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domenica 25 marzo 2012

Il nuovo Lido? Quello degli anni '30


Un rendering dello studio Mottironi della zona del chiosco interno
Nel 2013 restyling della struttura di viale Trieste sotto tutela. L'ingresso tornerà nella palazzina principale, nuove cabine e raddoppio delle docce. Costo di 4 milioni, mentre per 1 milione si rifarà la vasca della coperta.

BOLZANO. Un restyling per il Lido che nel 2014 potrebbe cambiare volto e somigliare ancora di più all’opera originaria del 1931 di Ettore Sottsass considerata un capolavoro dell’architettura razionalista e posta sotto tutela. Le infiltrazioni d’acqua e una disposizione degli spazi che non è più funzionale spingono il Comune a rivedere complessivamente la struttura della piscina non nella zona delle vasche, ma nel complesso a “L”che corre parallelo a viale Trieste e piega verso la piazzetta dell’ingresso. Visto dall’interno si tratta del complesso spogliatoi, ingresso e ristorante con l’aggiunta dell’angolo occupato oggi dal chiosco addossato alla scala che conduce alla terrazza della pizzeria. L’ingegnere Matteo Mottironi ha presentato ieri alla commissione urbanistica comunale il progetto per il nuovo Lido da 4 milioni di euro che ha accolto consensi e attende solo il finanziamento. "La speranza è di partire con i lavori nell’autunno 2013 – le parole dell’assessore comunale ai lavori pubblici Luigi Gallo presente all’incontro – ma si tratta di un investimento importante che va approvato. La volontà, comunque, è di intervenire il prima possibile". Già sicuro, invece, il risanamento della piscina coperta. "Poseremo una vasca inox dentro quella attuale in piastrelle eliminando il problema delle infiltrazioni. I lavori saranno tra maggio e settembre del 2013, durante la chiusura estiva, con consegna a ottobre per un esborso pubblico di 1.017.000 euro".
  Il cambiamento vero, però, dovrebbe arrivare con la ristrutturazione complessiva dell’edificio secondo una filosofia funzionale e conservativa. L’idea del progetto firmato Mottironi, dunque, è quella di un’organizzazione interna più fluida in una struttura esterna che richiami quella originaria. Paradossalmente il nuovo Lido assomiglierà molto più a quello degli anni Trenta rispetto all’attuale, a partire dall’entrata che tornerà nel complesso principale. "E’ la prima soluzione per valorizzare nuovamente l’edificio architettonicamente più importante – le parole dell’ingegnere – garantendo al contempo una dislocazione dei percorsi verso spogliatoi e vasche migliore di quella attuale. Si accorceranno le distanze da percorrere per i 4.200 utenti giornalieri che la struttura raggiunge d’estate semplificando di molto pure il tragitto dei disabili, oggi difficoltoso". All’interno dello storico foyer, più ampio dell’attuale e impreziosito da uno storico disegno artistico a pavimento, ci saranno la cassa e i tornelli. Da quel punto si irradieranno i percorsi per gli spogliatoi che saranno rivisti con corsia per piedi scalzi, nuovi armadietti, vasca lavapiedi, ristrutturazione e raddoppio delle docce. Novità anche nell’edificio parallelo alla ciclabile: "Butteremo giù la muratura che oggi è al secondo piano per aprire con terrazze. Questo porterà a un rinnovo di alcune cabine in gran parte inutilizzate. Saranno mantenute le finestre originarie e, dove possibile, anche le porte, mentre il colore è ancora oggetto di discussione dato che in origine era un rosa salmone piuttosto appariscente con inserti nocciola". A livello tecnico sarà rifatto interamente l’impianto elettrico, svolti lavori di impermeabilizzazione, predisposta una copertura termica per il complesso spogliatoi, mentre all’interno di uno dei due vecchi negozi presso l’entrata principale sarà realizzato un piccolo museo del Lido. Cambiamenti, inoltre, anche per il chiosco all’interno che sarà staccato dalla scala e riportato nell’originaria posizione all’angolo del porticato, ripristinando una linea architettonica più accattivante per la stessa scala. Saranno interamente eliminate, infine, le barriere architettoniche che oggi rendono il Lido una delle strutture di più difficile accesso per i disabili.
Alan Conti
 

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