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giovedì 1 marzo 2012

I sindacati: "Sospendere il calendario unico"


Grandi polemiche sul calendario scolastico
Cgil, Cisl e Uil chiedono all'assessore Kasslatter Mur di aspettare i colloqui con Roma. "Atto di forza insensato". Intanto c'è fretta per la legge sull'apprendistato.

BOLZANO. Apprendistato e calendario: è caldo il fronte delle trattative tra sindacati e l’assessorato alla scuola affidato a Sabine Kasslatter Mur. Ieri alla Camera di Commercio si sono tenuti due incontri importanti sul tema: prima la definizione della legge sull’apprendistato e in seguito un faccia a faccia tra i segretari e l’assessore sul calendario. "Entro il 25 aprile – spiega il segretario della Cisl Michele Buonerba – dobbiamo definire tutti i profili per le norme sull’apprendistato. E’ un lavoro titanico che andava cominciato prima e che deve necessariamente uscire dalle logiche di protezione di alcune categorie che storicamente caratterizzano questo genere di trattative politiche. Siamo contenti della collaborazione, ma è evidente che la Provincia dovrà piegarsi a qualche richiesta altrimenti rischia di doversi adattare forzatamente alla legge nazionale, con tanti saluti alle nostre importanti specificità". Anche sul calendario le idee di Buonerba sono chiare: "Kasslatter Mur deve sospendere tutto perché si tratta di un insensato atto di forza. L’imposizione di questa organizzazione lede l’autonomia scolastica e sconvolge i periodi di vacanza solo per venire incontro alle esigenze di qualche lobby. Non si pensa, per esempio, alle famiglie che nella settimana di ottobre dovranno occuparsi di sistemare i figli perché tutti lavorano tranne gli albergatori? Non si dica che è come l’estate perché è palese che l’offerta di servizi alternativi è infinitamente minore". Stessa lunghezza d’onda per il segretario Cgil Lorenzo Scola: "Dobbiamo renderci contro che la macchina organizzativa della scuola è molto complessa e non possiamo permetterci di avviare una rivoluzione con il rischio che tra sei mesi nulla sia più valido. Persino senza entrare nel merito della questione il buon senso suggerisce di fermarsi e attendere". Analoga, infine, la posizione della Uil e del suo segretario Toni Serafini.
Alan Conti

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