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martedì 25 settembre 2012

Investimento via Rovigo, il processo rischia il rinvio

Un'immagine dell'incidente in via Rovigo (foto Il Messagero)
BOLZANO. Il processo per l’investimento di via Rovigo che ha provocato la morte di Guglielmo Andriolo potrebbe essere rinviato a data da destinarsi. La perizia psichiatrica sul guidatore Hafid El Maharzi richiesta dal giudice dell’udienza preliminare, su domanda dell’avvocato difensore Nicola Nettis, potrebbe portare a uno spostamento sine die del dibattimento vero e proprio. A darne notizia è Mario Bertoldi sulle colonne del quotidiano “Alto Adige” che riporta, intanto, l’inizio ufficiale delle visite peritali sul marocchino affidate al professionista padovano Guido Buffoli. L’esito sarà determinante per stabilire se l’imputato è in grado di seguire con cognizione il proprio processo e se, al momento dell’incidente, fosse in grado di intendere e volere. Acclarato che El Maharzi era ubriaco al volante del Suv, resta da capire se lo stato di depressione e lo squilibrio psichico di cui sembra soffrisse l’uomo abbiano in qualche modo potuto alterare la sua coscienza di quanto stava  facendo. Decisive, in questo senso, saranno anche le perizie tecniche sulla dinamica del sinistro. Proprio lo stato mentale del marocchino, intanto, gli ha permesso di uscire dal carcere ripiegando sugli arresti domiciliari all’interno della struttura specializzata Ville Igea di Modena. Per ora, insomma, l’unica conseguenza di quella fredda serata dello scorso dicembre è stato un intervento infrastrutturale alla viabilità all’incrocio tra via Rovigo e via Novacella. Il dolore di mogli, figli e parenti di Andriolo, forse, merita qualcosa di più.
Alan Conti
TCA ALTO ADIGE TV

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