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mercoledì 20 luglio 2011

Estate: 4.000 studenti al lavoro


Le scuole riapriranno le aule a settembre, le Università vanno incontro al tradizionale mese di chiusura di agosto, ma per gli studenti l’estate può rappresentare una grande opportunità. Messi da parte libri e quaderni, infatti, da giugno in poi si può decidere di rimpolpare il proprio curriculum vitae e allargare il bagaglio personale di conoscenze con alcuni impieghi stagionali. Lavoro, certo, ma anche volontariato o tirocini, magari abbinati a un’esperienza all’estero per esercitare una lingua straniera. Il panorama delle offerte è vastissimo, ma bisogna sviluppare una certa abilità nella ricerca attraverso i vari canali che mettono a disposizione istituzioni e privati. Se sul puro mercato del lavoro la parte del leone la fa il settore alberghiero, ecco che nell’ambito delle esperienze formative o delle attività senza scopo di lucro il ventaglio si apre verso molteplici orizzonti. Possibilità, chiaramente, si annidano pure nel commercio, nell’artigianato e nel terziario, in minor misura nell’industria. Il punto di partenza, però, è capire se a interessare è l’aspetto puramente economico oppure se può prevalere la curiosità di una nuova esperienza di vita.
IL PORTALE PROVINCIALE. Una prima piattaforma da consultare, comunque, può essere il sito http://www.provincia.bz.it/kulturabteilung/jugendarbeit/sommerjobs.asp, indirizzo tanto lungo quanto interessante della pagina dedicata alle offerte estive del servizio giovani della Ripartizione Cultura Tedesca della Provincia. Assieme ai tanti consigli pratici su età, trattamento pensionistico, redazione di un curriculum vitae, preparazione a un colloquio o semplice modo di rapportarsi con le aziende, si incontrano nutrite liste di link altoatesini, esteri e italiani da contattare. Si va dal maso in val Venosta fino all’ufficio lavoro svedese: la scelta, insomma, non manca. Tra i tanti, destano una certa curiosità il contatto con i parchi divertimenti di Gardaland, Legoland, il portale ResortJobs che offre anche lavori sulle navi o StreetLife 2005 come azienda di animazione in Toscana. Proprio sul sito del regno di Prezzemolo a Lazise, per esempio, esiste una sezione di facile consultazione che permette l’invio della propria candidatura con effetto immediato. Molto spazio viene dedicato, inoltre, alle organizzazioni locali che offrono opportunità nell’ambito della lingue straniere: si va dall’Alpha Beta al Palladio passando per Cls, Ceef o Azb. Tutta l’Europa, infine, è potenzialmente accessibile per chi intende provare un’esperienza all’estero. A sottolineare l’importanza che l’amministrazione attribuisce al settore , comunque, c’è il recente cambio di competenza dal servizio giovani tedesco alla Ripartizione Lavoro. "Al centro di tutto – spiega il responsabile Helmuth Sinn – non mettiamo la singola prestazione lavorativa, quanto l’esperienza formativa e il raccordo tra le aziende e i ragazzi. Cominciare a prendere dimestichezza con il mondo professionale è fondamentale e i numeri dicono che l’esperienza funziona. Nel 2000, infatti, l’esperimento è partito con 2.100 giovani, oggi siamo a 4.116, con un trend in aumento a parte il lievissimo calo da 4.000 a 3.800 nel 2009 in piena crisi economica. La suddivisione per settori, inoltre, vede il 33% dei giovani (1.377) nell’alberghiero, il 25% nel commercio (1.020), il 16% nell’artigianato e il 14% nell’industria (595 contatti). A completare la torta la voce “Altro” con l’8%".
ESTATE RAGAZZI. Stona la mancanza di un portale tanto completo anche in lingua italiana dove, però, si può trovare terreno fertile all’ufficio comunale del servizio tempo libero che coordina le attività di Estate Ragazzi e Bambini, storico bacino di riferimento per i diplomati che siano maggiorenni. "Nel 2011 – fanno sapere l’assessore di competenza Judith Kofler Peintner e l’ufficio competente – abbiamo 143 ragazzi impegnati come coordinatori, vice o animatori distribuiti in 11 centri, di cui 7 per l’Estate Ragazzi e 4 per l’Estate Bambini. Una forza lavoro che serve 1275 bambini, di cui 726 delle elementari e 375 delle materne".
