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venerdì 16 maggio 2014

Four You trampolino per i giovani


 
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Banco ai giovani. Decidere di buttarsi oggi in un’attività commerciale richiede una discreta dose di coraggio e tanta convinzione nelle proprie passioni. E’ ciò che anima il lavoro quotidiano di Elisa Ferrari e Thomas Mittermair, uniti nel progetto di centro commerciale “Four You” e nella forza di crederci. Nella fotografia la prima e nella macelleria il secondo: due settori minacciati dalla grande distribuzione o dalla tecnologia galoppante. Due attività che chiedono la forza di aggiornarsi per sopravvivere e loro ci provano con un sorriso che regala speranze.
 “Mio papà Franco è fotografo – racconta Elisa con gli occhi allegri – e da piccola sono rimasta stregata. Ho cominciato a fare esperienza scattando qui e là, poi è arrivata la prima macchina vera. Un’emozione incredibile. Da due anni abbiamo deciso di provare l’avventura di questo piccolo negozio”. Si chiama “Obiettivo Immagine” ed è nato in via Dalmazia direttamente con lei. Titolare già a 21 anni. “Una bella responsabilità – ammette – perché comunque ero chiamata a un importante salto di qualità. Di carattere sono abbastanza timida, ma questo mi ha aiutata ad uscire dal guscio e aprirmi senza problemi al contatto con la gente”. Poi c’è papà da gestire: “Sì – ride – perché giustamente pretende il massimo. E’ molto importante, però, averlo con me perché confrontando le nostre due visioni ci completiamo e cresciamo. Non ha mai fatto pressioni perché seguissi la sua strada, ma è un aiuto prezioso”. Come si combatte la diffusione di smartphone e applicazioni che rendono tutti fotografi? “A mio parere con l’elaborazione grafica e la creatività che da qui discende. Tecnicamente è diventato più semplice scattare una buona immagine, ma il nuovo fotografo da studio è quello capace di fondere quello scatto con un’idea particolare del cliente. Ecco, questo non tutti sanno farlo e noi possiamo offrirlo intercettando un pubblico giovane”. Ci vogliono, poi, le idee: “Oltre ai gadget classici ho studiato una linea di magliette con elaborazioni grafiche mie che vendo attraverso Instagram su tutto il territorio nazionale. Sono stata contattata anche dal cognato di Belen Rodriguez”. Altro contatto importante è quello con Luciano Bonacini, fotografo di caratura internazionale molto conosciuto. “Ha voluto un mio portfolio e mi ha dato dei suggerimenti incoraggiandomi. E’ stato entusiasmante”.
 In via Milano, invece, Thomas Mittermair ci accoglie con una battuta. “Se dico che ho sempre avuto la passione per la carne fresca mi paragonate ad Hannibal?”. In realtà questa piccola bottega chiamata “Der Fleisch Designer” è stata sviluppata con cura dal giovane 24enne di Nova Ponente. “Ho sempre voluto fare il macellaio e questo mi sembrava un ottimo punto vendita ben avviato. Mai avuto paura della grande distribuzione bolzanina perché la qualità è vincente. Il gusto della carne è qualcosa di molto curato e la gente si accorge della differenza”. Il vero chiodo fisso, semmai, è la provenienza. “Garantiamo tutta carne altoatesina dato che macelliamo direttamente al paese. E’ una carta a nostro favore che cerchiamo di giocare con responsabilità”. Non tutto, però, è stato subito facile. “All’inizio ho incontrato qualche difficoltà perché quando ti vedono così giovane qualcuno cerca di fare il furbo. Pensano tu non abbia abbastanza esperienza per riconoscere la qualità. Poi c’è chi non paga per lungo tempo. Devi imparare a convivere con queste criticità e farti le ossa”. Fondamentale il contatto diretto con la clientela: “Fiducia e consigli sono determinanti nel farti preferire ai punti vendita assai più anonimi e spersonalizzati. Noi cerchiamo di starci attenti”. C’è, però, un taglio tra tanti che lo fa impazzire. “Lo scamone di manzo è in assoluto quello che preferisco. Naturalmente  e rigorosamente al sangue”. Sangue? E’ sempre più difficile non pensare a quel paragone con Hannibal. 
Alan Conti 

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