Suter e Parise alla conferenza stampa di presentazione |
BOLZANO. E’ stato il graffio dell’estate, la zampata
sui free agent e Minnesota è diventata, abbastanza a sorpresa, la protagonista
del mercato 2012. L’acquisizione di Zach Parise e Ryan Suter è quanto di meglio
potesse sperare qualsiasi franchigia in questa tornata. Sul vassoio dei free agent,
senza nulla togliere a Schultz per dirne uno, i due bocconi di Devils e Preds
dominavano la scena. Ebbene saranno entrambi protagonisti in Minnesota, ma ora
il dibattito è se davvero questi due botti renderanno i Wild non tanto
competitor per una piazza playoff (quello pare scontato), ma addirittura per il
titolo. Ora, se ci si poteva aspettare che Parise scegliesse la terra natia per
salutare i Devils, meno ipotizzabile era la destinazione finale di Suter che
poteva sfogliare una margherita formata da Red Wings, Flyers e gli stessi
Preds. Evidente che i due, amici, si sono parlati e hanno deciso di puntare
forte su un progetto optando per il nord ovest. Ora allarghiamo l’orizzonte di
analisi perché nella passata stagione, tra il primo e il secondo quarto di
regular season, i Wild hanno mantenuto la miglior piazza dell’intera lega. Poi,
d’accordo, il crollo ma evidentemente la base pare competitiva. Ora si aggiunge
il turbo in entrambe le prime linee, la tris d’attacco e i “pair” di difesa.
Nel dettaglio, comunque, la
gabbia dei Wild non appare solidissima: Harding e Backstrom possono al massimo
essere più che sufficienti goalie, non certo saracinesche in grado di fare la
differenza. Non siamo ai livelli di Quick, e ci mancherebbe, ma nemmeno di un
più modesto Fleury o Bryzgalov. Qui Minnesota potrebbe pagare dazio salato. In
difesa, però, puntare su due mastini come Gilbert e Suter non è cosa da poco:
oltretutto entrambi con una certa confidenza ai punti. Il resto del reparto non
è di livello assoluto, ma anche qui onesta manovalanza ai nomi di Kampfer,
Falk, Spurgeon e Stoner. Tra gli attaccanti, però, la batteria di fuoco dei
Wild si fa davvero consistente. Detto di Parise che ha già mostrato tutto il
suo valore negli ultimi playoff non vanno dimenticati giocatori come Koivu o
Heatley: gente capace di girare le partite. Setoguchi non è stato benissimo
nell’ultima stagione, ma la sua storia delinea un profilo da top scorer e a San
Josè assetati di gol se ne ricordano bene. Brodziak lo scorso anno ha infilato
44 punti, Cullen 35 e Clutterbuck 27: numeri che garantiscono spalle solide ai
top player. Mitchell è un onesto faticatore e pirata dei ghiacci, mentre
completano il roster Dowell, Konopka, Powe, Veilleux e Zucker sui quali c’è una
certa curiosità.
In panca niente scossoni e
squadra ancora nelle mani di Mike Yeo che comincerà la sua seconda stagione
intera con i Wild forte, comunque, di 11 anni di Nhl di buon livello. Primo impegno
per la squadra in calendario per il 13 ottobre in casa contro i Colorado
Avalanche.
La sensazione, insomma, è che i
Wild ai playoff si presenteranno ai nastri di partenza, ma la bella figura e le
aspirazioni dipenderanno moltissimo dal rendimento di una serie di giocatori da
middle-class. Se un paio di loro, meglio tre, esploderanno a buoni livelli con
continuità allora può davvero succedere di tutto e far rimanere i Wild sovrani
dell’estate. La prossima.
Alan Conti
Nessun commento:
Posta un commento