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domenica 23 settembre 2012

Come sarà l'alpino del futuro?

Piccoli Alpini...e il futuro come sarà?
BOLZANO. Come sarà L'Alpino del futuro? È questa la domanda centrale del convegno organizzato ieri e oggi a Costalovara dalla stampa nazionale dell'Ana che ha coinvolto 170 testate per un totale di un milione di copie. La risposta è nascosta nelle pieghe di una leva non più obbligatoria e relative contromisure, dal coinvolgimento degli amici degli alpini all'attenzione per i giovani.

“Ci sono delle evidenti difficoltà – dichiara il presidente nazionale dell’Ana Corrado Perona – legate soprattutto all’abolizione della naja obbligatoria, ma le contromisure vanno comunque trovate. Penso principalmente agli amici degli alpini, creati qualche anno fa dalla mente moderna di Bertagnolli, che possono davvero darci una mano ancora più consistente. Vero, forse in questi anni è stato più quello che abbiamo loro impedito che non quanto concesso: forse è il momento di allentare qualche misura”. “C’è grande voglia di moralità nelle famiglie – gli fa eco il direttore della rivista “L’Alpino”, tiratura di 400.000 copire, don Bruno Fasani – e nelle famiglie ci accorgiamo che, anche chi non porta la penna nera, ci identifica come degli esempi positivi. Ecco, è su questo che dobbiamo insistere senza sosta perché proponendoci in questa veste siamo ancora davvero capaci di fare breccia nell’animo più profondo della società”. Il ricambio generazionale degli Alpini, però, non è tema esclusivo dell'Ana o delle penne in congedo ma riguarda da vicino anche il professionismo. Anche il generale delle Truppe Alpine Alberto Primicerj, dunque, si sofferma volentieri sul discorso. “Stiamo lavorando per formare figure professionali che siano sempre più vicine alla modernità, con grande attenzione, per esempio, alla tecnologia. Certo, l’abolizione della leva obbligatoria ci ha privato di una base sostanziale, ma credo che siamo sempre in grado di attirare attenzioni nelle nuove generazioni. La stessa iniziativa della mini naja ci sta dando delle soddisfazioni”.
Bilancio molto positivo, in ogni caso, per il convegno che ha regalato anche momenti di svago come le gite organizzate per le signore in visita alle bellezze dell'Altopiano del Renon. Perché un buon Alpino, si sa, deve anche essere capace di divertirsi.

Alan Conti
TCA ALTO ADIGE TV (Maggiori dettagli nel telegiornale di oggi)

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