Cerca nel blog

giovedì 8 marzo 2012

Insegnanti ai genitori: "La scuola non è un parcheggio"


Un primo piano di Giannina Facca
Eloquente lettera all'assessore di Giannina Facca, delegata Uil scuola e docente. "Calendario incomprensibile e antidemocratico. Non siamo baby sitter, ma educatrici"

BOLZANO. "La scuola non è un parcheggio: assessore e genitori devono comprenderlo". E’ accesa la reazione degli insegnanti al dibattito sul tempo scuola innescato da un gruppo di mamme e rinfocolato da Sabine Kasslatter Mur contenta dell’insolito alleato nell’allungamento delle settimane scolastiche a 35 o 36. A prendere posizione è Giannina Facca, delegata sindacale Uil Scuola e docente presso la scuola M.L.King presso l’Istituto Comprensivo Bolzano Europa 2, spalleggiata da numerose colleghe. "Io stessa in passato mi sono adoperata per organizzare la settimana su cinque giorni con due rientri e il sabato libero – scrive Facca rivolgendosi direttamente all’assessore – perché lo ritengo il sistema più produttivo per alunni e famiglie. L’imposizione, però, lede l’articolo 18 sull’autonomia scolastica e dimostra scarso senso democratico". La questione calda, però, in questi giorni è passata dalla settimana corta all’intero calendario. "L’allungamento a 35 settimane, con nove giorni di vacanza a novembre e la volontà di arrivare a 36, è ciò che mi ha reso più perplessa. La motivazione, infatti, non sembra affatto legata a una maggiore efficacia nella trasmissione del sapere, ma deriva semplicemente dalle necessità delle mamme che lavorano e non sanno dove mettere i figli". Una scelta che Facca considera inaccettabile. "L’assessore Kasslatter Mur dovrebbe ricordarsi che esistono due piani ben distinti di ragionamento. Il primo considera la scuola come istituzione dedicata all’educazione, il secondo la confina a mero parcheggio. In questo modo ci si dimentica deliberatamente le fondamenta didattiche e pedagogiche del nostro sistema". La sensazione è che il bambino, che dovrebbe essere al centro, stia scivolando ai margini della discussione. "Gli alunni nelle giornate calde fanno fatica a resistere cinque ore, figuriamoci otto come vorrebbe la Provincia. Il discorso è ben diverso se parliamo di attività ludiche organizzate con scopi differenti come l’Estate Ragazzi che, per inciso, non esistono a novembre". Già, perché la settimana “Sharm El Sheik” continua a rimanere incomprensibile. "Non ha alcun senso - ribadisce Facca – richiamare la necessità di riposo a fine ottobre e poi pretendere un allungamento a giugno quando, in teoria, la stanchezza degli studenti dovrebbe anche essere maggiore". Spazio, infine, per una puntura finale per un’assessore che dimentica di difendere chi siede dietro una cattedra. "Rammento a Kasslatter Mur che non siamo né baby sitter né animatori, ma persone professionalmente preparate e specializzate per l’insegnamento. Mi auguro, a questo punto, che in futuro non sia concesso a nessun a giunta di poter cambiare lo status giuridico di noi docenti con una semplice e repentina delibera antidemocratica". 
Alan Conti