LA BORSA LAVORO. Nulla di male, ovviamente, nell’inserire il guadagno in cima alle proprie preferenze. Così, però, diventa determinante il mercato del lavoro ben rappresentato dalla borsa provinciale al sito www.provincia.bz.it/borsalavoro. Inserendo la discrimine del lavoro stagionale (impossibile fissare un’età) salta subito all’occhio la predominanza degli impieghi nel settore alberghiero. Sono 17, infatti, le offerte per camerieri, di cui molti con la richiesta specifica di studenti o studentesse, mentre per le pulizie e aiuto generale la quota si ferma a 7. Chiudono il quadro 2 proposte per aiuto cuoco, una per cuoco, animazione bambini e lavoro al desk. In totale, insomma, 28 posti da assegnare fino a ieri sera. Da mettere subito in preventivo, comunque, la disponibilità a spostarsi dalla città dato che si tratta nella totalità dei casi di sedi nelle valli turistiche, non sempre con vitto e alloggio garantiti. E’ bene, ma vale come discorso generale, vantare una buona conoscenza del tedesco data l’ubicazione e la maggioranza della clientela di riferimento.
VOLONTARIATO IN MONTAGNA. Vivere sulla propria pelle il duro rapporto con la vita alpina e scoprire le tradizioni più profonde dell’Alto Adige sono le ricchezze che mette sul piatto il Volontariato in Montagna. Nella sostanza, con un’età minima di 16 anni si può decidere di partire e portare il proprio aiuto in qualche maso della nostra provincia che, per le sue caratteristiche orografiche, presenta terreni particolarmente difficili da coltivare. "Il nostro ufficio – spiega la coordinatrice del progetto Monika Thaler – elabora un grado di difficoltà su una scala di 60, ma generalmente si tratta di pendii un po’ troppo ripidi per il passaggio di mezzi automatizzati". In cambio della forza lavoro offerta si viene ospitati dalla famiglia proprietaria del maso, scoprendone così abitudini e vita quotidiana. L’esperienza può durare da una settimana a tre mesi e può essere fatta da soli o in gruppo. "Nel 2010 abbiamo contato 17.432 giorni di intervento distribuiti su 288 masi su tutto il territorio provinciale. Dei volontari solo il 15% arriva dall’Alto Adige e il 4,5% dall’Italia: ci piacerebbe aumentare queste quote, consigliando però un minimo di preparazione in tedesco". Degli altoatesini, però, ben il 39% è bolzanino, mentre gli under 30 che aderiscono sono addirittura il 31% su un totale che si divide al 53% in uomini e 47% donne. Per inviare la propria richiesta, comunque, basta contattare lo 0471-999309, inviare una mail a info@masidimontagna.it oppure recarsi direttamente alla sede del Volontariato in montagna. Tra le tante offerte per il volontariato non vanno sottovalutate, infine, quelle legate ai cani con i canili particolarmente attivi nel periodo estivo, ma l’amore per gli amici a quattro zampe può anche trasformasi in un’attività redditizia considerando il proliferare di offerte per il servizio di dog-sitting nei negozi specializzati tra giugno e settembre.
CONSIGLI PER TROVARE LAVORO. Trovare un lavoro è forse la prima esperienza di vita importante per chi sceglie questa strada perché impone una certa dimestichezza con il mondo professionale. Vale la pena, dunque, prendere nota di alcuni consigli degli specialisti. La ricerca, prima di tutto, deve avvenire dopo un’onesta analisi delle proprie aspirazioni o capacità: inserirsi in un ambiente che non interessa non è consigliabile. Il sistema, a questo punto, deve seguire il concetto dei “tanti ami”, ovvero provare in molteplici direzioni: dal passaparola con gli amici ai contatti su internet passando per gli annunci dei giornali oppure la consegna del curriculum vitae a mano o via mail. Ecco, proprio il racconto della vostra carriera professionale, anche se breve, gioca un ruolo fondamentale. Vietato essere troppo sintetici né troppo prolissi: la perfetta via di mezzo è il prestampato del curriculum europeo facilmente rintracciabile sul sito della Provincia ricercando “Europass Curriculum Vitae”. Nel mettersi in contatto con le aziende, invece, è importante cercare di mantenere un interlocutore in carne ed ossa: meglio, quindi, un incaricato dei vari uffici personale piuttosto che un generico indirizzo aziendale. Passando all’eventuale colloquio, invece, attenzione a mostrarsi sicuri delle proprie potenzialità, ma non arroganti e senza la frenesia di volersi mettere in mostra. L’ultimo ingrediente necessario, infine, è un tocco di fortuna.

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