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mercoledì 14 luglio 2010
A Bolzano 40 investigatori privati
Alto Adige — 13 luglio 2010 pagina 16 sezione: CRONACA
BOLZANO. In tempi di crisi economica c’è un settore aziendale che presenta numeri positivi anche in Alto Adige: l’investigazione privata. Uno studio redatto dalla lombarda “Axerta”, sulla scorta dei dati forniti dalla Camera di Commercio di Milano, rivela che nella nostra provincia operano 14 agenzie di investigazione privata per un totale di oltre 40 addetti che rappresentano il 40% di quelle presenti in regione. Un business che non conosce flessioni rispetto al 2007. In tutto il Trentino-Alto Adige, addirittura, l’incremento degli 007 è stato del 40%, un dato 4 volte superiore a quello nazionale. Stilata anche una classifica della città italiane che vede Bolzano piazzarsi al 67esimo posto mentre Trento occupa la 44esima piazza. Vincenzo Francese, amministratore delegato di “Axerta” spiega che «alla base dell’incremento delle aziende del settore c’è il fenomeno della crisi. Si registra, infatti, un aumento dello spionaggio industriale. Al contempo non conosce flessioni la raccolta di prove per cause di infedeltà». Un settore, comunque, che attira i giovani imprenditori: un titolare su tre, infatti, ha un’età compresa tra i 20 e i 39 anni. A Bolzano, inoltre, il 16,2% è donna, dato superiore alla media nazionale ferma al 12%. A confermare le indicazioni dello studio di”Axerta” ci pensa l’investigatore bolzanino Mauro Del Marco. «Nella nostra realtà si lavora bene. Sembra quasi un paradosso perchè il nostro non è un servizio di cui i clienti parlano volentieri in pubblico, ma il passaparola è decisivo anche per le agenzie investigative». La crisi genera spionaggio industriale pure alle nostre latitudini? «Certamente. Il più delle volte si tratta di titolari che controllano i dipendenti che si mettono in malattia per fare il doppio lavoro oppure passano dati alla concorrenza. Controlli vengono fatti anche sulle nuove assunzioni». C’è poi il mondo legato alla sfera privata. «Verifiche di infedeltà nelle delicate cause di separazione, così come controllo sui figli adolescenti». Quale, però, l’identikit del cliente altoatesino medio? «Direi al 70% donna, più tedesche che italiane, con un’età superiore ai 30 anni». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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