L'inaugurazione bagnata e fortunata sarebbe slogan troppo facile, ma è l'auspicio per la passerella pedociclabile aperta quest'oggi dal Comune sul Talvera. Uno sbocco sull'area della Feste che tornerà a dare facile accesso alle due sponde del fiume dopo un lungo periodo di risanamento. Non facile, comunque, l'opera che ha di fatto rivoluzionato completamente il passaggio, allargato, con nuovi piloni e architettura.
La pioggia ha impedito di ultimare la posa dei pannelli azzurri che renderanno l'estetica interna identica a quella esterna. Il sindaco, peró, ha voluto inaugurare la struttura già oggi per renderla comunque utilizzabile per i bolzanini anche nel weekend. Quando chiude ci si rende conto dell'importante di un ponte nell'accorciare alcuni percorsi. Alla riapertura, insomma, ci si sente comunque fortunati.
Cerca nel blog
venerdì 28 giugno 2013
giovedì 27 giugno 2013
Rito abbreviato per lo stupro dell'anziana
Rito abbreviato e perizia psichiatrica per dimostrare instabilità e traumi infantili. È questa la linea difensiva scelta dallo studio Nettis-Valenti per il caso che vede sul banco degli imputati Salvatore Morghen. L'uomo, come si ricorderà, il 3 gennaio si introdusse in una struttura per lungodegenti e abusó sessualmente di una 83enne. Un atto che secondo la difesa, come spiega l'avvocato Corrado Faes, sarebbe da ricondurre a un'infanzia particolarmente difficile e all'abuso di una signora che gli faceva da baby sitter.
Meno tenero, chiaramente, l'orientamento della procura che a sua volta potrebbe, e verosimilmente lo farà, nominare un perito di propria fiducia. Domani verso Mezzogiorno, dunque, l'udienza decisiva davanti al giudice Walter Pelino per sancire il definitivo percorso processuale.
Meno tenero, chiaramente, l'orientamento della procura che a sua volta potrebbe, e verosimilmente lo farà, nominare un perito di propria fiducia. Domani verso Mezzogiorno, dunque, l'udienza decisiva davanti al giudice Walter Pelino per sancire il definitivo percorso processuale.
Gries e Centro i quartieri che inquinano di più
Utilizzare più energia non fa stare meglio e se pensate che avere una particolare sensibilità di questi temi conduca a un minore spreco vi sbagliate di grosso. Assolutamente vero, invece, che i più ricchi producono più anidride carbonica. Sono i dati più significativi emersi dalla ricerca sullo stile di vita dei bolzanini e il suo impatto ambientale condotta dall’Eurac all’interno del progetto “Klimi Land” curato dall’Università Ludwig-Maximilians di Monaco. I questionari a Bolzano sono stati consegnati a una famiglia ogni sette cassette della posta ottenendo un campione di 1.105 nuclei. Solo per abitare e muoversi, dunque, i cittadini del capoluogo consumano tre tonnellate di Co2 a persona. In media i bolzanini vivono in famiglie composte da 2,5 persone e dispongono di 44,5 metri quadrati a testa. Utilizzano la bicicletta per andare al lavoro a una distanza di 5,8 chilometri da casa e vanno a fare acquisti a piedi in un raggio di 1,4 chilometri.
E’ Gries-San Quirino, in ogni caso, il quartiere più sprecone con 3.266 chili di anidride carbonica pro capite e segue Rencio con 3.027. Più attenti i rioni popolari di Don Bosco, Europa-Novacella e Olttrisarco che si attestano a 2.798 sotto la media cittadina fissata, come detto, a 3 tonnellate. Attenzione, infine, al livello di povertà energetica, ovvero quella condizione per cui il 10% di un reddito famigliare finisce in spese energetiche. A soffrirne sarebbe addirittura l’8,5% della popolazione. Il risparmio e l’oculatezza, insomma, sono spesso legate alle necessità: questa, purtroppo, non è una novità.
E’ Gries-San Quirino, in ogni caso, il quartiere più sprecone con 3.266 chili di anidride carbonica pro capite e segue Rencio con 3.027. Più attenti i rioni popolari di Don Bosco, Europa-Novacella e Olttrisarco che si attestano a 2.798 sotto la media cittadina fissata, come detto, a 3 tonnellate. Attenzione, infine, al livello di povertà energetica, ovvero quella condizione per cui il 10% di un reddito famigliare finisce in spese energetiche. A soffrirne sarebbe addirittura l’8,5% della popolazione. Il risparmio e l’oculatezza, insomma, sono spesso legate alle necessità: questa, purtroppo, non è una novità.
Ufficiale il tandem Urzì-Vezzali
Nel pomeriggio è arrivata l’ufficialità dell’accordo
raggiunto tra il consigliere provinciale Alessandro Urzì e il presidente del
consiglio provinciale Maurizio Vezzali. Domani la presentazione ufficiale del
tandem in una conferenza stampa programmatica. Confermato il mantenimento del
simbolo del movimento territoriale “Alto Adige nel Cuore”.
mercoledì 26 giugno 2013
Biancofiore sottosegretario allo sport
Michaela Biancofiore guadagna due deleghe dal consiglio dei Ministri che oggi ha redistribuito i compiti che deteneva Josefa Idem. Per l’azzurra altoatesina, infatti, arriva anche la competenza dello sport che si va a sommare a quella per la semplificazione e la pubblica amministrazione. L’esercizio di questa funzione, per la verità, non sarà totalmente demandato a Biancofiore dato che sarà affiancata dal Ministro Graziano Del Rio.
Bolzano in Ebel, è fatta
Ciao Italia, wilkommen Ebel. L’hockeu club Bolzano stavolta è davvero un passo da fare armi e bagagli e trasferirsi nel campionato transfrontaliero che svolazza tra Austria, Ungheria, Slovenia e Repubblica Ceca. L’incontro pomeridiano tra la Federghiaccio e la Lega Italiana di questo pomeriggio all’interno della Casa dello Sport ha dato l’attesa fumata bianca: i biancorossi potranno tentare questa avventura. Come riporta il portale “Sportnews”, infatti, è lo stesso presidente della Fisg Giancarlo Bolognini a parlare di “occasione molto importante per la società e per tutto il movimento”. Lunedì, in ogni caso, è già in agenda l’appuntamento risolutivo con l’ad dei Foxes Dieter Knoll. Ottimista è anche Tommaso Teofoli, presidente della Lega, che guarda al beneficio generale. “Per il Bolzano la Ebel è una soluzione ottimale, ma credo che tutto l’hockey italiano potrà beneficiarne”. Intanto Pontebba, Alleghe e Fassa continuano a essere in forse per il prossimo campionato di un A1 che, di colpo, appare assai più sbiadita.
Artioli: "Via da Equitalia verso il buon senso"
Fuori da Equitalia. Lo slogan non è nuovissimo, ma la presa di posizione della Provincia con la prossima istituzione di "Alto Adige Riscossioni" comincia ad andare oltre la discussione di merito per entrare nel metodo. Un procedimento innescato settimane fa anche grazie a una mozione presentata da Elena Artioli di Team Autonomie e approdata in consiglio provinciale.
Meno gabbie normative e più ragionamento impastato di buon senso. La virata non è di pochi gradi.
Meno gabbie normative e più ragionamento impastato di buon senso. La virata non è di pochi gradi.
