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venerdì 3 settembre 2010

Viale Druso: troppo traffico


La ciclabile lungo viale Druso è praticamente monca, il tram per l'Oltradige appartiene ancora al libro delle intenzioni delle amministrazioni e la circolazione del traffico sull’arteria principale della città avviene a velocità sostenuta. Se a questo si aggiunge l'insistere, legittimamente, lungo la strada dei mezzi di soccorso della vicina caserma dei pompieri e dell’ospedale si comprende come, per i residenti ,in viale Druso il traffico sia solo il problema conclusivo di una matriosca che ne contiene diversi altri. "La vera preoccupazione - spiega Enzo Cattelan - è legata al pendolarismo: sono le ore di punta, infatti, a creare più fastidio. Qualcuno proporrebbe anche una rotonda all'incrocio con via Sorrento ma non so quanto questo possa essere fattibile visto l’esiguo spazio a disposizione". Sivia Pircher e Pia Lorenzini, sedute al tavolino di un bar, sostengono ciclabile e tram. "La pista per le biciclette andrebbe migliorata perché adesso è monodirezionale verso il Bivio. Il tram sarebbe una buona idea, utile ed ecologica. Per il traffico, invece, sono i rumori notturni dei motorini a dare più fastidio a chi abita affacciato sulla strada". Renato Capon, dal canto suo, tira il freno delle polemiche: "Rispetto ai corsi principali di altre città italiane Viale Druso è piuttosto scorrevole e non possiamo lamentarci troppo. Il tram dell'Oltradige? Il problema è trovare lo spazio per la corsia che lo dovrebbe ospitare". Stessa opinione per Giorgio Iacob, parrucchiere da "Prearo": "La strada è già stretta, con il tram lo diventerebbe ancora di più. Mi chiedo, piuttosto, che fine abbia fatto la linea verde dei semafori: non mi risulta sia ancora in funzione". Giuseppe Pedevilla, Norbert Pattis e Andreas Ortler si concedono un caffè di pausa dalle vicine scuole "Max Valier". "Abbiamo diversi studenti che arrivano dall'Oltradige e si potrebbe prevedere un vero e proprio trenino come quello della Venosta che unisca Merano con Bressanone, agganciando così anche viale Druso. Un'altra opportunità, invece, potrebbe essere quella di chiedere alla Sad di sviluppare per la strada del Vino un percorso circolare, come avviene in molti altri paesi europei, anziché a segmenti". Fausto Luison torna a preoccuparsi per le biciclette "costrette a transitare su un percorso davvero incompleto e che il Comune dovrebbe inserire nel piano di sviluppo per le due ruote. L’assessore Kofler-Peintner, invece, non ne parla. Vero che viale Druso è l'unica arteria a scorrimento veloce, ma per sgravarla un poco non si potrebbe allungare l'orario serale dei bus della Sasa?". Wilma Ferrari dal bar "Aladino" scuote la testa: "Il traffico è davvero troppo, anche se bisogna dare ragione ai commercianti di via Claudia Augusta quando sostengono che il passaggio, per un esercizio commerciale, è fondamentale". Franca Minchio, infine, è una residente a Ponte Adige e chiede a gran voce un tram di collegamento "perché in quella zona siamo costretti a prendere in mano l'auto per qualsiasi spostamento. Poi diventa logico assistere a una lunga fila di macchine con a bordo una sola persona. Non solo, le persone anziane dopo un po’ sono costrette a trasferirsi perché ne va della loro mobilità e indipendenza. Ora c'è bisogno di un intervento delle amministrazioni".Alan Conti
(Alto Adige, giovedì 2 settembre 2010)

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