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venerdì 3 settembre 2010

Ultimi giorni al lido, a dare i brividi è solo la chiusura


Temperature in picchiata di un settembre altoatesino che già inneva le cime? Estate che volge al termine? Niente che possa spaventare chi fa del Lido il proprio “parco quotidiano”: basta che il sole faccia l’occhiolino in cielo per sfoderare zainetto e asciugamano e godersi le ultime giornate in viale Trieste. Già, perché il Lido domenica chiuderà i battenti e saluterà tutti alla prossima stagione e se la colonnina di mercurio fa più capriole della Cagnotto dal trampolino poco importa: necessario godersi le ultime ore a bordo vasca. “Gli ultimi giorni – spiega Norman Costantino, responsabile Cs2a per la struttura del Lido – sono fisiologicamente il periodo in cui vengono soprattutto i più affezionati. Dopo Ferragosto è normale, per noi, assistere a un calo, specialmente dopo il tempo incerto di questo agosto. Luglio, invece, è andato molto bene e ci permette di rimanere in media con le stagioni passate, ad eccezione del 2009 che è stata record con 23 giorni di sole pieno”. All’interno della struttura, intanto, un drappello di signori si sta sfidando a Tressette. “Piero Albani, Andrea Baldotto, Luciano Manfrin, Giuseppe Bovolenta, Arrigo Gobbi, Lorenzo Galazzino, Aldo Chemelli e Sergio Pellet – ci snocciolano la formazione – tutti pronti a venire al Lido con qualsiasi temperatura. Sono gli ultimi giorni, siamo tristi, ma cerchiamo di goderceli finchè c’è qualche raggio di sole. Il freddo non ci fa paura, semmai a dare fastidio sono le punture dei moscerini”. Al bar sorseggia un caffè Walter Dall’Aglio, 82 anni di cui 18 passati in viale Trieste: lo chiamano il “nonno” del Lido. “La piscina è la nostra seconda casa, un peccato che chiuda. Vorrà dire che troveremo altri passatempo in attesa del prossimo giugno”. Un altro match di carte è in atto sulla brandina di Claudio Bertoluzza che sfida Giusi Slanzi, Deanna Bosoni e Lia Bertoluzza. “Questi giorni, così come quelli dell’apertura, sono i migliori per noi. Poca gente, poca confusione e tanta tranquillità. L’inizio delle scuole si avvicina e questo determina un crollo degli ingressi. Freddo? Non ci facciamo caso, ancora si sta bene”. Poco più in là si godono il sole Sonia Nardelli, Katrin Nardelli, Claudia Doni e il piccolo Simone. “Ancora si sta bene, un peccato non approfittarne prima del giorno di chiusura”. Scarseggiano, invece, i ragazzi e tra i pochi rimasti troviamo Matteo Fasson e Mattia Modena: “Siamo sempre qui, finchè possiamo è una buona alternativa per passare le giornate. La domenica, comunque, la gente continua a venire: è nei giorni feriali che il prato si desertifica”. Ultimi giorni anche per mamme e bambini, non senza una punta di rammarico: “Sarebbe bello – ammettono Marilena Mazzola e Matilde Recla – se il Comune allungasse il periodo di apertura, magari riducendo l’orario. Alla fine, se c’è caldo, non vedo perché si debba precludere questa opportunità ai cittadini. I bambini, infatti, fino all’inizio della scuola continuano a divertirsi”. In fondo basta che il sole faccia l’occhiolino per accontentarli. Alan Conti
(Fonte quotidiano Alto Adige, giovedì 2 settembre 2010)

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