La guaritrice spirituale ora è provinciale
Insegnante di tecniche di guarigione. E’ questo il titolo di una signora, B.M. le sue iniziali, che la Provincia ha sovvenzionato nella forma del lavoro autonomo per alcuni cicli di conferenze sul territorio. Sostanzialmente la donna, che non presenta alcun titolo accademico particolare, tiene degli incontri in cui illustra particolari percorsi per uscire dalla malattia appoggiandosi su un curriculum quantomeno fuori dai normali circuiti. A segnalarlo è il consigliere provinciale di Alto Adige nel cuore Alessandro Urzì dopo un’interrogazione sottoposta all’assessore provinciale Roberto Bizzo. “Dal suo percorso – scrive – si evince la frequentazione di corsi presso astrologi come Rick Jarow e diversi sedicenti guru tra cui Ron Young presso il quale avrebbe completato un tirocinio di dodici anni. In comune l’abitudine a vantarsi di saper curare i malati senza avere alcun titolo accademico che li autorizzi a farlo”. Pare, inoltre, che al termine di una delle serate il gruppo si sia dedicato alla preghiera della “Dea” Madre Terra, una sorta di rito ascetico. L’assessore Bizzo, dal canto suo, ha difeso la scelta parlando di “nessun condizionamento della libertà dei partecipanti. Anzi, con questo metodo si persegue una ricerca spirituale in cui evidentemente molte donne si riconoscono. Non si tratta di terapie individuali o di gruppo”. “La signora – la replica immediata di Urzì – riceve anche su appuntamento dopo i corsi della Provincia”. La puzza, insomma, è quella dell’autopromozione. Attenzione, però, all’aspetto più critico: quello della pecunia. Sono 5.000, infatti, gli euro girati alla signora più il bonus di alcune spese di viaggio. Con una cifra così lo spirito non ha bisogno di molti aiuti per stare subito meglio.
martedì 25 giugno 2013
Sentenza Ruby: piazzale Loreto e Santa Inquisizione
Levata di scudi generale, la seconda in pochissimo tempo. Le vicende giudiziarie di Berlusconi stanno impegnando moltissimo negli ultimi giorni anche il Pdl locale: prima il pronunciamento contrario per il legittimo impedimento, ieri la condanna in primo grado per il caso ormai noto come Ruby. Sette anni e interdizione perpetua che suonano come un mantra a campana nelle fila del piccolo esercito di Silvio, di nome e di fatto. La risposta è altrettanto mantrica: la giustizia accanita per eliminare un avversario. Il più tagliente, e non è una sorpresa, è il coordinatore provinciale del Pdl Alessandro Bertoldi che è lapidario: “Credo che questo possa essere l’unico concetto utile a descrivere la sentenza – scrive su Facebook – in Italia esiste ancora la Santa inquisizione”. Marco Galateo, dal canto suo, non va per il sottile e scomoda un paragone truce che fa rima con Duce. “Quella di Milano oggi è stata come l’impiccagione del Duce. Pro o contro, non è questo il modo giusto di far fuori un avversario politico. Il risultato ottenuto è quello di tenere gli italiani spaccati in due. Mentre c’è uno Stato da costruire”. Enrico Lillo, invece, è al solito il rappresentante che sceglie il profilo più sobrio limitandosi a condividere l’amarezza delle parole di Pier Silvio Berlusconi su una sentenza che descrive suo padre, a suo dire, in modo diametralmente opposto alla verità. Attesa per la reazione di Michaela Biancofiore, già in arme verso l’Europa sul fronte legittimo impedimento. Insomma, gli scudi son belli alti e vien da confondersi: ma l’imputato è un cittadino o l’Italia intera?
Stuprata poi gettata nei campi
Stuprata da un branco e poi gettata nei frutteti di Cermes, sola con il suo dolore e i suoi ricordi confusi. E’ la terribile storia che arriva dal meranese raccontata da Giorgio Pasetto sulle pagine dell’Alto Adige. Accade tutto sabato sera e comincia come finiscono tante serate dei giovani: su uno shuttle bus in centro città a Merano. Protagonista, o meglio, vittima una donna straniera di mezza età che ha la sventura di salire su una di queste navette con la compagnia sbagliata. Altri uomini, non si sa quanti, probabilmente originari dell’est. Da lì in poi un buco nero che porta la memoria della donna fino ai drammatici attimi della violenza e un altro reset fino alla mattina, domenica mattina, tra i campi di Cermes. Sono stati alcuni passanti, accortisi dello stato confusionale della donna, ad avvertire i Carabinieri l’altro ieri. Il racconto della donna ha trovato immediato riscontro scientifico negli esami svolti all’ospedale Tappeiner che hanno confermato la violenza. Ora gli uomini dell’Arma dovranno cercare di fare luce sulle tante ombre della vicenda: un prima mano sembra arrivare da alcune telecamere che confermerebbero la versione della signora e renderebbero rintracciabile anche l’autista dello shuttle bus. Dal suo interrogatorio gli inquirenti sperano di cogliere particolari decisivi per risalire ai responsabili dello stupro. Possibile, viste le difficoltà mnemoniche della vittima, che la donna sia stata anche drogata o ubriacata pesantemente. Merano, però, torna a fare i conti con il terribile fenomeno della violenza sessuale dopo i recentissimi fatti di dicembre, che curiosamente registrano anche lì la presenza di uno shuttle bus, e quelli di Parco Marconi. A questo punto un’emergenza.
lunedì 24 giugno 2013
Aree gialle per i bidoni, parcheggio vietato per sbadataggine
Se le nuove aree gialle per il conferimento dei bidoncini saranno occupate solo settimanalmente allora durante gli altri giorni ci si potrà parcheggiare? E’ questo il dubbio che molti bolzanini si sono posti e che Alessandra Guarise ha concretizzato in una mail indirizzata dritta dritta al Comandante della polizia municipale Sergio Ronchetti. Celere, puntuale e scoraggiante la risposta: “Tutti gli spazi pubblici destinati ad ospitare i bidoni saranno resi inaccessibili alla sosta di autovetture, anche solo temporanea, mediante l'apposizione di dissuasori. Inizialmente era stata valutata l'ipotesi di lasciare parcheggiare le auto nei giorni di non utilizzo: tutti gli addetti ai lavori - noi compresi- si sono però espressi negativamente, in considerazione della consapevolezza che comunque sarebbe stata frequentissima l'inosservanza da parte degli automobilisti del divieto temporaneo, con tutte le inevitabili conseguenze negative (non certo per volontà ma per mera dimenticanza, un po' come succede nelle aree dei mercati settimanali ove puntualmente troviamo diverse autovetture -per lo più proprio di di residenti- che purtroppo devono essere poi rimosse)”. Insomma per la sbadataggine di qualcuno gli stalli rimarranno cattedrali nel deserto per la maggioranza delle giornate. E se promettiamo di prendere appunti sul calendario?
Gran Zebrù, a tradire le alte temperature
Dopo, purtroppo, è facile dire che il pericolo c’era, che il caldo era stato troppo, che il ghiaccio che aveva tradito una manciata di ore prima poteva tranquillamente rifarlo. Daniele Andorno, Michele Calestani e Matteo Miari sono stati il primo tragico tris inghiottito dal Gran Zebrù: non è bastato partire alle 4 di mattina per confidare in una neve indurita dal freddo. Alle 8.30, nei pressi della baracca dei residuati di guerra la scivolata del capocordata che ha portato giù tutti e fatto saltare i chiodi da ghiaccio come pistoni sotto pressione. Più tardi, non si sa di quanto, sul posto arrivano Wolfgang Genta, Jan e Matthias Holzmann, rispettivamente di Magrè, Vipiteno e Racines. Probabilmente non sanno quanto accaduto poco prima, ma rivivono lo stesso incidente. La scivolata, il lungo rotolamento nel primo pendio che fa da sinistro trampolino per il burrone e i suoi 500 metri. In serata il racconto del testimone oculare Giuseppe Bossolati: “Li ho visti scivolare, hanno provato a piantare la picozza, ma non c’è stato verso di fermarsi. Poi sono spariti dietro il costone”. I tre potrebbero essere partiti dal Rifugio Casati: l’allarme, infatti, è partito dal gestore della struttura che non ha visto rientrare quattro alpinisti che avevano lasciato detto di voler affrontare il Gran Zebrù. In realtà la segnalazione ha portato il Soccorso Alpino a trovare le tre salme quassi per caso perché i quattro segnalati si sono rivelati altri appassionati. Jan Holzmann aveva 30 anni, da dieci membro del Soccorso Alpino grazie a una passione trasmessa dal padre Hans Paul. Lascia anche un figlio. Il fratello Matthias, quattro anni di meno, aveva trovato lavoro alla Leitner. Beffa del destino a d accumunarli due magliette, una del Soccorso Alpino e una della Leitner, che hanno permesso una prima identificazione. Wolfgang Genta, invece, da anni viveva a Innsbruck dove lavorava per un’azienda informatica. Difficile, comunque, capire esattamente cosa sia successo ma Reinhold Messner prova a non rendere questa giornata invana. “La parete nord dell’Ortles registra frequenti distaccamenti di siracchi grandi come case. Quotidianamente viene scalata da decine di alpinisti, ma è un’avventura folle e pericolosissima. Bisognerebbe vietarne la salita”. Bisgnerà rifletterci perché dopo, purtroppo, è sempre troppo facile.
domenica 23 giugno 2013
Tragedia a Solda, muoiono tre alpinisti
E’ bastato che a scivolare fosse uno di loro per coinvolgere anche gli altri due in un volo fatale di 300 metri. Stavano scalando una parete del Gran Zebrù i tre alpinisti che questa mattina alle 8.30 hanno perso la vita a 3200 metri nel comprensorio di Solda. Il ghiaccio in quota è ancora spesso e i tre, tutti uomini tra i 20 e i 40 anni, avevano raggiunto di buona mattina il luogo dell’incidente. Legati in cordata è stato sufficiente, probabilmente l’errore di uno per condannare anche gli altri due. Il volo è stato di 300 metri con un impatto che non ha lasciato scampo. Ai soccorritori del Pelikan 2, del Soccorso Alpino e dell’ambulanza di soccorso è rimasto solo da constatare il decesso e recuperare i corpi. I rilievi di legge affidati all’Arma dei Carabinieri.
