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lunedì 25 luglio 2011
La richiesta: contratti integrativi contro l'emergenza carovita
BOLZANO. Stipendi bassi da combattere con una maggiore capacità di contrattazione, attenzione ai carichi familiari e nuova modulazione dell'Irpef in base al salario. Queste le prime reazioni dei sindacati presenti alla conferenza stampa organizzata ieri dall'Ipl. «Inchiesta interessante - il giudizio del segretario provinciale Uil Toni Serafini - anche se il dato sul turismo lascia perplessi considerando che molto spesso di tratta di mansioni stagionali con vitto e alloggio gratis. Il costo della vita, però, va affrontato attraverso una riforma che permetta di graduare l'Irpef sul reddito senza perdere di vista la necessità di garantire servizi all'altezza. Da incentivare di più, invece, la lotta all'evasione». Lucida autocritica al mondo sindacale arriva da Michele Buonerba segretario provinciale Cisl: «Ci vogliono più capacità e volontà in sede di contrattazione senza lasciare spazio ad atteggiamenti che portano a ritardi biblici. Se pensiamo ai sette anni di mancato rinnovo nel settore legno dell'artigianato possiamo capire quali danni possano creare l'ostruzionismo e le difficoltà nel trovare un accordo tra le associazioni sindacali sui punti da rivendicare con i datori di lavoro. La speranza è che i maggiori poteri che saranno assegnati alle organizzazioni sindacali di maggioranza nelle aziende possano abbattere i tempi di concertazione preliminare tra le sigle». Chiude Tony Tschenett dell'Asgb: «Certe rilevazioni andrebbero condotte su lordo e non sul netto perché solo così si possono considerare aspetti legati al sistema fiscale e ai carichi familiari».
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