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lunedì 20 settembre 2010

Turismo e bar: piazza Walther rinasce


Alto Adige — 17 settembre 2010 pagina 17 sezione: CRONACA

Dal vicino negozio di camice Anna Cimutova Salonce conferma: «Qui si lavora bene e soprattutto i turisti sono in costante aumento». Le prime dolenti note, però, le rivela Adriano Russo di “Tabacchi e Souvenir”: «Il vero cruccio è che continuano ad aprire e chiudere bar. Adesso è arrivata pure la Loacker, ma la fetta di clientela da spartirsi è sempre la stessa quindi non sarà facile. Sarebbe auspicabile che l’amministrazione prendesse in considerazione qualche provvedimento che possa calmierare la situazione». Dalla gelateria “Benve”, invece, intervengono Edenia Chervantes e Giovanni Melchiori. «Ci sono molti aspetti da migliorare. Prima di tutto il decoro deve essere garantito in modo più attento e levando, per esempio, le centinaia di biciclette che vengono ammassate vicino alla rastrelliera. Da anni, inoltre, chiediamo un bagno pubblico in zona, ma nessuno ci ha mai accontentato. Per fare rumore dobbiamo solo inventarci boutade come la pipì-tax senza che qualcuno si degni di risolvere quello che è un disagio per noi e per i turisti». Una maggiore attenzione chiesta nei mesi scorsi più volte anche dal patron del Città D’Onofrio. Guarda all’Emilia Romagna, invece, Giorgio Alderucci dal bar “Edi”. «Dobbiamo importare alcune idee che adottano i centri turistici di quella regione. Perché non pensare, per esempio, a una fontana estiva a tempo di musica o a giochi di luce sulla facciata dell’hotel Città? La verità è che si lascia troppo poco spazio all’iniziativa privata e tutto viene standardizzato dal Comune. L’arrivo della moccheria? Non ci preoccupa affatto, anzi, ritengo che sia un’attrazione in più perché il marchio “Loacker”, chiaramente, è noto in tutto il mondo. Chiediamoci anche se il monumento di Walther von der Vogelweide meriti davvero di essere il centro focale della città. La piazza, infatti, al momento, è troppo “cruda” e sarebbe bene che i responsabili facessero qualche viaggio per scovare un’idea per rivitalizzarla». Paolo Gadotti dal ristoro esterno del “Walther’s” ha un solo problema: «I mendicanti e i venditori ambulanti. E’ un pellegrinaggio continuo e sono davvero troppi per quello che dovrebbe essere il nostro biglietto da visita turistico». Dal bancone interno, invece, Olsiona Ibrahimi chiede «più vita la sera quando si svuota tutto. Certo, è anche onesto ammettere che c’è poco da lamentarsi». Dal parrucchiere vicino Paola e Fernando Bussolon avanzano precise richieste sul calendario delle feste: «E’ un peccato che abbiano levato quella della zucca. Onestamente quando le iniziative valorizzano il prodotto locale è molto meglio per tutti. Pure i mendicanti, comunque, sono un problema: chi ha la piazza sotto gli occhi quotidianamente può rendersi conto delle dimensioni del fenomeno». Chiusura per Giancarlo Benetti dell’omonima gioielleria: «Spenderei qualche parola per i troppi musicanti che, anche se costretti a cambiare posizione ogni mezz’ora, si fanno sentire tutto il giorno. Apprezzo molto, invece, la fioriera che hanno messo attorno alla statua di Walther perché finalmente si evita che sia oggetto della continue arrampicate dei giovanissimi». © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti

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