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mercoledì 28 luglio 2010
Astat: natalità al minimo
Alto Adige — 27 luglio 2010 pagina 16 sezione: CRONACA
BOLZANO. Il 2009 è andato in archivio con un dato poco lusinghiero: mai, da quando esistono le statistiche ufficiali, si era registrato un tasso di natalità così basso nelle anagrafi della provincia di Bolzano. A sostenerlo è una ricerca dell’Astat intitolata “Natalità e fecondità 2009”. Il valore calcolato dall’istituto di statistica provinciale, infatti, si attesta a 10,4 nati vivi ogni 1.000 abitanti per un totale di nascite annuali di 5.232, il 4,2% in meno rispetto al 2008. Ciascuna donna residente, comunque, mette al mondo in media 1,55 figli ad un’età di 31 anni. Un altro numero curioso, però, è legato alle mamme non coniugate che partoriscono: in provincia di Bolzano sono il 43,7%. Il dato avvicina l’Alto Adige molto più a quelle che sono le statistiche e le tradizioni dei paesi del Nord Europa piuttosto che a quelle dell’area mediterranea, dove le nozze rappresentano spesso il passo prima della genitorialità. Guardando alla serie storica del nostro territorio, comunque, si può dividere la natalità in due tronconi: negli anni’60 e’70 abbiamo l’entusiasmo del baby-boom cui fa da contraltare la stagnazione del successivo trentennio. I dati dell’Astat evidenziano anche lo slittamento dell’età delle madri verso una fase più matura della propria vita. L’età media del perto, infatti, è passata dai 29 anni del 1990 ai 31 attuali e a contribuire sono sopratutto le donne delle famiglie italiane. A contribuire in modo consistente alla statistica ci sono, logicamente, anche le mamme straniere, sempre più numerose anche in seguito alle nuove normative sui ricongiungimenti familiari. Sono loro, per esempio, ad essere nel 74,1% dei casi in età fecondativa contro il 45% delle italiane e nel 2009 hanno generato il 18,5% dei bambini: una percentuale che in soli dieci anni si è letteralmente triplicata considerando il 6% registrato nel 2000. Le nascite, come detto, risultano invece sempre più slegate dal vincolo del matrimonio arrivando a toccare una cifra di 43,7% di bambini nati da una madre non coniugata. Nel 2000 questa percentuale si fermava al 27,2%. In Italia non esiste territorio che tocchi queste cifre e la media nazionale, con il suo 19,6%, è lontana anni luce dai valori altoatesini. Ad essere più vicini alla nostra realtà sono certamente i paesi dell’Europa settentrionale come la Svezia (54,7%), la Francia (52,6%) o la Danimarca (46,2%) dove, anche per tradizione, vengono adottate politiche e normative finalizzate allo specifico sostegno economico delle madri. Il numero medio di figli per donna, infine, mette la provincia di Bolzano sopra i paesi dell’Ue 27 e stacca di gran lunga tutta l’area dell’Europa centro-meridionale. Nessun Paese però, riesce a superare la soglia del 2,1 figli per donna necessario a mantenere costante la propria consistenza demografica. (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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