“Kompatscher non può fare il cavallo che scappa via e lascia
la carrozza nel fango”. Ci sono politici che hanno le metafora pronta: gli
scappa via, forse, senza nemmeno volerla. Werner Dissertori, sindaco di Termeno
in quota Svp, è certamente tra questi e così una chiacchierata sul bilancio
comunale appena approvato scivola veloce su accese considerazioni di finanza
locale. Non è solo Bolzano ad alambiccarsi con crucci vari per far quadrare i
conti e la sensazione che i tagli sulle tasse finiscano per riflettersi sulle
amministrazioni comunali comincia a farsi spazio anche nelle fila della Stella
Alpina.
“Sì, l’ho detto ad Arno. La politica dell’abbassamento delle
tasse piace a tutti, ma lui non può fare lo scatto in avanti mediatico e poi
lasciare noi impantanati a districarci con le ristrettezze di bilancio. Deve
essere più ponderato, ma credo sia questione di esperienza”.
Cosa farebbe lei?
“Io vorrei tanto una clausura tra tutti i sindaci del Consorzio
dei Comuni e la giunta provinciale. Si mette tutto sul tavolo e si esce con un
programma condiviso. Inutile fare gli annunci e poi aggiustare il tiro: le
retromarce fanno male a tutti. Luis Durnwalder in questo era più accorto”.
Per questo il bilancio è arrivato più tardi?
“Per forza. La Provincia non ci ha dato cifre certe e abbiamo dovuto aspettare. I nodi, però, vengono al pettine. Kompastcher sa bene quale difficoltà sia amministrare un Comune con 400.000 euro in meno. Avrebbe avuto grosse difficoltà anche lui a Fiè”.
“Per forza. La Provincia non ci ha dato cifre certe e abbiamo dovuto aspettare. I nodi, però, vengono al pettine. Kompastcher sa bene quale difficoltà sia amministrare un Comune con 400.000 euro in meno. Avrebbe avuto grosse difficoltà anche lui a Fiè”.
Veniamo proprio a Termeno: bilancio approvato con 14 voti a
favore, 2 contrari e 1 astenuto. Spesa corrente di 4,1 milioni, investimenti a
quota 3,6 milioni e debiti sui 2 milioni di euro. Tutto come previsto?
“Sì, abbiamo dato via libera in un’ora. Credo sia un record.
Sono particolarmente contento della situazione debitoria considerando che negli
ultimi anni ci siamo molto impegnati per rifare, tra le altre, l’asilo, la
scuola elementare e media, la palestra e la casa di riposo. Senza contare che
abbiamo appena finito i lavori sulla Strada del Vino relativi a illuminazione e
gestione dell’impianto delle acque. Cantieri chiusi prima di Pasqua: era
importante per non compromettere la stagione turistica”.
Il paese ha una
faccia praticamente nuova. Curioso per un periodo di crisi.
“E’ stato tutto impostato prima e abbiamo goduto dell’80-90%
di contributo provinciale per ogni intervento. Le associazioni, inoltre, hanno
fatto la loro preziosa parte. In ogni caso i patti sono chiari, anche con i
miei cittadini: abbiamo avuto i sette anni di vacche grasse, ora arrivano i
sette di quelle magre. Giusto per fare una citazione biblica”.
Nulla che rimanga indietro?
“No perché i progetti li terminiamo. Abbiamo già impostato
la ristrutturazione della caserma dei vigili del fuoco che oggi è troppo
stretta e piccola. Ci servirà pure come magazzino centrale e unico del Comune
perché oggi abbiamo il materiale sparso in vari punti e non è un sistema
efficiente. Questo è l’obiettivo della prossima legislatura”.
Che voglia essere lui a pilotarla
non lo dice, ma si intuisce. Annunciarlo sarebbe come fare il cavallo che
scappa dalla carrozza.
Alan Conti
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