Nessuna alterazione degli atti e un deciso ammonimento al sindaco di non esagerare con le accuse. Se già prima non era un concentrato di leggerezza, il caso dell’allontanamento di Anna Vittorio dal Comune diventa più pesante di puntata in puntata. Stamattina secondo randez vous di prassi davanti al Tar per valutare la riammissione in pianta organica della dirigente, ma a tenere banco è ancora l’sms artefatto o meno. Intorno alla sillaba che intercorre tra “cretina” e “cretinata” corre la delicata questione di falsificazione degli atti.
“Prima di tutto fa sorridere – le parole del legale – che le sue preoccupazioni siano legate a questioni di termini e piccoli screzi di giunta anziché sul nucleo della questione, ovvero che un tribunale ha stabilito che un dirigente comunale non può essere sollevata perché invisa al politico di turno. Oggi nell’udienza del Tar, inoltre, siamo tornati a chiedere il blocco del ruolo ad interim di Moroder perché il nostro primo obiettivo è il reintegro di Vittorio. Tornando sull’sms noi abbiamo fatto le dovute trascrizioni riportando l’esatto termine “cretinata” e la modifica non è assolutamente dipesa da noi. Il sindaco risponderà di accuse che screditano in modo grave l’operato degli avvocati”.
I casi, dunque, sono due: o i cellulari di Vittorio e Spagnolli registrano lo stesso sms in modo differente oppure l’inghippo è avvenuto in qualche passaggio formale della pratica. Qualcuno dovrà capire in quale ufficio è avvenuto un errore che non appare proprio una cretinata.
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