Densità shopping centre, Bolzano sette volte Trento
Un metroquadrato e mezzo di centro commerciale per ciascun bolzanino. Se tutti i progetti di shopping centre per il capoluogo altoatesino fossero portati a termine nei prossimi anni questa sarebbe la superficie monstre a disposizione di ogni singolo abitante del Comune. Ovviamente se immaginato non è tantissimo, ma se rapportato ad altre realtà commerciali, o meglio, a tutte le altre realtà commerciali della zona risulta un’enormità. Vediamo come.
In caso di successo dei desiderata di Aspiag, Benko e Podini, infatti, a Bolzano ci ritroveremmo con 65.000 mq di centro commerciale Aspiag, 40.000 per Benko e altrettanti al Twenty raddoppiato cui vanno aggiunti i 14.000 del Centrum Galvani. Risultato? 159mila metri quadri totali. Occhio al primo raffronto: il quotidiano on-line “questotrentino.it” stima in tutta la provincia di Trento centri commerciali per 140mila metri, ben 19mila in meno. Prendiamo, però, in esame solo Trento: tra Top Center (15.807) e Bren Center (8.960) arriva ad “appena” 24.767 metri quadri totali. Passiamo alla vicina Innsbruck, meta di tanti pellegrinaggi da shopping. Ebbene tracciando la linea sotto i 65.000 metri quadri del Dez, i 25.000 del Tyrol e 24.000 di Sellpark si arriva 115.000 totali. Ancora distantissimi dai 159.000 bolzanini. Non ci raggiunge, pensate un po’, nemmeno Verona che tra Grande Mela, Corti Venete e Verona Uno assomma 136.200 metri quadri totali. Brescia, finalmente, ci è sopra forte di colossi come Le porte franche, Il Leone e Le Rondinelle per un totale di 174mila in generale. Notare bene: comunque nessun singolo centro grande come Aspiag. Caso particolare, inoltre, è Rovigo per il suo altissimo tasso di strutture che arrivano addirittura a 73.890 per una popolazione che è le metà di quella bolzanina. Il tocco per la magia finale? Semplice, dividere le superfici totali per gli abitanti delle città e il quadro ha dell’incredibile. Il metro e mezzo quadrato di Bolzano è solo avvicinato dall’1,48 di Rovigo che, però, è centrale per molte più città limitrofe e paga la scarsa popolazione nel Comune rispetto al circondario. Lontane anni luce lo 0,94 di Innbsruck o lo 0,77 di Brescia per non parlare dello 0,43 Verona o lo 0,26 di tutto il Trentino o lo 0,21 della sola Trento. Bolzano avrà sette volte più superficie di Trento: chi decide se ne è accorto?
BOLZANO
ASPIAG 65.000
BENKO 40.000
TWENTY 40.000
CENTRUM 14.000
TOTALE 159.000
TRENTO
TOP CENTER 15.807
BREN CENTER 8.960
TOTALE 24.767
VERONA
LA GRANDE MELA 78.000
LE CORTI VENETE 32.000
VERONA UNO 26.200
SAN BONIFACIO 20.000
TOTALE 156.000
ROVIGO
LA FATTORIA 29.250
LE TORRI 12.940
IL PORTO 17.700
IL FARO 14.000
TOTALE 73.890
BRESCIA
LE PORTE FRANCHE 47.000
LEONE DI LONATO 45.000
LE RONDINELLE 54.000
TOTALE 174.000
INNSBRUCK
DEZ 65.000
TYROL 25.000
SELLPARK 24.000
TOTALE: 114.000
MQ/ABITANTE
BOLZANO 1,53
ROVIGO 1,48
INNSBRUCK 0.94
BRESCIA 0,77
VERONA 0,43
TRENTINO 0,26
TRENTO O,21
In caso di successo dei desiderata di Aspiag, Benko e Podini, infatti, a Bolzano ci ritroveremmo con 65.000 mq di centro commerciale Aspiag, 40.000 per Benko e altrettanti al Twenty raddoppiato cui vanno aggiunti i 14.000 del Centrum Galvani. Risultato? 159mila metri quadri totali. Occhio al primo raffronto: il quotidiano on-line “questotrentino.it” stima in tutta la provincia di Trento centri commerciali per 140mila metri, ben 19mila in meno. Prendiamo, però, in esame solo Trento: tra Top Center (15.807) e Bren Center (8.960) arriva ad “appena” 24.767 metri quadri totali. Passiamo alla vicina Innsbruck, meta di tanti pellegrinaggi da shopping. Ebbene tracciando la linea sotto i 65.000 metri quadri del Dez, i 25.000 del Tyrol e 24.000 di Sellpark si arriva 115.000 totali. Ancora distantissimi dai 159.000 bolzanini. Non ci raggiunge, pensate un po’, nemmeno Verona che tra Grande Mela, Corti Venete e Verona Uno assomma 136.200 metri quadri totali. Brescia, finalmente, ci è sopra forte di colossi come Le porte franche, Il Leone e Le Rondinelle per un totale di 174mila in generale. Notare bene: comunque nessun singolo centro grande come Aspiag. Caso particolare, inoltre, è Rovigo per il suo altissimo tasso di strutture che arrivano addirittura a 73.890 per una popolazione che è le metà di quella bolzanina. Il tocco per la magia finale? Semplice, dividere le superfici totali per gli abitanti delle città e il quadro ha dell’incredibile. Il metro e mezzo quadrato di Bolzano è solo avvicinato dall’1,48 di Rovigo che, però, è centrale per molte più città limitrofe e paga la scarsa popolazione nel Comune rispetto al circondario. Lontane anni luce lo 0,94 di Innbsruck o lo 0,77 di Brescia per non parlare dello 0,43 Verona o lo 0,26 di tutto il Trentino o lo 0,21 della sola Trento. Bolzano avrà sette volte più superficie di Trento: chi decide se ne è accorto?
BOLZANO
ASPIAG 65.000
BENKO 40.000
TWENTY 40.000
CENTRUM 14.000
TOTALE 159.000
TRENTO
TOP CENTER 15.807
BREN CENTER 8.960
TOTALE 24.767
VERONA
LA GRANDE MELA 78.000
LE CORTI VENETE 32.000
VERONA UNO 26.200
SAN BONIFACIO 20.000
TOTALE 156.000
ROVIGO
LA FATTORIA 29.250
LE TORRI 12.940
IL PORTO 17.700
IL FARO 14.000
TOTALE 73.890
BRESCIA
LE PORTE FRANCHE 47.000
LEONE DI LONATO 45.000
LE RONDINELLE 54.000
TOTALE 174.000
INNSBRUCK
DEZ 65.000
TYROL 25.000
SELLPARK 24.000
TOTALE: 114.000
MQ/ABITANTE
BOLZANO 1,53
ROVIGO 1,48
INNSBRUCK 0.94
BRESCIA 0,77
VERONA 0,43
TRENTINO 0,26
TRENTO O,21
Kick boxing, oggi show a Bressanone
Coordinazione, tecnica, grinta, fatica: la kick boxing nella sua essenza e lungo tutti i suoi livelli generazionali attende oggi Bressanone all'interno del palazzetto della pallamano. La seconda selezione dell'Alpsarena partirà con l'apertura dei cancelli alle 14.30 e si dipanerà dalle sfide dei piccoli fighter fino al prestigioso titolo europeo pro K1.
