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venerdì 5 marzo 2010
100 medaglioni nel marciapiede dell'hotel Laurin
Alto Adige — 04 marzo 2010 pagina 28 sezione: AGENDA
BOLZANO. Per i suoi cento anni il Laurin si ritocca... il marciapiede. Inaugurata ieri la particolarissima passerella davanti all’albergo. Una serie di 100 cerchi di bronzo affogati nell’asfalto e riportanti una serie di vocaboli relativi al viaggio e alle emozioni di questa esperienza. Se vogliamo, un’autentica rivisitazione artistica del concetto americano della “Walk of fame”. L’iniziativa, firmata dalla facoltà di design della Lub nelle persone del preside Kuno Prey e del docente Roberto Gigliotti, la nuova installazione rientra nell’ampio cartellone degli eventi previsti per il centenario dello storico albergo nel cuore di Bolzano. L’obiettivo è di gettare un ponte ideale immediato tra il Laurin e la popolazione, un segno evidente dei festeggiamenti legati al primo secolo di vita. In questo senso il percorso delle parole, in quattro lingue e legate ai due concetti di “Emozioni di viaggio e viaggio nelle emozioni”, è soggettivo e permette a ciascuno di creare i collegamenti concettuali che predilige. Così, anche solo passeggiando, si possono costruire ponti narrativi nella propria testa. La storia che vi viene in mente, inoltre, potrete riportarla nel libro degli ospiti on-line presente sul sito dell’albergo www.laurin.it. La parte più “letterale” del progetto, chiamato “L-100”, è stata affidata all’artista Annemarie Laner. La collaborazione tra l’albergo intitolato a Re Laurino e la facoltà, comunque, proseguirà anche con altri workshop, il primo dei quali è previsto dal 15 al 20 marzo e vedrà un gruppo di creativi intenti a origliare i rumori e le voci più tipiche dell’hotel per analizzare le composizioni acustiche e comporre nuovi suoni che suggeriscano il concetto di albergo. «Volevamo - le parole di Franz Staffler, proprietario del Laurin - dare un segno esterno riconoscibile per la festa dei cent’anni. Pensavamo di intervenire sulla facciata e così abbiamo pensato alla facoltà di design della Lub. Dopo tanti anni di lotta per l’ateneo e dopo l’atteso decisionismo della Provincia, oggi possiamo finalmente collaborare con una realtà sempre più importante per il nostro territorio. Lo stesso Comune, infine, è stato straordinariamente zelante nel concederci l’opportunità di bucare l’asfalto per questa installazione». Non a caso a tagliare il nastro ci hanno pensato ieri il sindaco Luigi Spagnolli e l’assessore Klaus Ladinser. L’idea, però, era di intervenire sulla facciata: «Già - ammette Kuno Prey - ma noi designer amiamo mettere tutto in discussione, così abbiamo deciso che era troppo bella per essere toccata e ci siamo concentrati sul marciapiede. Un raccordo ideale tra l’albergo e la città». Un’idea trasformata in progetto, spiegato nel dettaglio da Roberto Gigliotti: «Il marciapiede raccoglie tracce, dalle gomme ai mozziconi, così anche questi 100 medaglioni di lega di ottone e bronzo, rielaborati graficamente dalla “Granit”, rappresentano tracce delle sensazioni del viaggio. Tutto nel contrasto tra l’umiltà dell’asfalto e il luccichio degli inserti». La scelta dei vocaboli non è stata casuale: «Abbiamo cercato - spiega Annemarie Laner - una certa musicalità e suggestione». Per chiudere un curioso aneddoto: uno dei medaglioni, dal peso di 5 chili, è stato rubato durante i lavori. Staffler è pronto a offrire un pernottamento per chi lo riporterà. Il vocabolo impresso? Tentazione. - Alan Conti
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