I condomini Ipes consegnati alle famiglie (Foto Digital Life) |
BOLZANO. L’Ipes aggiunge un nuovo tassello a Casanova consegnando 85 alloggi a 196 persone, ma non nasconde un Natale di preoccupazioni per il futuro. La diatriba istituzionale attorno alle aree cittadine da destinare alla costruzione di nuovi alloggi dell’Istituto fa capolino pure durante la cerimonia in via Rasmo con il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini e l’assessore comunale Maria Chiara Pasquali a far fronte unico. La paralisi dell’Ipes per mancanza di terreni spaventa lo stesso Landeshauptmann Luis Durnwalder che, seppur più cauto, ribadisce senza tanti fronzoli l’intenzione di Palazzo Widmann di andare avanti decisi all’insegna del motto “una casa per tutti”. Riflessioni offerte a un pubblico felice di stringere finalmente le chiavi di casa nelle mani e più preoccupato, semmai, di capire come e quando Casanova si completerà con i servizi. Dal punto di vista residenziale, infatti, ormai mancano solo gli ultimi 175 alloggi da consegnare nel 2012 per chiudere la pratica, mentre a febbraio vedrà la luce il bando del tanto discusso lotto C per il terziario. I nuovi arrivati si aspettano scuola e supermercato su tutti, poi attenzione rivolta ai trasporti con la richiesta di qualche corsa in più della linea 3 Sasa e speranze per la comoda stazione del treno.
I CONDOMINI. Da ieri, dunque, il lotto EA2 comprendente i civici dal 97 al 105 di via Rasmo all’angolo con via Lungo Isarco destro è occupato da 196 persone distribuite in 85 alloggi con metrature tra i 41 e i 110 m². Il progetto, firmato dagli architetti Roberta Casarini e Andrea Rinaldi, riprende la struttura a castello pensata dall’olandese Van Dongen per Casanova ed è diviso in tre corpi che hanno da 5 a 8 piani. Due, invece, i livelli interrati dove trovano posto 138 posti auto, cantine e locali di servizio. Gli edifici, al solito, sono costruiti con un occhio attento al risparmio energetico con certificazione di CasaClima A per il più grande e B per gli altri due. Non solo, collettori solari e pannelli fotovoltaici si occuperanno di acqua calda e fornitura energetica, mentre una riserva piovana sarà utilizzata per l’irrigazione comune. Contenuta la spesa di costruzione pari a 1.014 euro al metro quadro: cifra piuttosto distante da quelle ipotizzate nei giorni scorsi per l’acquisto dell’Ipes sul mercato privato e che concretizza il risparmio di soluzioni ex novo.
NUOVI INQUILINI. Pollice alto per le abitazioni, preoccupazione per servizi e trasporti. Questo lo stato d’animo di alcuni nuovi inquilini. "L’alloggio è davvero curato – le parole di Marzia Esposito e Miguel Machado, in arrivo a Casanova con il loro bimbo di tre anni Mike Machado – e la zona tranquilla. Speriamo, però, che le linee del bus siano intensificate e di contare a breve su una scuola dell’infanzia. La stazione, infine, ci permetterebbe una rapida connessione con il Centro". Soddisfatta Daniela Lassini. "Non ho aspettato molto per ricevere un’abitazione e non vedo particolari disagi legati al rione". Giulio De Angelis, dal canto suo, incrocia le dita "per un supermercato e una scuola: strutture primarie per rendere vivo il quartiere".
IL FUTURO DELL’IPES A BOLZANO. "L’investimento sulla casa – prende la parola durante la cerimonia l’assessore provinciale all’edilizia Christian Tommasini – è per noi primario e abbiamo una programmazione che intendiamo portare avanti. Solo a Bolzano l’Ipes conta su 6.663 alloggi, ma il rischio è che voi siate tra gli ultimi inquilini fortunati a ricevere una nuova abitazione". "C’è rammarico – le fa eco l’assessore comunale Maria Chiara Pasquali – per il mancato accordo in Comune. Al momento, purtroppo, possiamo contare solo su terreni con tempi di realizzazione molto lunghi come l’ex caserma Gorio ai Piani vincolata dal centro profughi. Sarebbero previsti 224 alloggi nuovi, ma è difficile stabilirne le tempistiche di costruzione o consegna. A febbraio, invece, partirà il bando per il lotto C". Riflessioni sottoscritte dal presidente dell’Ipes Konrad Pfistcher: "Condividiamo in pieno le richieste di terreni". Luis Durnwalder, infine, stila la tabella dell’Istituto dei prossimi anni e manda un avviso ai naviganti: "Nel 2012 consegneremo 175 abitazioni, poi risaneremo un totale di 300 alloggi, ma dobbiamo continuare a investire nel bene essenziale della casa. Non abbiamo nessuna intenzione di frenare".
Alan Conti
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