Premio finale: un cappello da Alpino (nsd) |
BOLZANO. La naia non esiste più, o meglio, volendo si è ridotta a una versione mini. Si concluderà il 15 settembre il progetto “Vivi le forze armate” che coinvolge 41 ragazzi tra i 18 e i 31 anni in una vera vita da caserma per tre settimane. Un’iniziativa avviata nel 2009 che ha riscosso un discreto successo anche se a sorprendere è il numero di ragazze attirate da questa esperienza: ben quindici. Nel concreto, comunque, ai giovani viene somministrato dall’Associazione Nazionale Alpini il classico menù della leva: sveglia tra le 5.30 e le 6.30, barba, pulizia e cubo di lenzuola sul letto entro un quarto d’ora, alzabandiera, colazione e giornata dedicata agli esercizi di arrampicata in palestra di roccia, alla marcia sui sentieri di montagna, al tiro al poligono oppure nel montaggio e smontaggio di un’arma. Previste anche lezioni di topografia e geografia. Impegni finiti alle 17.30 e libera uscita fino alle 22.30 con controappello e spegnimento luci alle 23.15. “Non si tratta di propaganda – spiega Daniele Morati, comandante di battaglione alpino e responsabile del progetto all’interno della caserma Cantore di San Candido che ospita i ragazzi – ma semplicemente vogliamo proporre loro questa esperienza perché possano valutarla e conoscerla meglio”. Assodato che la propaganda è esattamente questo, desta particolare curiosità l’omaggio finale a chi completa le tre settimane di immersione: un bel cappello d’Alpino con tanto di penna nera. Mal che vada tornerà utile per la prossima Adunata.
Alan Conti
TCA ALTO ADIGE TV (Maggiori dettagli nel telegiornale di oggi)
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