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lunedì 5 dicembre 2011

Posta in ritardo di settimane...ma solo da un lato


I piccioni ci metterebbeo meno?
 BOLZANO. Un lato della strada riceve regolarmente la posta, ma attraversando le strisce bisogna fare i conti con lettere in ritardo di due settimane, fatture bloccate, bollette disperse e corrispondenza sparita. Sembra incredibile la situazione che si è creata nell’area all’incrocio tra piazza Vittoria, via San Quirino e viale Venezia. Il lato della carreggiata corrispondente alla fine di viale Venezia, infatti, riceve regolarmente lettere e bollette, ma dall’altra parte, dove piazza Vittoria ancora non ha ceduto il passo a via San Quirino, le cassette della posta piangono miseria da giorni. Per l’esattezza si tratta di due settimane di paralisi determinate, pare, dalla malattia del postino responsabile di zona. A denunciare una situazione paradossale è Mauro Trolese, titolare dell’enoteca che si affaccia lungo la strada. "Sono molto arrabbiato perché da un momento all’altro la posta ha smesso di arrivare. I primi giorni non mi sono preoccupato più di tanto, poi ho cominciato fare delle domande in giro". Le risposte ricevute non sono state particolarmente soddisfacenti. "Prima di tutto ho scoperto che tutte le attività dirimpetto non hanno registrato alcun problema. Indagando mi hanno comunicato che i due lati della strada sono serviti da due differenti postini, quindi non sono strettamente collegati nonostante la vicinanza". Attestata la differente competenza, però, resta il problema principale: i ritardi omerici. "Sembra incredibile – riprende Trolese – eppure la motivazione che mi hanno fornito alcuni dipendenti delle Poste è quella di una malattia del nostro postino che impedisce la distribuzione. In ufficio, mi assicurano, la nostra corrispondenza è accatastata in enormi mucchi in attesa che torni il titolare di zona". L’intoppo, quindi, sembra banalmente una sostituzione che l’azienda non vuole o non può risolvere. "Posto che siamo di fronte a un disservizio che è, al contempo, comico e scandaloso chiedo alle Poste di potermi ritirare da solo la corrispondenza arrivata al centro di smistamento". Una richiesta che restituisce la misura di quanto sia importante la posta per alcune attività. "Soprattutto nel periodo natalizio – conclude Trolese – non possono crearci queste difficoltà. Parliamo di fatture delle aziende fornitrici, bollette da pagare, cedole dell’affitto e inviti per eventuali promozioni o eventi del periodo. Le eventuali more per i ritardi dei pagamenti, per esempio, chi le paga? Dovrei dire alle aziende di portare pazienza perché sono immobilizzato dalla malattia del mio postino?".
Netta la smentita in arrivo dalle Poste: "La corrispondenza in quel tratto è regolare e viene consegnata senza intoppi o ritardi" le parole del responsabile della comunicazione per il Nord Est Ettore Zuccolotto. "Nel caso specifico parliamo di una singola raccomandata della Camera di Commercio datata 9 novembre che purtroppo non è pervenuta all’enoteca, ma il resto del servizio procede regolare".  
 Non è la prima volta, però, che Poste Italiane incorre nelle ire dei cittadini. Già in agosto, infatti, buona parte dei commercianti di via Sassari aveva lamentato ritardi di oltre un mese nella distribuzione, mentre a maggio all’interno del nuovo rione di Casanova si registrava corrispondenza arrivata dopo settimane, tra cui importanti raccomandate. Non pare un caso, infine, che diverse banche operanti in città abbiano deciso di affidare la propria distribuzione per i clienti a ditte private capaci di garantire una maggiore puntualità. 
Alan Conti

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