Di grande impatto, dunque, l’ultimo match tra Jacopo Biaconcini e Daniel Alexandru che assegnerà il titolo europeo K1 sotto gli 85 chili, mentre attesa c’è anche per Ivan Prader atteso all’incrocio di guantoni con Riccardo Dotti. Curiosità, infine, per la sfida femminile tra Sara Facchinin e Cristiana Baracetti per dimostrare che dentro al ring trova posto anche l’eleganza.
Di grande impatto, dunque, l’ultimo match tra Jacopo Biaconcini e Daniel Alexandru che assegnerà il titolo europeo K1 sotto gli 85 chili, mentre attesa c’è anche per Ivan Prader atteso all’incrocio di guantoni con Riccardo Dotti. Curiosità, infine, per la sfida femminile tra Sara Facchinin e Cristiana Baracetti per dimostrare che dentro al ring trova posto anche l’eleganza.
giovedì 20 giugno 2013
Polfer, denunciato un bolzanino per atti osceni
La polizia
ferroviaria ha denunciato un 60enne bolzanino per atti osceni in luogo
pubblico. Verso le 10.30 di questa mattina, infatti, in prossimità dei binari l’uomo
si toccava i genitali senza, fortunatamente, esibirli guardando insistentemente
dei ragazzi maggiorenni che andavano a prendere il treno. Sono stati dei testimoni
ad avvertire gli agenti comandati da Vincenzo Tommaseo. Il sessantenne, in
ogni, presenta diversi precedenti specifici ed è quindi noto all’autorità di
controllo.
Il Cts Einaudi si fa la radiografia
Radiografare i numeri della scuola per ottenere feedback immediati, più oggettivi che a sensazione. Non è banale il percorso intrapreso dalla scuola professionale provinciale Einaudi per il commercio, turismo e servizi finito sotto il nome di “Bilancio sociale”. Una buona dose di cifre che, nelle intenzioni dell’assessore provinciale competente Christian Tommasini, devono anche tornare utili nell’accorciare la filiera tra scuole e lavoro, specialmente in un percorso altamente professionalizzante.
I numeri, dunque, raccontano oltre 100 ore di formazione per 15 insegnanti con 1.614 corsisti al 43% rappresentato da donne. Una possibile valvola di sbocco anche per il fenomeno dei disoccupati che toccano la quota del 13% delle frequenze in formazione continua. Curiosa anche la ripartizione, piuttosto equidivisa, per fasce d’età con il 25,6% dei corsisti giovani tra i 19 e i 29 anni, ma anche il 20% tra i 29 e i 39, il 29% tra i 40 e i 49 e il 15% di over 50. Specialmente quest’ultimi danno un’idea di ancoraggio anti emarginazione. Sembra abbastanza basso, infine, il valore di reinserimento nel mondo del lavoro che avviene solo per il 24% degli allievi. Dato del 2011 che sembra avviarsi verso conferma con la sottolineatura di una maggiore facilità delle donne nel rientrare grazie a flessibilità e adattabilità. E lo chiamano sesso debole.
I numeri, dunque, raccontano oltre 100 ore di formazione per 15 insegnanti con 1.614 corsisti al 43% rappresentato da donne. Una possibile valvola di sbocco anche per il fenomeno dei disoccupati che toccano la quota del 13% delle frequenze in formazione continua. Curiosa anche la ripartizione, piuttosto equidivisa, per fasce d’età con il 25,6% dei corsisti giovani tra i 19 e i 29 anni, ma anche il 20% tra i 29 e i 39, il 29% tra i 40 e i 49 e il 15% di over 50. Specialmente quest’ultimi danno un’idea di ancoraggio anti emarginazione. Sembra abbastanza basso, infine, il valore di reinserimento nel mondo del lavoro che avviene solo per il 24% degli allievi. Dato del 2011 che sembra avviarsi verso conferma con la sottolineatura di una maggiore facilità delle donne nel rientrare grazie a flessibilità e adattabilità. E lo chiamano sesso debole.
Pagelle de La Destra, bocciati gli assessori
Sono mesi di pagelle e anche La Destra ha appeso i suoi personalissimi quadri con un dossier severissimo su quanto portato a termine dalla giunta meranese in tre anni. Giorgio Balzarini, Andrea Casolari, Carmelo Genovese e Nerio Zaccaria i quattro nomi segnati con la penna rossa.
Dunque scuole italiane inadeguate e nessuna prospettiva per i giovani oltre a tariffe per le scuole materne elevate, commercio in ginocchi, società sportive in difficoltà e impianti fatiscenti. Tasto delicato e mai effettivamente risolto, infine, quello dei rioni con Marlengo che soffre di isolamento, Sinigo preoccupata dall’acqua della falda che cresce e Santa Maria Assunta ancora a fare i conti con il dislocamento del campo nomadi. In riva al Passirio il dissenso sembra montare dalla periferia.
Dunque scuole italiane inadeguate e nessuna prospettiva per i giovani oltre a tariffe per le scuole materne elevate, commercio in ginocchi, società sportive in difficoltà e impianti fatiscenti. Tasto delicato e mai effettivamente risolto, infine, quello dei rioni con Marlengo che soffre di isolamento, Sinigo preoccupata dall’acqua della falda che cresce e Santa Maria Assunta ancora a fare i conti con il dislocamento del campo nomadi. In riva al Passirio il dissenso sembra montare dalla periferia.
Omicidio Hilber, ergastolo per moglie e amante
Il Tribunale di Ravensburg ha condannato alla pena massima Tanja Burger e Cristoph Meyer di 43 anni per l’omicidio dell’altoatesino 39enne Peter Hilber. Secondo la sentenza, dunque, sarebbero la moglie e il suo amante i responsabili dell’omicidio volontario. La lettura del dispositivo è arrivata questa mattina alle 11.
Piazzole bidoncini, Tomada propone il "bestiario"
Patchwork piazzola. È questo il giochino che l'amministrazione ha affrontato in questi giorni nel distribuire gli spazi gialli per il conferimento settimanale dei bidoncini. Talmente tanti da generare qualche situazione comica e polemica. A registrare la diffusione dello stallo da sballo ci ha pensato Maria Teresa Tomada, consilgiere comunale di Fratelli d'Italia, che ha raccolto via mail alcune delle scelte più stravaganti. Si va, per esempio, dalla piazzola a semicerchio al trapezoide in nei pressi di una curva in via Macello passando per il marciapiede invaso di via Bari, dove pare legittimo chiedersi che giro dovrebbe fare i disabili per superare la presumibile fila di piccoli cassonetti. Ormai un classicissimo, invece, la zona posta a sottrazione di un qualche posteggio oppure sotto le finestre di una qualche abitazione: di nuovo in via Macello, peró, i must sono stati uniti. Un due per uno del potenziale disagio.
In via Claudia Augusta, invece, il piccolo spiazzo è stato disegnato sempre a contatto con la corsia per i pedoni nei pressi del sottopasso, al fianco di quella dei ciclisti per un bel poker di strettoie, anche se tra tutti pare il meno problematico. Il piccolo campionario, per il quale Tomada propone provocatoriamente un premio al peggiore, va ad aggiungersi alla segnalazione di qualche giorno fa per uno spazio giallo esattamente davanti alla statua di Padre Pio issata al Santo Rosario in via Claudia Augusta. Il bidoncino, insomma, non guarda in faccia il sacro, ma nemmeno col profano pare farsi troppi problemi.
In via Claudia Augusta, invece, il piccolo spiazzo è stato disegnato sempre a contatto con la corsia per i pedoni nei pressi del sottopasso, al fianco di quella dei ciclisti per un bel poker di strettoie, anche se tra tutti pare il meno problematico. Il piccolo campionario, per il quale Tomada propone provocatoriamente un premio al peggiore, va ad aggiungersi alla segnalazione di qualche giorno fa per uno spazio giallo esattamente davanti alla statua di Padre Pio issata al Santo Rosario in via Claudia Augusta. Il bidoncino, insomma, non guarda in faccia il sacro, ma nemmeno col profano pare farsi troppi problemi.
Strada chiusa, docenti fuori da scuola
I bambini raggiungano scuole che agli insegnanti pensiamo dopo. E’ forte e curiosa la protesta che un gruppo di docenti della scuole primarie “Marthin Luther King” e medie “Alfieri” di via Parma hanno promosso con una petizione andata ben oltre le ottanta firme. La chiusura della strada scolastica, infatti, impedisce a chi sta dietro la cattedra di raggiungere i parcheggi riservati al termine della via. Stalli, oltretutto, assegnati secondo un principio di lontananza: diritto a chi arriva più lontano prima degli altri. Chi deve percorrere quei metri, dunque, sono i professori e le maestre per cui utilizzare i mezzi pubblici è più complicato.
