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sabato 10 dicembre 2011

I turisti dicono no al tornello in bagno


Il tornello installato all'ingresso dei bagni al bar "La Piazza"
BOLZANO. Necessità o esagerazione, comodità o business. Il tornello al bagno del bar “La Piazza” continua a far discutere e in una giornata di grande affluenza al Mercatino come ieri innesca facilmente un dibattito che coinvolge turisti, bolzanini e commercianti delle bancarelle. Impossibile trovare unità di opinioni attorno ai 50 centesimi chiesti per usufruire del gabinetto, ma di globale c’è lo sconcerto per la mancanza di un wc pubblico nel cuore del Natale bolzanino. L’annosa questione della pipì-tax, comunque, in città si trascina da anni, ma mai nessuno aveva provveduto prima a soluzioni così drastiche e se per il turista tedesco la prassi è abbastanza consolidata, per gli italiani si tratta di una soluzione assai meno diffusa.
  All’interno de “La Piazza”, comunque, si capisce che la situazione sta creando qualche imbarazzo improvviso dal gentile rifiuto di interviste a responsabili e ospiti. Poco male, perché i turisti, anche quelli in bagno, prima o poi escono dal locale e qualcuno non ha affatto la faccia contenta. "E’ assolutamente ridicolo chiedere un simile obolo – lamentano infastiditi Antonio Castelluccio e Michele Pellegrino arrivati da Milano con le famiglie – per andare in bagno. Tra poco ci faranno pagare pure l’aria che respiriamo. Non credo sia giusto scaricare sui visitatori l’incapacità di Bolzano di dotarsi di un bagno pubblico efficiente". Le famiglie, però, si alzano dal tavolino in veranda, quindi in quanto clienti il servizio di toilette dovrebbe essere stato scalato. "Bugie, abbiamo uno scontrino di consumazioni da 55,50 euro ma nessuno ci ha stornato i quasi 4 euro spesi per superare il tornello. Le parole volano, i fatti restano". In soccorso del locale arriva Anna Di Gregorio, bolzanina e cliente affezionata. "Siamo sinceri: le corse e le frotte di turisti interessati solo a trovare un bagno non erano piacevoli. La soluzione del tornello mi sembra azzeccata e comunque tutela un bar di una certa qualità. Chi è contrario può benissimo optare per altre soluzioni". Danilo Brazelli e Maria Marin, anche loro lombardi, sono più cauti. "In linea di principio l’idea del tornello e della tassa per andare in bagno non è proprio elegante nei confronti dei turisti. E’ anche vero, purtroppo, che in molti se ne approfittano, utilizzano il gabinetto e poi escono. Qualcuno, però, deve pulire, comprare la carta e mettere in ordine. Ci vorrebbe semplicemente più buon senso da parte di entrambe le categorie e magari prevedere un bagno pubblico che risolva queste situazioni". "Il bagno del bar – interviene la cuneese Gisella Massa – è molto pulito, quindi vale il suo prezzo. E’ giusto, comunque, che Bolzano si ponga certi interrogativi perché in vista dell’Adunata degli Alpini bisognerà avere un’organizzazione perfetta. Ve lo dice una barista che ci è passata appena due anni fa". Ieri, intanto, a Mercatino intasato era impossibile trovare un bagno senza coda. Alla “Loacker”, per esempio, la fila di persone risaliva l’intera scala a chiocciola e a Campofranco era necessario dotarsi di robuste spalle per farsi largo. Folla che, ovviamente, regala gioie ai commercianti: "Siamo contenti – le parole di Adolf Trojer, da anni al Mercatino con i suoi prodotti di cartoleria – ma il problema del bagno è concreto anche per noi, mica solo per i turisti. Viene da chiedersi come sia possibile trovare delle soluzioni perfette per altre iniziative e andare sempre in difficoltà in occasione del Mercatino: il Comune deve intervenire. In ogni caso, comunque, ci rifiutiamo di andare dove montano addirittura dei tornelli". I bolognesi Fiammetta Passerini e Luca Fregni rincuorano l’Azienda di Soggiorno: "Non penso che sia dalla disponibilità di un gabinetto che i turisti formulano il proprio giudizio complessivo su una città. Detto questo, crediamo che la soluzione migliore sia Campofranco e lasciar perdere le barriere a pagamento". Chiusura con l’allegria dei toscani Mario Fini e Dario Bellandi: "Il bagno deve essere garantito, ma i turisti devono comportarsi con rispetto. Certo che 50 centesimi sono davvero tanti, da noi a Lucca ne chiedono al massimo 30 e a Pistoia nulla: comunque chi ha a che fare con molti visitatori deve porsi il problema. Firenze? Abbiamo detto che siamo toscani, mica fiorentini…". 
Alan Conti
 

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