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giovedì 13 settembre 2012

Scuola nel frullatore tra politica e banchi

Acrobazie per la scuola altoatesina (Marmisoles)
BOLZANO. E’ una scuola a due velocità e con due modalità quella altoatesina di questi giorni: da una parte le parole di fuoco tra politica e istituzioni, dall’altra la testa china per trovare il ritmo dentro le classi e sopra i banchi. Dentro gli istituti comprensivi e le scuole superiori, per rincorrere il calendario scolastico desiderato dall’assessore Sabine Kasslatter Mur, le giornate sono scandite da mattinate dedicate alle lezioni e pomeriggi divisi tra programmazione, compilazione orari, valutazione delle nuove classi, spartizione degli incarichi funzionali e un occhio ai corsi di aggiornamento. Tutti aspetti che, di norma, venivano affrontati nei dieci giorni di cuscinetto tra il rientro dei docenti e quello degli alunni letteralmente polverizzati dal nuovo calendario targato Stella Alpina. I lavori, dunque, sono abbastanza frenetici ma altrettanto frizzante è il valzer di parole che si sta sviluppando a livello politico istituzionale. Ad accendere la miccia la lettera che il consigliere del Pdl e presidente del Consiglio Provinciale Mauro Minniti ha inviato al Ministero dell’Istruzione chiedendo lumi sulla costituzionalità della legge del calendario del 13 luglio. La risposta ha scatenato il putiferio: “Per il Miur ci sono concreti dubbi perché la norma sembra ledere l’autonomia delle scuole”. Apriti cielo: Il Landeshauptmann sente puzza di bruciato e accusa Minniti e Tommasini di alto tradimento e giochini da sottobosco con Roma dimenticando che uno è teoricamente all’opposizione e l’altro sicuramente ascoltato ma non certo plenipotenziario nelle stanze romane. Una posizione, peraltro, ribadita da entrambi in risposta alle accuse. Il calendario scolastico, ora è evidente, ha un ventre molle e si attende con impazienza la sentenza del Tar il 4 ottobre che potrebbe far saltare il banco. Il momento, insomma, pare azzeccato per la scuola italiana nello sfruttare l’assist e la deputata Luisa Gnecchi infatti non si fa scappare l’occasione per ribadire tutti i suoi dubbi su una legge “che non considera il nodo centrale dell’autonomia”. In tutto questo, però, la Sovrintendente Nicoletta Minnei tira il freno: “Dobbiamo pensare a salvaguardare gli equilibri” la sua risposta diplomatica. Intanto sullo sfondo continua ad allungarsi lo spettro di una possibile Intendenza unica per logiche di spending review con un emendamento in Commissione Legilsativa che suona sinistro. Per Alessandro Urzì si tratta di una formulazione ambigua che lascia la porta aperta alla fusione, ma l’assessore Roberto Bizzo, che ci ha messo la firma, ribatte ribadendo che l’unificazione non è alle porte. Da una parte la concretezza del futuro dall’altro il campo delle ipotesi.

Tornando nelle aule dove spunta la formaldeide del Pascoli e il radon delle King innocuo da mesi si avverte, in tutto questo baillame, un vuoto pesante. Qualcuno, prima o poi, parlerà degli studenti e della loro formazione?

Alan Conti
TCA ALTO ADIGE TV (Maggiori dettagli nel telegiornale di oggi)



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