO. Mendicare in città è diventata una vera e propria professione, con tanto di turni, postazioni e un incasso che si aggira attorno ai 100 euro al giorno. Un "lavoro" che non piace a buona parte di commercianti e residenti. I treni, giurano alcuni pendolari, sono pieni di accattoni. Alcuni puntano sulla generosità altoatesina altri sulla mano più morbida delle forze dell'ordine. Il fenomeno si sta allargando ed infastidisce chi passeggia sotto i Portici, lavora in piazza Erbe, guarda una vetrina o paga il biglietto del parcheggio di Piazza Walther. «Sono tanti - ammette Mirko Angelini del "Meeting Bar" sotto galleria Sernesi - e possono anche dare fastidio quando cominciano ad essere insistenti. Arrivano da Verona, o più in generale dal Veneto, e si uniscono ad africani che presumo abitino proprio a Bolzano. Tanti sono anche gli originari dell'Est Europa. Il motivo di questo esodo è difficile da capire, ma qualche controllo in più potrebbe servire. Un'alternativa sarebbe predisporre delle piccole aree dedicate, dove permettere loro di chiedere le monete: sembra brutale, ma mi pare un compromesso praticabile». Sotto i Portici Michela Romagnoli e Gaia Papais di "Tezenis" descrivono perfettamente il meccanismo dei mendicanti di "professione": «Vengono in negozio a chiedere di cambiare la moneta in banconote e si tratta in media di cifre che oscillano tra i 70 ed i 100 euro al giorno con tantissime monete da 2 euro. Evidente che con un risultato così soddisfacente sia molto difficile dire a qualcuno di non tornare. C'è capitato, inoltre, di sentire qualcuno di loro rifiutare offerte di lavoro giudicate troppo stancanti. Di solito, comunque, a mendicare vediamo sempre le solite facce e c'è anche chi cambia il turno con un parente e si sposta tra i Portici e il parcheggio e viceversa. E' un business». Più infastiditi sono senz'altro i proprietari delle bancarelle di piazza Erbe come Loris Lotti: «Si avvicinano ai clienti mentre pagano con il portafogli in mano e insistono per una moneta. Scoccia loro, ma di riflesso danneggia pure noi. La soluzione? Un controllo pressoché continuato della piazza, anche alla luce di tutte le altre criticità. Il Comune, però, quando deve chiedere è molto sollecito ma se c'è da darci una mano scappa via e noi siamo ancora qui che aspettiamo le telecamere...». Controcorrente l'opinione di Fabio Antonioli: «Non vedo nulla di fastidioso nei mendicanti e mi sembra che il loro numero sia in linea con quanto avviene in ogni centro storico d'Italia». Anita Trentini, invece, testimonia l'arrivo dalle altre città: «Sono una pendolare e ogni giorno li vedo tutti sul treno con me. Bisognerebbe chiedere controlli più pressanti per le strade perché al momento i vigili si limitano a farli alzare, ma dopo cinque minuti tornano nello stesso identico posto». «Immagino che qui abbiano un certo guadagno - le fa eco Marlene Delaitti - ed è per questo che scelgono Bolzano. Certo che viene anche da ridere quando, passando tutti i giorni, ti accorgi di qualcuno che un giorno è zoppo dalla gamba destra e il giorno dopo da quella sinistra. L'immancabile cane, poi, non capisco come facciano a mantenerlo». Critica anche Confesercenti che con il segretario provinciale Paolo Pavan prova a trovare una soluzione. «So che spesso il poliziotto di quartiere dà una mano forse si potrebbe fare lo stesso anche in Centro». Mirko Benetello, responsabile del commercio ambulante di Confesercenti, spiega che sia sabato che giovedì la pressione di mendicanti al mercato infastidisce clienti ed ambulanti. Sarebbe importante trovare una soluzione».
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