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venerdì 23 marzo 2012

Adunata, per i bar ordini aggiuntivi del 500%


Un'immagine dall'ultima Adunata di Torino
Nell'abbazia di Novacella un primo vademecum di Confesercenti su suolo pubblico, registratori di cassa, orari e dipendenti. Intanto cominciano le prima sorprendenti previsioni degli operatori.

BOLZANO. L'Adunata degli Alpini sarà certamente un affare per gli esercenti bolzanini, ma al momento dietro i banconi a farla da padrone sono il timore di sbagliare le previsioni e la necessità di ottenere chiarezza sui regolamenti. I circa cinquanta esercenti che si sono presentati ieri pomeriggio presso l'Abbazia di Novacella all'incontro specifico organizzato da Confesercenti sono testimonianza diretta di un interesse più che diffuso in città. Dall’occupazione del suolo pubblico alle ipotesi di approvvigionamento: per baristi e ristoratori l'Adunata assomiglia a una mano di poker in cui alcune carte sono scoperte e le altre tutte da indovinare. L'impressione è che molto si giochi sulle stime con i bar piú grandi che calcolano almeno un 500% in più di forniture e 5-6 collaboratori di rinforzo.

SUOLO PUBBLICO. A fare chiarezza ci prova la direttrice dell'ufficio comunale attività economiche Fabiola Petilli: "Chi possiede già un'occupazione potrà levare i tavolini e installare un banco di mescita. Chi ne è privo, invece, può usufruire di 3 mq aggiuntivi all'esterno sistemati in modo che non pregiudichino i 3,5 metri di passaggio di sicurezza per le emergenze. I prodotti somministrabili sono esclusivamente quelli previsti dalle singole licenze: niente autorizzazioni per grigliate o eventi musicali".

REGISTRATORI DI CASSA. Lorenzo Maron, professionista del settore, prospetta tre soluzioni legate alle casse. "Ci si può munire di misuratori fiscali aggiuntivi che vanno richiesti in anticipo e noleggiati prevedendo chiusure fiscali apposite oppure arrangiarsi con ricevute fiscali o scontrini manuali. In ogni caso è meglio prima incassare e poi somministrare cibo o bevande: si corrono meno rischi di incorrere in infrazioni".

ORARI E DIPENDENTI. Il Comune, come noto, autorizzerà l'apertura fino alle 3 di notte di venerdì e sabato, mentre il resto dovrebbe essere come da licenza, ma non sono da escludere altre novità. Molti esercenti, inoltre, si doteranno di personale aggiuntivo "ed è doveroso - precisa Mirco Benetello, segretario di Confesercenti - rivolgersi ai propri consulenti per i necessari inquadramenti contrattuali. Attenzione alle assicurazioni in caso di infortunio".
 
LE PREVISIONI. È lo stesso Benetello, comunque, ad ammettere alcuni interrogativi. "Purtroppo è molto difficile consigliare gli iscritti su modalità e quantità di approvvigionamenti perché non sappiano nemmeno noi esattamente cosa aspettarci e come si organizzerà la mobilità. Molto dipende dall’ubicazione dell’esercizio: in genere prevedo grande affluenza a ridosso del percorso della sfilata, allo scioglimento  e nel centro storico. Saranno determinanti pure gli accampamenti e tra un paio di settimane conto di avere in ufficio la loro mappa precisa che tutti gli esercenti possono venire a visionare". Eva Pasello, titolare del bar “Persefone” di via Rovigo chiede chiarezza: "Capisco non sia facile, ma abbiamo bisogno di parametri certi su cui poggiare le nostre decisioni. Non bisogna farsi cogliere impreparati". Arrivano, comunque, le prime stime “gestionali” da parte di Francesco Bianchi del bar “Romagnolo” di piazza Matteotti: "Personalmente ho calcolato come minimo un 500% in più delle forniture con contratti di garanzia che prevedano il reso come funziona per i giornali e almeno 6 dipendenti di supporto durante i tre giorni di massima affluenza".
Alan Conti
 

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