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mercoledì 2 marzo 2011
L'Asgb: «Troppi giovani precari in Alto Adige»
BOLZANO. I giovani si sono stufati del lavoro precario. Nasce da questa considerazione l'iniziativa del sindacato AsgB, che, attraverso una serie di manifesti e iniziative, intende portare l'attenzione pubblica su un problema assai diffuso anche in Alto Adige. «Vogliamo - spiega Ivonne Gabbia dei "Giovani Asgb" - avviare una riflessione approfondita su come sta cambiando, anche nella nostra provincia, il mondo del lavoro giovanile. Nei nostri grafici la curva dei lavoratori a tempo determinato, infatti, è in costante crescita e questo si traduce in una minore sicurezza complessiva per le future famiglie, implicando il delinearsi di un percorso professionale difficoltoso». Affrontare la criticità da un'altra angolatura è anche il proponimento del segretario Asgb Tony Tschenett. «Insieme alla campagna informativa, vogliamo stilare una lista di aziende, mansioni e situazioni che determinano rapporti di lavoro a contratto determinato verso i giovani. Per analizzare più nel dettaglio il fenomeno nella nostra realtà locale». Presentati alcuni dati significativi: da gennaio 2007 a dicembre 2009, infatti, sono stati siglati 18.000 contratti a progetto dalla durata media di 16 mesi. La metà di questi, oltretutto, è stata firmata da lavoratori con un'età inferiore ai 30 anni. A sorpresa, inoltre, a utilizzare maggiormente questo strumento è il settore pubblico che occupa una percentuale del 52% dei contratti a tempo determinato. Di tutti, infine, le più penalizzate risultano essere le donne che incontrano più difficoltà dei colleghi nel sottoscrivere un rapporto di lavoro senza scadenza. (a.c.)
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