LA LETTERA ORIGINALE
Gentile signora Kasslatter Mur,

sono un' insegnante della scuola primaria e ho seguito con interesse le fasi che hanno portato la Giunta Provinciale di Bolzano attraverso le sue indicazioni ad approvare un calendario scolastico pressoché uguale per tutti i tipi di scuola della provincia di Bolzano.
Le posso dire che io stessa anni fa mi sono resa promotrice nella scuola primaria di far in modo che la scuola  applicasse con l'assenso di tutti l'orario settimanale su 5 giorni con 2 pomeriggi e il sabato libero.
Ritenevo, e tutt'oggi lo credo, sia più produttivo per gli alunni e anche per gli stessi genitori, ma ripeto è un pensiero prettamente personale. Sicuramente è un risparmio economico per lo Stato.
Rimango comunque del parere che lasciare libera scelta nell’autonomia alle singole istituzioni nel rispetto dell'art. 18, avrebbe dimostrato maggior elasticità di pensiero ed una maggior considerazione di cosa significa la parola democrazia.
Ma quello che mi ha reso più perplessa però è l'aver appreso dell'allungamento scolastico a 35 settimane, con i 9 giorni di vacanza a novembre e l'intenzione di allungare ancor più il tempo scuola (a 36 settimane) per diminuire i giorni di sospensione nei mesi estivi.
Questo non per una questione di maggiori saperi, ma semplicemente per andare incontro alle mamme che lavorano e non sanno dove mettere i figli.
Mi permetto di dirle che forse c’è un po' di confusione, perché  si confondono due problematiche, pensando di risolvere la questione con la storia della fava che prende due piccioni.
Invece bisogna tener conto di due argomentazioni ben distinte:
la 1° riguarda la scuola come istituzione fondata su istruzione  ed educazione;
la 2° invece riguarda i genitori che richiedono maggior organizzazione dei servizi.
Le voglio ricordare che sia la scuola d'infanzia che la scuola primaria non sono state istituite come meri "parcheggi", ma si fondano su basi didattiche e pedagogiche fondamentali che hanno messo al centro del loro interesse il bambino.
E se vogliamo rispettare il bambino non possiamo pensare che la scuola si prolunghi per esigenze organizzative dei genitori nei mesi caldi, quando diventa veramente difficoltoso per un bambino " lavorare"  5 o addirittura 8 ore al giorno!
Diverso è invece se l'attività estiva viene improntata sul divertimento e sul gioco e per questo non manca l'offerta di diverse associazione che si rendono disponibili per attività tipicamente ludiche (vedi anche Estate ragazzi organizzati da diversi comuni).






Mi sembra invece che durante le vacanze di novembre non vi sia attualmente alcuna offerta in questo senso e le famiglie che non hanno la disponibilità di andar a Sharm devono arrabattarsi in qualche modo con l'aiuto di nonni, zii o  baby-sitter!
Non trovo per nulla valida la scelta di una vacanza a novembre così lunga, giustificandola come pausa essenziale per arrivare indenne alle vacanze natalizie!
Sarebbe  invece più utile iniziare la scuola  come viene fatto attualmente verso la metà di settembre, perché  questo permetterebbe al team organizzativo di  predisporre una partenza  meglio pianificata per  ciò che riguarda orari, mense ecc..
Ed eventualmente non le sembra più ovvio che l'alunno possa usufruire di vacanze prolungate verso la fine dell'anno scolastico, quando comincia a sentire la stanchezza, anziché all'inizio?
Inoltre come si farà per il recupero dei debiti negli Istituti Superiori, visto che la scuola inizierà il 5 settembre?
Le rammento che, per contratto, gli insegnanti sono obbligati a prendere i 30 o 36 giorni di ferie esclusivamente  nei mesi di luglio e agosto e che alcuni di essi sono impegnati negli esami di Stato fino alla prima decade di luglio. Quando potranno questi usufruire delle ferie?
Non voglio dilungarmi oltre, le voglio solo ricordare che gli insegnanti non sono animatori e neppure  baby-sitter, ma persone professionalmente  preparate e specializzate all’insegnamento nei diversi ambiti disciplinari.
Mi auguro, a questo punto, che  in futuro non sia concesso a nessuna “Giunta” di poter cambiare “ lo status giuridico” di noi docenti con una semplice  e repentina delibera antidemocratica.

Bolzano, 6 marzo 2012                                                                                                                                                  
                                                                        Cordiali saluti
                                     
                                                                  Delegata sindacale UIL-SGK scuola
                                                                               Ins.    Giannina Facca
                                                                                 I.C Bolzano Europa 2    M.L.King


Nessun commento:

Posta un commento