25I-NBOMe. Un nome complicato per identificare una nuova droga che si avvicina pericolosamente ai confini altoatesini e che ha spinto il capo Dipartimento delle Politiche Antidroga Giovanni Serpelloni a inviare un’allerta ufficiale di grado 3 agli assessorati regionali alla sanità e politiche sociali oltre a tutti i servizi per le tossicodipendenze. Dietro a quella sigla complessa, infatti, si nasconde un derivato delle feniletilamine in grado di dare effetti allucinogeni ed eccitanti se ingerito in pasticche. La loro assunzione, però, porta dritti a controindicazioni come tachicardia, insufficienza renale e leucocitosi. Due persone in Inghilterra sono state ricoverate in terapia intensiva dopo averne consumata. Ora, però, dal Regno Unito questa sostanza si avvicina ed è questo movimento a far drizzare le antenne delle autorità località. Oltre a due casi in Emilia Romagna a rintracciarla sono stati i Carabinieri del Nucleo Operativo di Verona in una compressa verde chiaro di 6 centimetri di diametro e 3 di spessore recante su un lato la figura di un quadrifoglio e sull’altra una scissione diametrale. La fenetilamina, in questo caso, era anche mischiata a tracce di MdMa per un cocktail potenzialmente devastante. Nell’informativa, dunque, non si esclude che parte di queste pasticche possa entrare anche nel territorio altoatesino, magari seguendo le rotte del Brennero, con gravissimi rischi per la salute.
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