Ieri sera, in ogni caso, la vicenda è stata sottoposta all’attenzione del consiglio comunale e il sindaco si è speso perché entro settembre la questione venga risolta permettendo l’ingresso agli insegnanti. Il city manager Helmuth Moroder, dal canto suo, aveva invece proposto un ticket liberatorio per permettere ai docenti di posteggiare sui, pochi, stalli bianchi delle vie limitrofe. Un’idea che aumenterebbe la necessità di parking di superficie sulla strada, il che mal si concilia con la filosofia esattamente inversa che l’amministrazione ha sposato da anni. Il rischio è di sconfessarsi per venti minuti e dieci auto.
Ieri sera, in ogni caso, la vicenda è stata sottoposta all’attenzione del consiglio comunale e il sindaco si è speso perché entro settembre la questione venga risolta permettendo l’ingresso agli insegnanti. Il city manager Helmuth Moroder, dal canto suo, aveva invece proposto un ticket liberatorio per permettere ai docenti di posteggiare sui, pochi, stalli bianchi delle vie limitrofe. Un’idea che aumenterebbe la necessità di parking di superficie sulla strada, il che mal si concilia con la filosofia esattamente inversa che l’amministrazione ha sposato da anni. Il rischio è di sconfessarsi per venti minuti e dieci auto.
Mondiali artigianato, ecco la nostra squadra
Non ci sono solo tuffatori, tennisti e sciatori ma per tenere alto il nome altoatesino possono tornare utili anche frese, forbici o mestoli. Presentati oggi all'interno della palestra di roccia "Salewa" i quattordici ragazzi altoatesini che andranno a Lipsia per i "World Skills" ovvero i Mondiali dei mestieri. Dal 2 al 7 luglio in Germania la sfida tra 1.100 giovani esperti dell'artigianato provenienti da 68 Paesi con 45 diverse discipline e 200.000 visitatori. Regia della spedizione affidata all'Apa. Pochissimi gli italiani, ma tra loro Cristina Liturri attesa dal confronto nel campo della grafica.
Tra le altre categorie gli altoatesini scenderanno in bottega nel campo dei piastrellisti, pasticceri, giardinieri paesaggistici, parrucchieri, falegnami, installatori sanitari, muratori, elettricisti, assistenti sociali, pittori e verniciatori. Tutti pronti, dunque, a una sfida che allena anche la competizione futura del mercato. Peccato per l'assoluta mancanza di rappresentanti del capoluogo: non è che Bolzano ha smarrito il mestiere?
Tra le altre categorie gli altoatesini scenderanno in bottega nel campo dei piastrellisti, pasticceri, giardinieri paesaggistici, parrucchieri, falegnami, installatori sanitari, muratori, elettricisti, assistenti sociali, pittori e verniciatori. Tutti pronti, dunque, a una sfida che allena anche la competizione futura del mercato. Peccato per l'assoluta mancanza di rappresentanti del capoluogo: non è che Bolzano ha smarrito il mestiere?
Telecamere, sul web è bufera politica
Dalle strade e i marciapiedi al web per poi tornare su strade e marciapiedi. E’ questo l’ideale percorso che l’annosa diatriba sulle telecamere sta seguendo in questi giorni. La cornice è nota ed è quella della sicurezza: da garantire con gli occhi elettronici secondo idee anche bipartisan. Il primo a rispondere piccato al sindaco Luigi Spagnolli che aveva manifestato i dubbi su economicità e resa del sistema è proprio Marco Galateo che fornisce al primo cittadino un’offerta di un portale su una singola telecamera con visore notturno, sensore di movimento e waterproof a 69 euro. Non un salasso dove basterebbe un’unghia dei soldi, per dire, del polo bibliotecario a mettere in piedi un sistema efficiente. Oltre a questo Galateo offre all’amministrazione la consulenza di un bolzanino esperto del settore. Consulenza, ovviamente, gratuita. E’ scontro di mail, invece, tra Spagnolli e il consigliere comunale dei Socialisti Claudio Della Ratta. Il secondo, infatti, contesta sia l’eccessiva stima dei costi sia della scarsa utilità. “Ho trovato l’articolo cui fa riferimento il sindaco – scrive – e si tratta di un sistema che prevede anche 28 agenti a controllare i filmati. Logico che i costi lievitino. A Cesena hanno installato 72 telecamere per una spesa di 28.000 euro, non un milione. Mi sembra che si siano raccontate alcune frottole rimanendo ostaggi della parte più radicale della giunta che vede ancora l’Anpi in battaglia sulle montagne”. Oltre ai partigiani tirati in ballo come i famigerati cavoli a merenda, al primo cittadino alcune affermazioni non sono piaciute affatto. “Dire che il Sindaco racconta frottole è offensivo. La questione della sicurezza è troppo seria per ridurla a una discussione pro o contro le telecamere. Esistono dati e statistiche facilmente reperibili in ogni caso. Io, che sono solo ostaggio di mia moglie anche se lei sostiene non essere vero, opto per la serietà e la condivisione come ho dimostrato nella gestione dei rapporti con il Prefetto e le forze dell’ordine”. Al momento, però, i protocolli sono rimasti firme e non hanno portato a particolari sbocchi nel concreto e la polemica rimane viva e latente. Pronta ad esplodere alla prossima vittima illustre.
mercoledì 19 giugno 2013
Maturità, tracce ostiche
Due cose sono certe della Maturità: si incontrerà sempre qualcuno che racconti quanto in realtà non sia così difficile e matematicamente i titoli previsti alla vigilia non compaiono nella busta. Anche quest'anno nessuno strappo alla regola con l'aggiunta di un carnet di proposte non proprio agile e leggera. Temi, dunque, da metterci tutta la testa con spazio ridotto al minimo per banalità. Niente assist, insomma, a chi cercava la semplicità per dribblare le difficoltà. Magris per la letteratura, l'individuo e la società di masso, Stato mercato e democrazia, la ricerca che scommette sul cervello, i Paesi in via di sviluppo e il trionfo di cooperazione e creatività quello che gli studenti si sono trovati sotto il naso.
Domani, intanto, sarà la volta delle prove di indirizzo: tradizionalmente tra le più temute per i maturandi. Altro valzer con la fortuna.
Domani, intanto, sarà la volta delle prove di indirizzo: tradizionalmente tra le più temute per i maturandi. Altro valzer con la fortuna.
Doriana Pavanello la nuova segretaria Cgil
E’ Doriana Pavanello la nuova segretaria provinciale della Cgil. Oggi il comitato direttivo ha designato ufficialmente la guida del sindacato altoatesino dopo la decisione di Lorenzo Sola di provare l’avventura politica. Pavanello è membra della segreteria confederale dal 2006 e svolge da tempo incarichi all’interno delle commissioni. Particolare attenzione, inoltre, ha sempre posto per le questioni sociali e ambientali. Larghissima la maggioranza ottenuta da Pavanello con 41 voti favorevoli, 4 contrari e una scheda bianca. “Ci metterò il massimo impegno – le sue prime parole – nella difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici”.
Nessuna traccia di Evi Zambelli
Si chiama Evi Maria Zambelli Gatt questa donna di 45 anni che dall’altro giorno non si riesce a rintracciare. La signora è di Brunico e nella zona è molto nota per le sue molteplici attività svolte, oltre ad essere sposata e madre di due figli. Ieri mattina è arriva la denuncia di scomparsa ai Carabinieri di Brunico che sono attualmente impegnati nelle ricerche assieme a Croce Bianca e vigili del fuoco volontari. La donna, dunque, si sarebbe allontanata nel pomeriggio del 17 giugno con la sua bicicletta, mezzo poi ritrovato a Stegona sulla ciclabile che costeggia il fiume. Chiunque avesse sue notizie è pregato di contattare immediatamente la stazione di Brunico dell’Arma al numero 0474/573300.
Sempre i Carabinieri hanno fermato a Bolzano un uomo che stava tentando di rubare una Aston Martin di proprietà di uno svizzero in vacanza. Il ladro, un 28enne cittadino tunisino, alla vista dei militi si è nascosto sotto l’auto inutilmente. Immediato il trasferimento al carcere bolzanino.
