BOLZANO. Si chiama Kevin Montolli, appena diciannove anni e una vita da voler raddrizzare con un lavoro da panettiere, il ragazzo che questa mattina all’alba ha finito Svetla Fileva, donna bulgara di 30 anni che solitamente esercitava da prostituta nella zona di via Macello. I nomi sono stati forniti dalla polizia solo nel tardo pomeriggio per permettere le operazioni di avvertimento alle rispettive famiglie, mentre dai rilievi sono emersi anche alcuni dettagli in più relativi alla dinamica. Montolli, come detto, avrebbe colpito la ragazza quindici volte con il coltello alla gola, al busto e alla pancia: Fileva, però, ha cercato di difendersi con tutte le forze come dimostrano alcuni segni sulle mani del cadavere. Non solo, la giovane avrebbe anche combattuto con il dolore per una decina di passi prima di accasciarsi fiaccata dai colpi e dalla cospicua perdita di sangue mettendosi ad urlare. Le immagini di alcune telecamere di sorveglianza della zona hanno ripreso tutto. Non a caso i soccorsi hanno cercato di salvarle la vita per almeno un’ora prima di arrendersi e dare l’autorizzazione al trasporto della salma avvenuto intorno alle 10. Montolli si sarebbe poi consegnato spontaneamente in mattinata alla polizia proponendosi inizialmente come testimone di un’aggressione alla donna portata da due uomini sconosciuti. Ben presto, però, la versione del ragazzo già noto agli agenti per piccoli episodi di criminalità risalenti a qualche anno fa, ha cominciato a vacillare lasciando campo alle contraddizioni. Alla fine Montolli non ce l’ha fatta ed è crollato confessando l’omicidio. Non solo, avrebbe ammesso di aver buttato l’arma del delitto, un comunissimo coltello, e alcuni effetti personali della ragazza bulgara in diversi tombini e bidoni della città. L’obiettivo era quello di disseminare le tracce per creare confusione agli inquirenti. Gli agenti hanno puntualmente rinvenuto gli oggetti nei luoghi indicati dal giovane che, comunque, non risultava sotto l’effetto di droghe mentre aveva certamente assunto dell’alcol dato il valore di 0,5 per mille di sostanza presente nel sangue al momento della costituzione. Il ragazzo, che come detto faceva l’apprendista panettiere, è anche un giovane affiliato alla compagnia degli Schuetzen di Merano e poche settimane fa ha partecipato attivamente alla marcia di ricordo del cuore di Gesù.Ora si trova nel carcere di Bolzano.
Alan Conti TCA ALTO ADIGE TV (Maggiori dettagli nel telegiornale di oggi)
Nessun commento:
Posta un commento