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domenica 20 marzo 2011
"La Resistenza il secondo Risorgimento d'Italia"
Festeggiare i valori italiani esaltando i principi fondamentali della Costituzione. Questa la chiave di lettura del 150esimo dell’Unità d’Italia fornita dall’Anpi nella sua manifestazione che ieri, nonostante la pioggia battente, ha coinvolto decine di bolzanini in piazza Adriano di fronte al Monumento ai caduti per la libertà. Uno dei tanti appuntamenti disseminati per la città e che ha visto le forze politiche locali dividersi: non sono mancati, quindi, accenni e punzecchiature sull’onda delle recentissime polemiche. "Oggi più che mai – le parole del consigliere comunale di Sel Guido Margheri – gli assenti hanno avuto torto, così come ha sbagliato Durnwalder ad esprimersi nei termini che ha usato perché la stessa autonomia è figlia di quella Costituzione che garantisce diritti e sviluppo a quelle popolazioni che vivono in condizioni di minoranza linguistica. L’Italia andava celebrata anche per questo". Il rappresentante di Sel, poi, si rivolge al comitato per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. "Le dichiarazioni di Sgarbi sono state un insulto alla democrazia, alla Costituzione, alle vittime dell’olocausto e a tutti i cittadini dell’Alto Adige. Una ferita che si poteva tranquillamente evitare, senza caricare queste celebrazioni di significati politici che non dovrebbero avere". Pronta la replica anche alle accuse di poca partecipazione dell’amministrazione comunale: "Il Comune ha fatto il suo dovere concedendo l’auditorium, organizzando l’alzabandiera e garantendo il proprio sostegno a tutte quelle manifestazioni che rispettano i principi democratici e della nostra autonomia". Cerimoniere della manifestazione, scandita dai cori dell’inno di Mameli e “Bella Ciao” del Coro Castel Flavon, è stato il presidente dell’Anpi Lionello Bertoldi. "La Resistenza partigiana è stata il secondo Risorgimento d’Italia e a loro dobbiamo la grande ricchezza della Costituzione. Oggi l’Italia festeggia questi valori, fatti di libertà, solidarietà e diritti allo studio, al lavoro e alla giustizia: tutti dobbiamo conquistarceli di giorno in giorno". Da Bertoldi, inoltre, parte un avvertimento alla deriva nazionalista di certi festeggiamenti: "Ho sempre combattuto il nazionalismo pernicioso e dobbiamo essere in grado di distinguerlo dalla coscienza nazionale che cerchiamo di costruire anche attraverso queste iniziative e manifestazioni estremamente importanti". Ai piedi dei Monumento, comunque, è stata deposta una corona cui il vicepresidente del consiglio comunale Matteo Degli Agostini (Idv) ha voluto aggiungere una copia della Costituzione regalata ieri dal nostro giornale: "Un monito dei pilastri che sorreggono il nostro Paese e che non devono essere sgualciti". Qualcun altro, dal canto suo, ha trascorso l’intera celebrazione brandendo in aria la stessa carta dei diritti fondamentali. Tra le persone che hanno preso parte alla celebrazione, comunque, spunta pure un vessillo dell’aquila provinciale con la scritta “Südtirol”: testimonianza diretta della partecipazione di parte della popolazione tedesca ai festeggiamenti. Presenti, inoltre, rappresentanti dei Verdi, Pd, Idv, Sel, Arci, Pax Christi, circolo Centaurus e dei sindacati. Proprio il segretario della Cgil Lorenzo Sola ha preso il megafono, in chiusura, per alcune puntualizzazioni: "L’autonomia è un frutto prezioso di questo Paese e andrebbe celebrata. Condanniamo, quindi, le dichiarazioni del Landeshauptmann Luis Durnwalder, ma ancora di più stigmatizziamo l’atteggiamento di chi viene a Bolzano a pontificare sull’italianità senza avere nemmeno il coraggio di imporre questa festa ai propri alleati a Roma. Nessuno, infatti, ha imposto alla Lega di festeggiare. Nemmeno l’onorevole Biancofiore".
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