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giovedì 3 marzo 2011

Ss.Rosario, gli anziani: «La via del centro diurno è buia e dissestata»


di Alan Conti
zoom . BOLZANO. Buche sull'asfalto, illuminazione assente per molti giorni, terreno sconnesso e poca accessibilità per i mezzi di soccorso: non esattamente il quadretto ideale per il centro diurno per anziani di via Claudia Augusta né per i 18 alloggi con molti anziani che lo sovrastano. Nella dissestata stradina che corre al fianco della chiesa del Ss.Rosario il problema per il Comune è, ancora una volta, legato alla proprietà dei privati che impediscono la realizzazione delle migliorie richieste. Gli inquilini degli appartamenti nella palazzina del centro diurno, però, dopo alcune settimane senza illuminazione in strada fin dal tardo pomeriggio alzano la voce e chiedono una soluzione in tempi brevi. A tutto questo, inoltre, si aggiunge una polemica con l'Assb in seguito all'apertura del centro sociale con la mensa al primo piano della struttura che, secondo gli inquilini, avrebbe provocato un innalzamento esagerato delle spese comuni. Il primo a denunciare il disagio degli anziani è stato il consigliere di circoscrizione Udc Giovanni Barborini. «La struttura è collegata agli ambulatori da una stradina, in parte privata, piena di buche e priva, fino all'altro ieri, di luce. La situazione dura da anni, ma adesso c'è bisogno di una soluzione, anche se parte di questo tratto è in mano ai privati. E' paradossale, inoltre, che i pochi ambulatori esistenti siano ospitati da un'ex falegnameria, in attesa di quel distretto socio sanitario che potrebbe portare i servizi che ancora mancano. Mi riferisco allo studio odontoiatrico, al consultorio famigliare ed all'ambulatorio pediatrico». Gigi Caronelli rincara la dose sul tema: «E' mai possibile che chi è all'ex Claudiana possa godere di aule immense, mentre tutto il quartiere soffre di una cronica mancanza di specialisti?». Luciana Trevisol, dal canto suo, torna sui pericoli della stradina d'accesso al centro diurno: «Sono tanti anni che percorrere quel tratto di via è per noi un pericolo. Siamo stati dal sindaco sei volte e mai nulla è cambiato, ora speriamo che sia la volta buona. E' mancata la luce per giorni e le buche ci impediscono di muoverci con la poca autonomia che c'è rimasta. All'Assb, invece, torniamo a chiedere spiegazioni sulle spese del centro sociale al primo piano. Da quando l'hanno aperto, infatti, le spese comuni per noi condomini sono cresciute moltissimo e davvero non capiamo perché dobbiamo essere noi a pagare la luce utilizzata dagli altri ospiti, così come la manutenzione di un giardino cui ci è praticamente interdetto l'accesso». Maria Teresa Palmieri è dura: «Mio padre abita qui ed io vengo ad assisterlo, ma sarebbe davvero ora che la stradina venisse sistemata una volta per tutte. Siamo stufi di far correre dei rischi ai nostri cari perché un manipolo di privati ha deciso di impuntarsi». Mirella Venturini, invece, è quasi sconsolata: «Quindici anni che abito qui e ancora nessuno ha mai fatto nulla per venirci incontro. Chissà che non sia la volta buona e che l'amministrazione si metta una mano sul cuore. Per ora, dopo tante insistenze, hanno risolto il problema della luce esterna dopo il guasto che ci ha tenuto al buio per giorni. Adesso dobbiamo andare avanti». Stessi identici auspici per Odilia De Pozzo: «Fino a oggi le proteste sono state inutili. Chiediamo più considerazione e una nuova asfaltatura per raggiungere gli ambulatori senza rischio alcuno». «E' un attimo inciampare - le fa eco Alessandrina Calandrina - quindi sarebbe opportuno coprirle. Il volere dei privati, però, stride con le necessità della comunità, proprio come in via della Vigna». Chiusura con Antonia Deanesi. «Ha ragione Barborini: il lato verso via Aslago andrebbe riqualificato per permettere il passaggio di eventuali mezzi di soccorso».
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