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giovedì 28 luglio 2011
Via Roggia: le campane sforano i decibel
27 luglio 2011 — pagina 18 sezione: Cronaca
BOLZANO. Le campane di della chiesa del Sacro Cuore di via della Roggia la domenica mattina sforano i decibel previsti della legge. Lo dice una perizia dell’Ufficio Aria e rumore dell’Agenzia provinciale dell’ambiente, chiesta da alcuni abitanti della zona stufi dei rintocchi «insistenti» dei giorni di festa.
A capo della protesta chi non t’aspetti: Antonio Lampis, direttore della ripartizione Cultura Italiana in Provincia, e dj raffinato nei locali di tendenza. Che però di rumori molesti fuori dalla movida non ne vuole proprio sapere. Lampis, forte della perizia affidata al tecnico dell’Appa Richard Oberkalmsteiner, è il primo a scagliarsi contro il “concerto” festivo del campanile. «Suonano tutte le mattine alle nove per dieci infiniti minuti. Lo studio tecnico di controllo, per di più, dimostra che si tratta di un suono oltre i limiti previsti dalla legge». Vale la pena, dunque, analizzare le conclusioni della relazione firmata da Oberkalmsteiner. “Il suono delle campane - si legge nel documento tecnico - ha una durata lunga. Il primo suono delle ore 08:42 aveva una durata di 17 minuti, il suono delle campane alle ore 10:14 aveva una durata di 13 minuti”. Il primo punto controverso, dunque, riguarda una certa insistenza nei rintocchi, ma la reprimenda alla chiesa arriva poche righe dopo: “I rumori misurati non soddisfano i requisiti del rumore impulsivo e nemmeno quelli per i toni puri. Il valore assoluto di immissione diurno è pari a 62,7 decibel quando il valore limite per la zona II è pari a 55 decibel e per la zona III a 60db”. Rumore eccessivo, dunque, all’esterno, ma all’interno degli appartamenti la situazione è ancora più critica. «Il livello differenziale all’interno dell’abitazione - continua la relazione - è pari a 22,5 decibel calcolato sulla mezz’ora. Il valore limite diurno è pari a 5 decibel”. Un piccolo miglioramento potrebbe venire dal dimezzamento dei tempi di funzionamento delle campane “che comporterebbe - conclude Oberkalmsteiner - una diminuzione di 3 decibel dei livelli misurati».
Il dato scientifico, insomma, sembra dare ragione alle lamentele di residenti ed esercenti. Bruno De Villa abita proprio a pochi passi dalla chiesa eretta tra il 1897 e il 1899. «Alle 9 c’è sempre una grande confusione protratta per ore e la domenica è praticamente impossibile dormire oltre quell’orario. Durante la settimana il disagio è minimo, ma nelle mattine festive non nascondiamo una certa insofferenza». Un’altra residente sbotta: «Siamo esasperati, anche perché la razione di frastuono domenicale è doppia. Prima comincia il richiamo per la messa delle 9.15, poi tocca ai rintocchi delle 10.15. Nei giorni feriali a suonare sono solo le campane medie e piccole, ma nelle giornate di festa si aggiungono anche quelle grandi, per non parlare dell’inferno scatenato dalla Settimana Santa. Sarebbe ora che qualcuno intervenisse per mettere un freno a questa situazione». Marco Bertoli dal bancone del laboratorio “Il Gufo” è più diplomatico. Molti sono affezionati a questo suono. E bisogna rispettare tutte le sensibilità».
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Alan Conti
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