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mercoledì 21 marzo 2012

Gli italiani riscoprono i mestieri


La manualità torna protagonista nella formazione
Un'iniziativa dell'Apa indirizzata alle scuole medie per migliorare l'orientamento e far conoscere il mondo artigianale. Entusiasmo sopra le aspettative per percorsi con sbocchi occupazionali incoraggianti

BOLZANO. L’artigianato sfonda il muro delle scuole medie italiane, strizza l’occhio all’apprendistato e cerca di aprire nuove porte ai giovanissimi che si apprestano ad affrontare un mercato del lavoro complesso. Per quanto le varie riforme scolastiche abbiano cercato di attenuare le conseguenze di un’errata scelta di orientamento al termine delle medie, giocare d’anticipo per evitare di sbagliare strada e perdere tempo prezioso è ancora fondamentale per gli adolescenti. L’Apa ha quindi deciso di avviare alcuni incontri specifici all’interno di istituti comprensivi in lingua italiana sparsi sul territorio provinciale. Un totale di 9 scuole medie coinvolte e 650 alunni interessati a capire se nutrono la passione per la manualità e, nel caso, per quale settore. L’iniziativa è rodata da decenni nelle scuole tedesche, ma l’entusiasmo con cui è stata accolta dalle classi italiane ha sorpreso persino i vertici dell’associazione di via Artigiani. Oltre agli incontri con specialisti dei vari settori artigianali, l’Apa ha anche predisposto il sito internet www.ilmestieredeisogni.apabz.it dove i ragazzi possono svolgere un veloce giochino e capire quale può essere il mestiere più adatto loro. Non solo, per ogni categoria sono presenti tutti i contatti professionali e formativi dei vari distretti altoatesini oltre alla possibilità di iscriversi alla borsa apprendisti per offrirsi alle aziende sul territorio. Alla luce della revisione della legge sull’apprendistato e della crisi, insomma, il lavoro manuale torna ad essere centrale.
 "Lentamente stiamo cercando di cambiare la mentalità che divide nettamente tra lavoro manuale e intellettuale – le parole del vicepresidente Apa Ivan Bozzi – e ai giovanissimi suggerisco di rivolgersi verso mestieri altamente specializzanti. Penso, per esempio, agli installatori dove la professionalità è determinante e le capacità possono aprire porte importanti nel mondo del lavoro. Un posto sicuro e il grande potenziale che deriva da una forte tradizione d’apprendistato come quella altoatesina sono fattori che le famiglie cominciano a considerare non secondari rispetto ai percorsi universitari storicamente preferiti". Oggi più di una volta c’è la paura di sbagliare percorso di studi e ritrovarsi in ritardo già in giovane età. "Purtroppo è un rischio – continua Bozzi – e in un certo senso la strada dell’artigianato è da questo punto di vista un po’ più sicura. E’ difficile, infatti, che chi è più portato verso un mestieri tecnico si riscopra all’improvviso artista : a differenza di quanto si crede, oltretutto, ci sono ampie possibilità di passaggio tra professioni".  
 Nemmeno l’Apa, come detto, si aspettava un’adesione tanto entusiasta al progetto. "Sinceramente non avevamo ipotizzato subito un simile coinvolgimento da parte dei ragazzi – rivela il presidente Apa Gert Lanz – ma evidentemente la passione c’è. Il sistema di formazione duale è una possibilità che sul nostro territorio offre sbocchi importanti ponendo un freno a precariato e disoccupazione giovanile. I ragazzi hanno capito che si può sfruttare e si interessano: sicuramente il prossimo anno riproporremo l’iniziativa. Alcune scuole ci hanno già chiesto di tornare". Enrico Broccanello, membro della giunta Apa che ha curato gli incontri nelle scuole, affronta infine un altro nodo importante del settore: il riconoscimento del percorso formativo. "Il discorso sulla Maturità professionale è a un punto di svolta importante, ma è decisivo garantire più dignità a titoli prettamente artigianali come quello di “Mastro”. La professionalità, oltretutto, è in grado di aprire nuove opportunità anche all’estero, ma è necessaria un’armonizzazione maggiore nel riconoscimento dei vari titoli accademici". 
Alan Conti
 

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