Spostamento a Firmian, soluzioni tampone e quella frase che è rimasta di traverso. L'uscita del sindaco Luigi Spagnolli sul mancato diritto a un posto nella scuola materna tedesca per i bimbi italiani ha lasciato un po' di amarezza nel gruppo di genitori che ha sollevato la protesta e che su internet si ritrovano nel cortile del gruppo facebook “Zusammen Insieme per un posto al Kindergarten”. Nessuna risposta frontale al primo cittadino, ma una circumnavigazione forse più acuta: se non è un diritto il posto nell’asilo tedesco perché non trasformarlo istituendo semplicemente e forse finalmente una scuola bilingue.
“Non vogliamo andare contro il sindaco – precisa Giacomo Zanoni – ma forse non ci siamo capiti e per uscire da questa incomprensione forse sarebbe il caso di spingere finalmente verso un asilo realmente bilingue. In questo modo si leverebbero anche dall’imbarazzo gli istituti tedeschi senza intaccare quanti continuano a desiderare l’insegnamento in italiano. Lo spostamento di parte degli esuberi a Firmian è stato accolto con umori differenti: c’è chi comunque è contento di aver trovato una sistemazione e chi invece si rammarica per aver perso l’opportunità di essere al Mariaheim. Purtroppo in questo meccanismo talvolta capita anche che un anno il bambino viene preso in una struttura e l’anno dopo in un’altra creando confusione per il cambio di maestre, amici e ambiente. Negli asili italiani questo non accade”.
Intanto i propositi della giunta comunale non incontrano ancora particolare seguito negli uffici provinciali competenti, dove dello spostamento dei 53 esuberi nulla sanno o poco più. Insomma si fatica di più a comunicare tra piazza Municipio e Palazzo Widmann che non tra bimbetti italiani e tedeschi. E sì che i primi parlano la stessa lingua.
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