Sempre i Carabinieri hanno fermato a Bolzano un uomo che stava tentando di rubare una Aston Martin di proprietà di uno svizzero in vacanza. Il ladro, un 28enne cittadino tunisino, alla vista dei militi si è nascosto sotto l’auto inutilmente. Immediato il trasferimento al carcere bolzanino.
Asterix, tossici i giocattoli
In tempi di incertezze nemmeno più giocare è da considerarsi sicuro. Capita cosi che i giocattolini di Asterix che avevano conquistato molti bambini, e non pochi adulti, in terra altoatesina siano da prendere e buttare nel bidone. Il gadget sembrava uno dei più azzeccati tra i tanti escogitati dalla catena di supermercati Aspiag, ma il Centro Tutela Consumatori Utenti ne ha evidenziato un aspetto a dir poco preoccupante. Dopo diverse segnalazioni delle ultime settimane, infatti, i responsabili hanno ascoltato quelle mamme e quei papà che lamentavano uno sgradevole odore proveniente dai pupazzi e hanno inviato qualche campione al laboratorio per l’analisi alimentare dell’Agenzia Provinciale per l’Ambiente. Risultato? Alcune delle sostanze cedute dagli oggetti sono solventi nocivi e cancerogeni. Attenzione viene posta al diclorometano e a vari derivati del benzene. Non solo, l’Appa rivela anche che la cessione di solventi è chiaramente percepibile anche 14 giorni dopo l’apertura delle singole confezioni, con diverse sostanze tossiche per inalazione e contatto. La questione è stata posta a Nas e Carabinieri da un Ctcu che chiede a gran voce che il prodotto non venga considerato sicuro. Non solo, l’avvertenza è quella di rimuovere immediatamente i giocattoli dalle stanze dei bambini e, logicamente, di impedirne l’uso dei piccoli. Nessuna replica ufficiale è arrivata da Aspiag. Doveva essere un campo di battaglia ideale per far scontrare ancora una volta galli e romani: rimane solo la battaglia, ma per la salute.
martedì 18 giugno 2013
"Ospiti", le mille forme del Design
Prendere un messaggio, infilarlo in un frullatore e riproporlo nei mille pezzettini prodotti, ciascuno con una sua estetica ciascuno con un suo gusto. Questo il processo che la puntuale rassegna di fine semestre della facoltà di Design della Lub Gaeste-Ospiti-Guests” propone nella sua esposizione nell’atelier dell’ateneo. Trovare la strada per trasmettere è la sfida degli studenti divisi in otto progetti per più di cento lavori. C’è chi ha presentato il proprio desiderio più profondo e chi ha proposto prodotti contemporanei per l’artigianato contadino passando per i brand istituzionali, il giornalismo visivo e nuove declinazioni del concetto di Euregio o della vita dell’icona mondiale del jazz Sheila Jordan.
La ricerca, insomma, è quella del giusto mix tra creatività, aspettative del committente e chiarezza di concetto: le dosi fanno il fuoriclasse.
La ricerca, insomma, è quella del giusto mix tra creatività, aspettative del committente e chiarezza di concetto: le dosi fanno il fuoriclasse.
Banca d'Italia: "In Regione calano lavoro, Pil e prestiti"
In discesa, ma non a precipizio. L'economia regionale rallenta e il report presentato oggi da Banca d'Italia. 2% il calo del Pil regionale nel 2012, in linea con i valori nazionali, con particolare sofferenza per il settore manifatturiero. Immediato riflesso sul mercato del lavoro quello di un bacino che rimane costante, ma con galoppante sofferenza per la fascia d'età tra i 15 e i 34 anni. Dunque il manifatturiero perde il 4% di fatturato, ma anche i dati sull'export hanno lo sguardo mediamente basso con una crescita dello 0,5% (nel 2011 era addirittura 10,3%). A fronte di una crescita verso l'Europa, calano i Paesi extra Ue sopratutto negli Stati Uniti (-5,7%) e in Asia (-24,4%): appunti utili per l'Eos che potrebbe aggiustare la mira.
Due velocità, invece, per commercio al dettaglio e vicinato.
Tiene, invece, il turismo grazie all’approdo di stranieri che compensa la frenata degli italiani.
Particolare, come detto, la situazione del mercato del lavoro.
Dal punto di vista finanziario, infine, sono diminuiti in provincia i prestiti bancari dello 0,8 per cento, così come le domande per i mutui. Leggerissimo anche l’aumento dei prestiti in sofferenza che passano dal 3,6 al 3,7%. Rimane stabile, infine, il numero di banche che operano sul territorio: 73 erano e 73 rimangono senza contare, caso più unico che raro, flessione alcuna. I numeri raccontano sempre qualche novità.
Nel telegiornale la relazione di Andrea Locatelli di Banca d'Italia
Due velocità, invece, per commercio al dettaglio e vicinato.
Tiene, invece, il turismo grazie all’approdo di stranieri che compensa la frenata degli italiani.
Particolare, come detto, la situazione del mercato del lavoro.
Dal punto di vista finanziario, infine, sono diminuiti in provincia i prestiti bancari dello 0,8 per cento, così come le domande per i mutui. Leggerissimo anche l’aumento dei prestiti in sofferenza che passano dal 3,6 al 3,7%. Rimane stabile, infine, il numero di banche che operano sul territorio: 73 erano e 73 rimangono senza contare, caso più unico che raro, flessione alcuna. I numeri raccontano sempre qualche novità.
Nel telegiornale la relazione di Andrea Locatelli di Banca d'Italia
Corona paga il noleggiatore, salta il processo
Tanto tuonò che non piovve. In perfetto Corona style. Dopo quasi due anni di tira e molla tra l'autonoleggiatore di Bolzano Daniele Moschitta e il fotoreporter Fabrizio Corona per la mancata restituzione di una Audi A8 noleggiata, con annesso corollario di una ventina di multe, la vicenda si chiude all'improvviso in una calda mattinata di giugno. Al Tribunale di Bolzano Corona non si presenta, ma questo era pronostico facile, ma stupisce nell'infilare nella busta del suo avvocato quei 7.300 euro sufficienti a estinguere la fattura e coprire le spese legali. Mesi di insulti, prese di posizione, equivoci e litigi sfumano in quella che tecnicamente si chiama "remissione di querela".
Il polverone, insomma, si abbassa in un attimo dopo aver alimentato inchiostro e fiumi di polemiche. Purissimo stile Corona.
Il polverone, insomma, si abbassa in un attimo dopo aver alimentato inchiostro e fiumi di polemiche. Purissimo stile Corona.
Bizzo: "Dal Parco Tecnologico 4000 posti di lavoro"
Cerchiolino rosso e cifra tonda. Il primo è quello fatto attorno al prossimo 26 settembre, la seconda fa riferimento ai cento giorni esatti che mancano a quella data. L’Innovation Festival comincia a intravedere il suo orizzonte con i temi svelati per questa edizione già nel titolo “Ampie vedute: montagna, società e tecnologia”. Un cammino mano nella mano tra tecnologia e futuro che si spera conduca dritti verso un miglioramento delle condizioni occupazionali anche nel nostro territorio. Dal palco del convegno “Giovani e lavoro” organizzato dall’Ipl è stato lo stesso assessore provinciale competente Roberto Bizzo a ribadirlo: “Purtroppo in Alto Adige – le sue parole – un ragazzo su dieci non trova lavoro. Non si tratta di una statistica particolarmente critica, ma in ogni caso degna di attenzione perché i ragazzi che siedono sui nostri banchi di scuola devono poter contare su certezze stabilità per il loro futuro. Per garantire questo la parola chiave è quella della produttività: deve crescere e l’unica strada è quella dello sviluppo continuo”. Chiaro anche il focus tematico per cercare di centrare l’obiettivo: “La nostra provincia – continua Bizzo – deve puntare su quei settori dove già eccelle come la green economy, la mobilità sostenibile, le tecnologie alpine e i prodotti alimentari di qualità. Tutti nervi centrali del futuro Parco Tecnologico”. Chiusura con le stime della struttura: “Si parla della possibilità di creare quattromila posti di lavoro ad alta specializzazione nel giro di dieci anni”. Cerchiolini e cifre tonde: in fondo anche Giotto partiva da un cerchio.
lunedì 17 giugno 2013
Oggi la prova Invalsi alle medie
Oggi è il giorno della temuta prova Invalsi anche per i
ragazzi di terza media delle scuole altoatesine. Secondo un sondaggio si
tratta, con l’orale, della prova più temuta dai candidati di tutto il pacchetto
previsto per gli esami di fine ciclo. Nel concreto si partirà con le materie
scientifiche con 75 minuti dedicati a quesiti di geometria, algebra,
aritmetica, funzioni, statistica e probabilità. Pausa di un quarto d’ora e poi
si passa ai 75 minuti dedicati all’italiano con due brani da leggere e
analizzare con domande di comprensione del testo e analisi grammaticale.
