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lunedì 26 maggio 2014

I bambini delle Don Milani disegnano come Klimt


Un ponte con la natura, uno con l’arte e uno con il liceo. E’ un progetto che contiene una storia di connessioni forti quello che la scuola primaria Don Milani dell’Istituto Comprensivo Bolzano 3 ha confezionato insieme al liceo artistico Pascoli. Al centro di tutto la figura dell’albero: simbolo per antonomasia del mondo vegetale con una valenza sentimentale e psicologica molto forte. Attraverso lo studio di tre artisti assoluti come Henry Rousseau, Paul Klee e Gustav Klimt i bambini dalla prima alla terza delle sezioni A e B hanno sostanzialmente reinventato le vecchie porte delle loro classi.
 Quel che rende il progetto affascinante, però, oltre al risultato finale è il suo cammino. Un percorso didattico che ha portato bambini ancora piuttosto piccoli al cospetto dell’arte dei grandi artisti, quella che si comincia a masticare solo con qualche anno in più di carriera scolastica. “E’ stato molto interessante scoprire la loro reazione – spiega la docente Donatella Arecco – perchè c’è stato un coinvolgimento totale nel lasciarsi stupire dai colori e dalle figure. Hanno avvertito la carica emotiva che questi artisti riescono a trasmettere nelle loro opere”. Un percorso che si è soffermato proprio sulla struttura stessa dell’albero partendo da quella elementare, stereotipata, di Bruno Munari e procedendo via via nelle forme più complesse. La stessa scelta degli autori è stata tutto fuorchè casuale. “I bambini più piccoli della prima – specifica la fiduciaria Paola Veronesi – sono rimasti affascinanti dai colori e dalle immagini della giungla dipinti da Rousseau, con Klee in seconda abbiamo potuto entrare nel concetto di arte mentre Klimt in terza calzava a pennello per l’interpretazione delle figure geometriche in un contesto artistico più ampio”. Proprio le forme hanno catturato subito l’attenzione dei bimbi. “La capacità di creare nuovi scenari con l’accostamento di elementi della geometria li ha conquistati” continua Arecco. “E’ come una magia dove ciò che avevano studiato come singolo si compone in un disegno più grande. E’ un po’ quello che, metaforicamente, abbiamo cercato di fare con il gruppo classe in questo progetto: unire tutti i compagni in uno scopo unitario e comune”. Aiuto fondamentale, come detto, è arrivato dagli studenti delle classi quarte del liceo Pascoli che hanno realizzato dei deliziosi libriccini per raccontare la storia degli artisti ai bambini. Elementi di biografia alternati alle opere più famose con quel tocco di romanzo che le fanno somigliare più a una fiaba che non a un libro di storia dell’arte.
 Le porte, infine, sono state abbellite incollando gli alberi creati dalle classi. Un tocco di originalità per un infisso abbastanza datato. Talmente ben riuscito che per settembre si pone un problema. Alcune di queste classi, infatti, dovranno cambiare aula per normali ragioni organizzative ma i bambini non ne vogliono sapere di abbandonare la loro porta. Sarà necessario scardinarle e traslocarle: l’amore per l’arte è anche questo.
Alan Conti

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