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venerdì 2 maggio 2014

Dissertori: "Kompastcher ci lascia indietro"


“Kompatscher non può fare il cavallo che scappa via e lascia la carrozza nel fango”. Ci sono politici che hanno le metafora pronta: gli scappa via, forse, senza nemmeno volerla. Werner Dissertori, sindaco di Termeno in quota Svp, è certamente tra questi e così una chiacchierata sul bilancio comunale appena approvato scivola veloce su accese considerazioni di finanza locale. Non è solo Bolzano ad alambiccarsi con crucci vari per far quadrare i conti e la sensazione che i tagli sulle tasse finiscano per riflettersi sulle amministrazioni comunali comincia a farsi spazio anche nelle fila della Stella Alpina.
“Sì, l’ho detto ad Arno. La politica dell’abbassamento delle tasse piace a tutti, ma lui non può fare lo scatto in avanti mediatico e poi lasciare noi impantanati a districarci con le ristrettezze di bilancio. Deve essere più ponderato, ma credo sia questione di esperienza”.
Cosa farebbe lei?
“Io vorrei tanto una clausura tra tutti i sindaci del Consorzio dei Comuni e la giunta provinciale. Si mette tutto sul tavolo e si esce con un programma condiviso. Inutile fare gli annunci e poi aggiustare il tiro: le retromarce fanno male a tutti. Luis Durnwalder in questo era più accorto”.
Per questo il bilancio è arrivato più tardi?
“Per forza. La Provincia non ci ha dato cifre certe e abbiamo dovuto aspettare. I nodi, però, vengono al pettine. Kompastcher sa bene quale difficoltà sia amministrare un Comune con 400.000 euro in meno. Avrebbe avuto grosse difficoltà anche lui a Fiè”.
Veniamo proprio a Termeno: bilancio approvato con 14 voti a favore, 2 contrari e 1 astenuto. Spesa corrente di 4,1 milioni, investimenti a quota 3,6 milioni e debiti sui 2 milioni di euro. Tutto come previsto?
“Sì, abbiamo dato via libera in un’ora. Credo sia un record. Sono particolarmente contento della situazione debitoria considerando che negli ultimi anni ci siamo molto impegnati per rifare, tra le altre, l’asilo, la scuola elementare e media, la palestra e la casa di riposo. Senza contare che abbiamo appena finito i lavori sulla Strada del Vino relativi a illuminazione e gestione dell’impianto delle acque. Cantieri chiusi prima di Pasqua: era importante per non compromettere la stagione turistica”.
 Il paese ha una faccia praticamente nuova. Curioso per un periodo di crisi.
“E’ stato tutto impostato prima e abbiamo goduto dell’80-90% di contributo provinciale per ogni intervento. Le associazioni, inoltre, hanno fatto la loro preziosa parte. In ogni caso i patti sono chiari, anche con i miei cittadini: abbiamo avuto i sette anni di vacche grasse, ora arrivano i sette di quelle magre. Giusto per fare una citazione biblica”.
Nulla che rimanga indietro?
“No perché i progetti li terminiamo. Abbiamo già impostato la ristrutturazione della caserma dei vigili del fuoco che oggi è troppo stretta e piccola. Ci servirà pure come magazzino centrale e unico del Comune perché oggi abbiamo il materiale sparso in vari punti e non è un sistema efficiente. Questo è l’obiettivo della prossima legislatura”.
Che voglia essere lui a pilotarla non lo dice, ma si intuisce. Annunciarlo sarebbe come fare il cavallo che scappa dalla carrozza.
Alan Conti

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