Egna, la piscina coperta per l'autostrada
L’autostrada è una comodità, ma anche un’infrastruttura
impattante da dover sopportare. Da questo assunto nascono le opere
complementari da inserire nei bandi di gestione ovvero quei progetti da
soddisfare a “risarcimento” dei territori che sopportano la striscia d’asfalto.
Il Comprensorio Bassa Atesina-Oltradige ha deciso nell’ultima seduta quale
debba essere la soluzione da mettere sul piatto della bilancia della prossima
concessione A22: la piscina sovracomunale da realizzare ad Egna. Peccato che
questo non sia previsto nel bando attuale, il che ha fatto alzare la voce al
Comprensorio con una delibera che parla chiaro. “I Comuni interessati al
transito dell’A22 del Brennero – si legge – hanno presentato un ricorso cumulativo
contro la concessione presso il Tar del Lazio. In particolare si sottolinea
l’assenza nel bando di gara della previsione di opere infrastrutturali
complementari, anche urbane”. A scanso di equivoci il presidente Edmund
Lanziner, con i due assessori presenti Alessandro Beati e Roland Pichler, mette
tutte le carte sul tavolo prendendola alla lontana. “E’ compito delle
amministrazioni prendersi cura della salute della popolazione, secondo
Costituzione, quindi vanno assolutamente pensate misure perequative. In questo
senso è scientificamente provato come il nuoto sia uno sport particolarmente
sano per tutte le fasce d’età” l’introduzione della richiesta vera e propria.
“Riteniamo, dunque, particolarmente importante riuscire a completare la
costruzione di un piscina coperta che permetta questa pratica anche durante i
mesi freddi”. E’ il momento, quindi, di rispolverare quel progetto previsto
nella zona lido del Comune di Egna e vidimato addirittura dieci anni fa senza
mai riuscire a portarlo a compimento. La richiesta di inserimento nel piano
concessionario della piscina sovraccomunale, a questo punto, diventa perentoria
anche se si lascia aperta la possibilità a rivederne i contorni. “L’importante
– l’unica specifica prevista nella delibera – è che sia ubicata in uno dei
Comuni interni al Comprensorio”. Il minimo del minimo delle condizioni,
insomma, anche se l’accoglimento all’interno della gara per la gestione
dell’autostrada è tutto da verificare nelle prossime settimane. I tempi,
infatti, potrebbero essere ancora lunghi e la pubblicazione del documento in
questi giorni risponde semplicemente all’esigenza normativa di presentarlo
entro lunedì prossimo. La Comunità Comprensoriale, conscia delle difficoltà
nell’arrivare in buca tramite le vie di finanziamento provinciale o comunale
tenta una strada nuova. Così, dopo il parco lungo il rio Trodena legato al
fondo per la compensazione della concessione idroelettrica di San Floriano,
Egna appende il futuro di un’altra sua grande opera alle misure perequative. Lo
stesso Obmann Svp della Bassa Atesina Oswald Schiefer aveva espresso nei giorni
scorsi un certo scetticismo su un
progetto che dovrebbe costare circa 12 milioni di euro. “Allo stato delle cose
non è facile perché pensare a un finanziamento del tutto pubblico appare quasi
impossibile. Senza l’A22 vanno trovati questi 12 milioni e l'iniziativa del
Comune e poi della Comunità deve trovare sostegno forte dalla giunta e poi
dall'assessorato ai lavori pubblici provinciale per la copertura di un terzo.
Credo sia più percorribile una soluzione di cofinanziamento con quote al 51% in
mano pubblica e 49% privato". Il problema, a quel punto, sarebbe trovare
un privato.
Alan Conti
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