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Temperature in picchiata di un settembre altoatesino che già inneva le cime? Estate che volge al termine? Niente che possa spaventare chi fa del Lido il proprio “parco quotidiano”: basta che il sole faccia l’occhiolino in cielo per sfoderare zainetto e asciugamano e godersi le ultime giornate in viale Trieste. Già, perché il Lido domenica chiuderà i battenti e saluterà tutti alla prossima stagione e se la colonnina di mercurio fa più capriole della Cagnotto dal trampolino poco importa: necessario godersi le ultime ore a bordo vasca. “Gli ultimi giorni – spiega Norman Costantino, responsabile Cs2a per la struttura del Lido – sono fisiologicamente il periodo in cui vengono soprattutto i più affezionati. Dopo Ferragosto è normale, per noi, assistere a un calo, specialmente dopo il tempo incerto di questo agosto. Luglio, invece, è andato molto bene e ci permette di rimanere in media con le stagioni passate, ad eccezione del 2009 che è stata record con 23 giorni di sole pieno”. All’interno della struttura, intanto, un drappello di signori si sta sfidando a Tressette. “Piero Albani, Andrea Baldotto, Luciano Manfrin, Giuseppe Bovolenta, Arrigo Gobbi, Lorenzo Galazzino, Aldo Chemelli e Sergio Pellet – ci snocciolano la formazione – tutti pronti a venire al Lido con qualsiasi temperatura. Sono gli ultimi giorni, siamo tristi, ma cerchiamo di goderceli finchè c’è qualche raggio di sole. Il freddo non ci fa paura, semmai a dare fastidio sono le punture dei moscerini”. Al bar sorseggia un caffè Walter Dall’Aglio, 82 anni di cui 18 passati in viale Trieste: lo chiamano il “nonno” del Lido. “La piscina è la nostra seconda casa, un peccato che chiuda. Vorrà dire che troveremo altri passatempo in attesa del prossimo giugno”. Un altro match di carte è in atto sulla brandina di Claudio Bertoluzza che sfida Giusi Slanzi, Deanna Bosoni e Lia Bertoluzza. “Questi giorni, così come quelli dell’apertura, sono i migliori per noi. Poca gente, poca confusione e tanta tranquillità. L’inizio delle scuole si avvicina e questo determina un crollo degli ingressi. Freddo? Non ci facciamo caso, ancora si sta bene”. Poco più in là si godono il sole Sonia Nardelli, Katrin Nardelli, Claudia Doni e il piccolo Simone. “Ancora si sta bene, un peccato non approfittarne prima del giorno di chiusura”. Scarseggiano, invece, i ragazzi e tra i pochi rimasti troviamo Matteo Fasson e Mattia Modena: “Siamo sempre qui, finchè possiamo è una buona alternativa per passare le giornate. La domenica, comunque, la gente continua a venire: è nei giorni feriali che il prato si desertifica”. Ultimi giorni anche per mamme e bambini, non senza una punta di rammarico: “Sarebbe bello – ammettono Marilena Mazzola e Matilde Recla – se il Comune allungasse il periodo di apertura, magari riducendo l’orario. Alla fine, se c’è caldo, non vedo perché si debba precludere questa opportunità ai cittadini. I bambini, infatti, fino all’inizio della scuola continuano a divertirsi”. In fondo basta che il sole faccia l’occhiolino per accontentarli. Alan Conti
(Fonte quotidiano Alto Adige, giovedì 2 settembre 2010)
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