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mercoledì 21 luglio 2010

Piazza Erbe: stop al degrado


Alto Adige — 20 luglio 2010 pagina 16 sezione: CRONACA foto: DLIFE (OGNIBENI-AGOSTINI)

BOLZANO. È bastato sostituire un dehors di una pasticceria per riportare il destino di piazza Erbe sulla bocca di tutti. I commercianti del mercato chiedono a gran voce che il Comune formuli al più presto un nuovo regolamento per evitare il degrado. Prima dell’approvazione, però, intendono essere ascoltati. I turisti, nel frattempo, continuano a visitare uno dei simboli della città rimanendone affascinati dall’atmosfera. La pasticceria “Peter’s”, dunque, ha da poco sostituito il proprio piccolo giardino esterno, affacciato sulla piazza. Colore verde e architettura “minimal”, ma tanto basta per far storcere la bocca a qualcuno. «Non vengano a lamentarsi da noi - la replica piccata che arriva dal locale - perchè è stato il Comune a imporci estetica e progetto. Si rivolgano a loro se qualcuno desidera cambiare qualcosa». Nessun fastidio nemmeno per il banchetto di pane dirimpetto. «Ad essere sincero - ammette John Diaz - mi sembra perfino più bello e luminoso di prima. Dovessi cambiare qualcosa nella piazza, piuttosto, partirei dal presupposto che più varietà d’offerta c’è e meglio è per tutti. La possibile offerta dei banchetti è sicuramente un argomento da trattare nel nuovo regolamento». Pollice alto anche per il vicino Alfred Laner del “Banco 53”. «I veri problemi non sono legati al dehors che, peraltro, mi sembra anche piuttosto apprezzabile. Sarebbe oppportuno, invece, effettuare approfonditi controlli sulla merce di alcuni banchetti che non sempre è impeccabile». La piazza, come detto, è anche crocevia estivo di molti turisti «Arriviamo dalla Svezia per visitare le Dolomiti - premettono Anna Mooe e Jonas Sundell - ma abbiamo letto giudizi lusinghieri su questo gioiello della città. Devo dire che a livello architettonico ed estetico le aspettative sono pienamente rispettate: dal mercato, forse, ci aspettavamo qualcosa in più a livello di offerta». Passeggia guardandosi intorno anche l’austriaco Harald Pantsi: «Fossi in voi non mi lamenterei troppo perchè si tratta di un luogo suggestivo e caratteristico». Soddisfatto anche Michael Goll: «Mi sembra un piccolo gioiello che avete la fortuna di custodire e di cui dovete avere particolare attenzione per il futuro». Molto meno ammirati gli sguardi dei commercianti dei banchetti. «Hanno ragione i visitatori sul fatto che dobbiamo stare all’erta - avverte Bruno Muck - per non snaturare questo luogo storico. La modernizzazione deve arrivare dall’aumento di varietà delle merci offerte e dalla stretta osservanza di tutte le norme relative all’igiene. A livello estetico, comunque, alcune concessioni sono al limite: a metà mercato si trova un banchetto del pane che è simile ad un catafalco. In questo senso sarebbe necessario potersi basare su delle norme nuove e condivise». Drilona Doci vende i fiori e ha le idee chiare: «Bisognerebbe rendere la piazza più viva durante il giorno. La notte? No, lì è gia decisamente troppo vivace». Ilsa Mercuri è molto più drastica: «Le caratteristiche storiche non esistono più: mettiamoci il cuore in pace. Il Comune non ci ascolta mai, manca un nuovo regolamento e lentamente quello che era un gioiello sta morendo. Paghiamo anche la concorrenza eccessiva dei supermercati». Laura e Manuela Busato conoscono meglio la piazza Erbe notturna: «Non mi sembra molto cambiata. La verità è che a Bolzano non ci sono così tanti posti alternativi per i giovani e la sera qui si convoglia gran parte della provincia. Capisco, comunque, che i commercianti abbiano il diritto di lavorare quindi vanno punite le esagerazioni come chi lancia volontariamente le bottiglie per terra. Una mediazione si può trovare». Chiude Asif Javeed: «Sarò controcorrente ma credo che questa piazza con gli anni stia migliorando. Il movimento, anche turistico, è aumentato e di recente è sicuramente più vissuta anche dai bolzanini». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti

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