Vietate calcolatrici e dizionari. Trattandosi di un campione di verifica
nazionale i quesiti saranno identici per tutto lo Stivale il che, per l’esame
di terza media, rappresenta una sostanziale novità rispetto ai compiti
preparati dalle singole scuole del passato.
venerdì 14 giugno 2013
Incidente a Chiusa: grave un centauro 52enne
Di grave entità l’incidente che ha
coinvolto un motociclista 52enne a Chiusa. L’uomo è stato centrato da una
macchina e le sue condizioni, come spiegato dalla Croce Bianca che l’ha
soccorso, sono particolarmente serie.
Incidente a Bolzano nord, tamponano due camion
Un incidente tra
due mezzi pesanti si è registrato questo pomeriggio sull’Autostrada del
Brennero nei pressi del casello di Bolzano Nord. Al chilometro 79, tra Cardano
e il capoluogo, due camion si sono tamponati mentre transitavano all’interno
della zona di cantiere. Lievissime le ferite riportate dai conducenti. Dalla
caserma dei vigili del fuoco di Bolzano erano partiti in velocità quattro mezzi
di soccorso, ma una volta appurata la non gravità della situazione hanno fatto
rientro in sede. Ridottissimi i riflessi sul traffico grazie alla presenza di
un carro attrezzi tempestivo.
Calano gli utili, aumentano gli investimenti: tutti i numeri Seab
Numeri in chiaroscuro quelli che la Seab presenta al tavolo 2012 con la consueta rendicontazione statistica dell’attività. La crisi si sente anche a queste latitudini dei servizi, ma tutto sommato il settore e la municipalizzata tengono in modo soddisfacente. In termini generali sono 118.392 i clienti seguiti da Seab, mentre il valore di produzione è di 40.653.811 euro (quasi tre milioni in più del 2011) e l’utile di 703.232, in calo di circa 300mila euro rispetto a undici mesi fa ma superiore, per esempio, ai 485mila del 2010.
Nel dettaglio, comunque, il settore a dare maggiori utili è quello dell’igiene ambientale in economia con 518.978 euro, mentre è un pozzo il gas con meno 416.988. I parcheggi si attestano a 161.067 euro. In totale, comunque, Seab ha girato al Comune la bellezza di 4.378.000 euro, in larga parte caratterizzati dal canone parcheggi pari a un milione e sette. Estese le reti cittadine con 127 km per l’acquedotto, 145 per il gas a bassa e media pressione, 130 di fognature nere e 120 di bianche. 58,4 metri cubi, invece, il consumo annuale medio per persona. Capitolo, delicatissimo, dei rifiuti: l’obiettivo dei prossimi mesi è diminuire le 8.000 tonnellate di residuo e aumentare la differenziata fino al 60%. Oggi è al 46,5 con incrementi minimi negli ultimi tre anni. Il come ottenere tutto questo è noto. Analizzando il settore, comunque, ci si accorge che in picchiata è la differenziata del vetro a -9,3% mentre cresce il rifiuto verde del 4,2%: ergo, a spanne, si differenzia un po’ meno in città che non nelle zone rurali. Attenzione ai parcheggi che segnano tutti una flessione netta tra incassi e occupazione con punte di -15% ai Piani: i bolzanini, insomma, usano meno l’auto. Crescono, infine, gli investimenti che toccano quota 4.296.085 euro con punte nel settore dell’igiene ambientale bolzanina a un milione e 900mila euro. L’ombra del bidoncino è sempre più lunga.
Nel telegiornale di oggi l'intervista a Rupert Rosanelli, presidente Seab
Nel dettaglio, comunque, il settore a dare maggiori utili è quello dell’igiene ambientale in economia con 518.978 euro, mentre è un pozzo il gas con meno 416.988. I parcheggi si attestano a 161.067 euro. In totale, comunque, Seab ha girato al Comune la bellezza di 4.378.000 euro, in larga parte caratterizzati dal canone parcheggi pari a un milione e sette. Estese le reti cittadine con 127 km per l’acquedotto, 145 per il gas a bassa e media pressione, 130 di fognature nere e 120 di bianche. 58,4 metri cubi, invece, il consumo annuale medio per persona. Capitolo, delicatissimo, dei rifiuti: l’obiettivo dei prossimi mesi è diminuire le 8.000 tonnellate di residuo e aumentare la differenziata fino al 60%. Oggi è al 46,5 con incrementi minimi negli ultimi tre anni. Il come ottenere tutto questo è noto. Analizzando il settore, comunque, ci si accorge che in picchiata è la differenziata del vetro a -9,3% mentre cresce il rifiuto verde del 4,2%: ergo, a spanne, si differenzia un po’ meno in città che non nelle zone rurali. Attenzione ai parcheggi che segnano tutti una flessione netta tra incassi e occupazione con punte di -15% ai Piani: i bolzanini, insomma, usano meno l’auto. Crescono, infine, gli investimenti che toccano quota 4.296.085 euro con punte nel settore dell’igiene ambientale bolzanina a un milione e 900mila euro. L’ombra del bidoncino è sempre più lunga.
Nel telegiornale di oggi l'intervista a Rupert Rosanelli, presidente Seab
Cercava denaro dagli automobilsti, arrestato
I Carabinieri di Tesimo hanno arrestato un cittadino rumeno che lo scorso pomeriggio, insieme a un compagno, aveva tentato di ottenere denaro da guidatori e passeggeri di alcune vetture passanti fingendo un guasto alla propria auto parcheggiata a fianco. A chi transitava i due chiedevano qualche soldo per rimediare alla fine della benzina della loro Opel Vectra con targa bulgara. Insoddisfatto del giro d’affari, però, uno di loro ventisettenne, ha deciso di passare alle maniere forti intimidendo gli automobilisti entrando, addirittura, all’interno dell’abitacolo. I militari sono stati avvertiti da alcuni passanti allarmati e hanno così provveduto all’arresto, identificando il giovane e portandolo nel carcere di via Dante, dove resta in attesa dell’interrogatorio.
Pasquali: "Niente sprint pro Benko"
In fondo è tutta questione di velocità. Nè troppo precipitosi da perdere di vista tutto il resto, nè troppo lenti da rimanere imbalsamati. È la ricerca della giusta di via mezzo il desiderio che esce sul tema Areale Ferroviario dal convegno sullo stato dell'arte del Masterplan. A ribadirlo è la stessa assessora all'urbanistica Maria Chiara Pasquali che sulla discussione dell'articolato della nuova legge provinciale sull'urbanistica non sembra digerire troppo quelle misure, spalleggiate invece dal sindaco Luigi Spagnolli all'indirizzo articolo 55ter, che favoriscono in qualche modo la velocità di alcuni progetti privati. Progetti privati che privando Pulcinella del suo proverbiale segreto hanno il nome, anzi il cognome, di Benko.
Oltre alle disquisizioni sui progetti più noti, peró, dal convegno spunta anche una prospettiva nuova, se vogliamo più rosea: affidare di più la progettazione alle donne.
Grande protagonista della relazione, infine, sono i protocolli d'intesa che l'assessora sottolinea quasi per ogni opera di cambiamento degli ultimi anni: dalla riqualificazione del commercio in Corso Libertà e ad Europa-Novacella alla stessa Arbo che, di fatto, è un protocollo. Insomma, se il Masterplan sembra il più pachidermico percorso di un disegno di legge, i protocolli rappresentano i più snelli decreti. Sul giusto o meno, ancora una volta, è questione di velocità.
Oltre alle disquisizioni sui progetti più noti, peró, dal convegno spunta anche una prospettiva nuova, se vogliamo più rosea: affidare di più la progettazione alle donne.
