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martedì 23 marzo 2010

Cantiere nel Despar, protestano i clienti


BOLZANO. Martello pneumatico in funzione a due passi dal banco dei salumi e dalle casse. La costruzione dell’ascensore interno del Despar all’angolo tra via Sassari e via Parma ha mandato su tutte le furie clienti e dipendenti. Nel supermercato, in effetti, è impossibile parlare, a meno di avvicinarsi all’orecchio dell’interlocutore. All’ingresso un cartello di scuse. Le commesse, intanto, si lasciano scappare come «la situazione sia insostenibile da qualche giorno: forse era il caso di chiudere durante i lavori più rumorosi. A fine giornata siamo stordite». Scocciati i clienti: «Non è accettabile una situazione del genere - dice Silvana Centofante - perché si tratta di una mancanza di rispetto anche nei nostri confronti. Io ho lavorato per anni in luoghi rumorosi e vi assicuro che basta poco per danneggiare l’udito: capisco il fastidio dei dipendenti». Poco più in là Rosa scuote la testa: «E’ davvero un forte disagio fare la spesa così». Chi non nasconde il malcontento è Gabriele Cenedese: «Per fare un ascensore costringono tutti a subirsi il martello pneumatico. L’operaio indossa le cuffie, mentre le commesse devono sorbirsi il fracasso. Tanto valeva chiudere». «Stiamo realizzando l’ascensore per fornire un servizio migliore agli anziani - spiega Robert Hillebrand, general manager di Aspiag - capisco il fastidio, ma sarebbe stato un disservizio più grande chiudere. D’altra parte, il supermercato è in un condominio: non possiamo lavorare di notte o nel fine settimana». (a.c.)

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