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venerdì 25 marzo 2011
I residenti vogliono le telecamere antivandali al parco delle semirurali
24 marzo 2011 — pagina 17 sezione: Cronaca
BOLZANO. Telecamere per amor di parco. E’ un plebiscito quello che accompagna la proposta del consigliere di circoscrizione Don Bosco Marco Caruso (Unitalia) di accelerare i tempi per installare un sistema di videosorveglianza nel parco di Santa Maria in Augia per evitare vandalismi. Panchine spaccate, scritte con spray e pennarelli e danni ad auto e scooter. «Le telecamere - dice Luciano Benachio - possono funzionare come deterrente verso quegli atti di piccola criminalità che ogni tanto sentiamo. Sono favorevole, ma non facciamo di questo un motivo per etichettare la zona come il Bronx cittadino perché non è affatto così».
Mara Lenarduzzi guarda il parco: «E’ l’unica cosa bella realizzata per il quartiere negli ultimi anni, dobbiamo mobilitarci per salvaguardarla. La sua funzione sociale, come luogo di ritrovo per le famiglie o punto di spettacolo con l’auditorium all’aperto, non può essere messa in discussione da qualche ragazzino che ha voglia di divertirsi rompendo tutto. In quest’ottica siamo tutti favorevoli alla videosorveglianza, ma non guasterebbero nemmeno più controlli delle forze dell’ordine e un’illuminazione di via Alessandria accettabile». Giulio Garbin e Claudio Currò Dossi annuiscono: «D’accordo con la richiesta di accelerare i tempi per l’installazione delle telecamere». Tanti gli aneddoti raccolti dalla famiglia Favretto che, lavorando nel negozio di pianoforti “Saccuman”, gode di un punto di osservazione privilegiato. «Alcuni residenti del condominio - raccontano Claudio, Giulietta e il figlio Riccardo - assicurano di aver visto dei ragazzini che, muniti di grossi sassi, facevano il giro delle infrastrutture del parco per devastarle. Non solo, una volta abbiamo notato un motorino parcheggiato nelle vicinanze cui ogni notte veniva sottratto un pezzo diverso: abbiamo avvertito le forze dell’ordine e quando si sono mosse dello scooter era rimasto solo il telaio. Ecco, quindi, che oltre alla sorveglianza video andrebbe organizzato un programma di controlli più minuzioso, senza lasciar cadere nel vuoto la proposta di costruire una piccola stazione di polizia proprio nello spazio verde retrostante il parco. Sarebbe finalmente qualcosa di concreto dato che per ora, in quel lotto, non sono nemmeno riusciti a organizzare il museo delle semirurali». Seduto su una delle panchine tempestate di scritte troviamo Giuseppe Dalla Valle: «Fanno bene a volere le telecamere perché siamo stufi dell’inciviltà che troppo spesso accompagna i frequentatori del parco. I vandalismi sono noti a tutti, ma bisognerebbe partire dal punire le piccole contravvenzioni e anche qualche severa multa per i padroni dei cani che non raccolgono gli escrementi». Chiusura con Luigi Girardi: «L’altra sera ho parcheggiato in via Genova e la mattina ho trovato lo specchietto divelto con le mani».
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Alan Conti
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