Nel dettaglio la sezione di meccatronica si è
occupata dell’assemblaggio meccanico delle biciclette, mentre i “colleghi”
elettricisti hanno predisposto il meccanismo di alimentazione. Una sinergia che
ai bolzanini è piaciuta parecchio considerando l’interesse dei passanti. In
diversi si sono cimentati di buon grado con la pedalata considerato il frullato
premio.
Importante nella realizzazione del progetto è
stato anche il centro giovanile “Sub” di Appiano che ha seguito da vicino lo
sviluppo e ha fatto dell’approfondimento energetico uno degli obiettivi del
proprio lavoro. “Non è semplice
affrontare certe tematiche con i ragazzi – le parole della referente Elena
Dobosz – perché si tende a pensare che sia sufficiente premere un bottone per
risolvere la questione”. Si tende, insomma, a uniformare il concetto di energia
con quello di elettricità? “Esattamente, mentre è più difficile figurarsi la
produzione da materia prima o la necessità di risparmiare quanto possibile”. Si
entra a piedi uniti nel campo del superfluo. “Già, però è difficile
concretizzarlo quando ti basta avere in mano uno smartphone per avere accesso a
tutto. Questi ragazzi sono bravi perché hanno dimostrato notevole sensibilità
abbinata a un autentico interesse tecnico. In occasione della Settimana
dell’energia ad Appiano, sempre nell’ambito della piattaforma delle Resistenze,
avevano realizzato un bel pannello solare. Si danno da fare e ci incoraggiano
nel nostro lavoro”. C’è ancora molto da imparare: gli adulti non si sentano
esclusi. Meglio pedalare.
Alan Conti
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