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domenica 24 marzo 2013

Il Fai regala il Virgolo ai bolzanini

La volta della chiesetta del Calvario (foto D'Agostino)
Prima ancora che la bellezza artistica, davanti alle ispirazioni della vocazione e in primo piano rispetto alle meraviglie della natura. Il vero successo del Fai nelle sue Giornate di Primavera dedicate quest'anno alle chiese del Calvario e San Vigilio al Virgolo è quello di aver restituito per qualche giorno il monte ai bolzanini. Un vero e proprio pellegrinaggio di altoatesini, nonostante il cielo plumbeo e la pioggia incombente, ha voluto mettere il naso in quei piccoli gioielli fin troppo nascosti. La vicinanza alla città è assieme elemento a favore e di riflessione: permette un facile afflusso ma è anche sintomatico di come ci sia bisogno di un evento per arrivare lassù.
Dunque il barocco che scintilla e gli affreschi immersi in una Natura ancora piuttosto selvaggia per giornate culturali di successo. Nel mezzo la chicca delle visite offerte in spagnolo, albanese e russo perché la cultura non deve avere confini. Il tutto gestito da volontari: una cinquantina con il supporto del gruppo degli Alpini e della Protezione Civile. Tanti i cittadini che decidono di affidarsi allo shuttle, ma moltissimi si concedono la passeggiata della Via Crucis con le sue stazioni. La mente ripercorre le tappe di qualche generazione quando il Virgolo era il giardino dei bolzanini: quando finirà la sua via crucis dell’immobilismo?




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