Grande protagonista della relazione, infine, sono i protocolli d'intesa che l'assessora sottolinea quasi per ogni opera di cambiamento degli ultimi anni: dalla riqualificazione del commercio in Corso Libertà e ad Europa-Novacella alla stessa Arbo che, di fatto, è un protocollo. Insomma, se il Masterplan sembra il più pachidermico percorso di un disegno di legge, i protocolli rappresentano i più snelli decreti. Sul giusto o meno, ancora una volta, è questione di velocità.
Duzzi: "Governo ridicolo"
Esplode su Facebook la rabbia del presidente dell’Useb Dado Duzzi nei confronti dei provvedimenti economici previsti dal governo per il prossimi mesi. “Imu e aumento dell’Iva – scrive Duzzi – valgono 8 miliardi di euro. Sappiamo tutti quali sarebbero gli effetti drammatici per le famiglie e l’economia se venissero applicate. Le spese correnti dello Stato sono di 800 miliardi di euro. Il governo non trova il modo di ridurre queste spese dell’1%? Non posso crederci! Hanno anche la sfacciataggine di chiamarlo “decreto per la crescita” chiude piccato il suo intervento.
Margheri: "Sull'Areale il Comune sia protagonista"
Questione di prospettive da cui partire e su cui lavorare. Guido Margheri sfodera una mozione targata Sel sulla questione Areale e lo fa chiedendo un ruolo di maggior protagonismo per il Comune smarcandosi da quel sottofondo tambureggiante di una legge ad personam per il progetto Benko. Insomma, mentre la giunta comunale battibecca su emendamenti e articoli infilati nelle nuova legge urbanistica provinciale, il coordinatore altoatesino di Sinistra Ecologia e Libertà offre immediata spondina all’interno del consiglio comunale.
Partire dall’universale per poi curare il particolare e non dal particolare per poi vedere come viene fuori l’universale. Pare un sofismo, ma è maledettamente concreto.
Partire dall’universale per poi curare il particolare e non dal particolare per poi vedere come viene fuori l’universale. Pare un sofismo, ma è maledettamente concreto.
mercoledì 12 giugno 2013
Durnwalder a Vienna tra Tirolo ed Euregio
Dal Tirolo storico all’Euregio. Il passo, non certo corto, è andato in scena ieri a Vienna con la proiezione del film intitolato “Alles Tirol?”. Spettatori d’eccezione le autorità tirolesi, trentine e altoatesine, presidente Luis Durnwalder in testa, ma anche il premier austriaco Barbara Prammer. Proprio Prammer ha messo in moto l’ideale macchina del tempo tra passato e futuro con un’introduzione sul tema.
Dunque il futuro è fatto di lunghi ponti che connettono Innsbruck, Trento e Bolzano con ideale proseguimento fino a Vienna data la location, anche se non strettamente di definizione Euregio. Convivenza e benessere i punti cardine di questa collaborazione.
In chiusura il presidente della sottocommissione parlamentare per l’Alto Adige Hermann Gahr ha ripercorso tutte le tappe salienti del Tirolo storico partendo dalla vertenza altoatesina delle 1992 fino ai giorni nostri. Tirolo storico ed Euregio: il progetto è bello, a patto di non correre il rischio di sovrapporre le due definizioni. Il cortocircuito storico raramente ha portato in avanti.
Nel telegiornale di oggi l'intervista a Durnwalder
Dunque il futuro è fatto di lunghi ponti che connettono Innsbruck, Trento e Bolzano con ideale proseguimento fino a Vienna data la location, anche se non strettamente di definizione Euregio. Convivenza e benessere i punti cardine di questa collaborazione.
In chiusura il presidente della sottocommissione parlamentare per l’Alto Adige Hermann Gahr ha ripercorso tutte le tappe salienti del Tirolo storico partendo dalla vertenza altoatesina delle 1992 fino ai giorni nostri. Tirolo storico ed Euregio: il progetto è bello, a patto di non correre il rischio di sovrapporre le due definizioni. Il cortocircuito storico raramente ha portato in avanti.
Nel telegiornale di oggi l'intervista a Durnwalder
Tutti i temi delle Provinciali, quale la priorità?
La cresta dell’onda lunga dei nomi da infilare nelle liste è ormai in fase di passaggio, ma ora sulla rotta delle provinciali d’autunno comincia a profilarsi la sfida delle tematiche. I partiti, infatti, dovranno focalizzare bene quali saranno i temi forti della prossima campagna elettorale chè di tutto non si può parlare e la capacità di scegliere è forse la mossa più determinante, come spesso ha insegnato Silvio Berlusconi. Dunque, quali potrebbero essere davvero i nodi esiziali?
Di primo acchito verrebbe da dire lavoro e welfare: disoccupazione giovanile, fiscalità, accesso al credito delle imprese, assistenza e possibilità di crescita sono tutti meccanismi importanti e delicati, ma oggettivamente tecnicamente riflessivi e, onestamente, non sempre a stretto contatto della pancia della gente a meno di necessità. Di sicuro, invece, ha alzato polveroni la partita energetica e c’è da scommetterci più di qualche euro che la vicenda entrerà prepotentemente nel dibattito perché da una parte c’è chi ha intenzione di spazzare via la polvere dalla giacchetta e dall’altra chi ha tutto l’interesse di alzare quella stessa polvere. Strettamente connesso all’energia spunta il capitolo ambiente: tutela delle risorse e sfruttamento saranno cavallo di battaglia di qualcuno, difficilmente di tutti come storicamente accade. Qua e là, vedrete, spunteranno fuori anche le ali, mozzate o sgargianti secondo i punti di vista, dell’aeroporto bolzanino. Spazio piuttosto ampio, ma con ogni probabilità più nel mondo tedesco, lo avrà l’agricoltura non fosse altro perché rappresenta un bacino di pescaggio vastissimo. Immancabili neppure i refrain su Stato libero, autodeterminazione e distacchi di vario livello dalla realtà italiane. Certezze anche sulla sicurezza dato che sarà sufficiente un caso di cronaca per scatenare reazioni e controreazioni: nel periodo elettorale, infatti, i partiti tendono a commentare persino il volo di una mosca. Scuola e innovazione altri testi roventi, non fosse altro per una certa continuità politica. Senza dimenticare i popular topic sulla mobilità e i costi della politica.
Insomma pronti a farvi travolgere dal marasma? Il consiglio, in questo caso, è di provare da subito a stilare una vostra personalissima lista di priorità per non perdervi nella cascata di proposte. Capiterà, infatti, di condividere un qualcosa di quasi ogni forza politica perché il lavoro del candidato, si sa, il più delle volte è quello di trovare la classica formula per far contenti tutti. Preparate la vostra bussola e badate solo a lei.
Di primo acchito verrebbe da dire lavoro e welfare: disoccupazione giovanile, fiscalità, accesso al credito delle imprese, assistenza e possibilità di crescita sono tutti meccanismi importanti e delicati, ma oggettivamente tecnicamente riflessivi e, onestamente, non sempre a stretto contatto della pancia della gente a meno di necessità. Di sicuro, invece, ha alzato polveroni la partita energetica e c’è da scommetterci più di qualche euro che la vicenda entrerà prepotentemente nel dibattito perché da una parte c’è chi ha intenzione di spazzare via la polvere dalla giacchetta e dall’altra chi ha tutto l’interesse di alzare quella stessa polvere. Strettamente connesso all’energia spunta il capitolo ambiente: tutela delle risorse e sfruttamento saranno cavallo di battaglia di qualcuno, difficilmente di tutti come storicamente accade. Qua e là, vedrete, spunteranno fuori anche le ali, mozzate o sgargianti secondo i punti di vista, dell’aeroporto bolzanino. Spazio piuttosto ampio, ma con ogni probabilità più nel mondo tedesco, lo avrà l’agricoltura non fosse altro perché rappresenta un bacino di pescaggio vastissimo. Immancabili neppure i refrain su Stato libero, autodeterminazione e distacchi di vario livello dalla realtà italiane. Certezze anche sulla sicurezza dato che sarà sufficiente un caso di cronaca per scatenare reazioni e controreazioni: nel periodo elettorale, infatti, i partiti tendono a commentare persino il volo di una mosca. Scuola e innovazione altri testi roventi, non fosse altro per una certa continuità politica. Senza dimenticare i popular topic sulla mobilità e i costi della politica.
Insomma pronti a farvi travolgere dal marasma? Il consiglio, in questo caso, è di provare da subito a stilare una vostra personalissima lista di priorità per non perdervi nella cascata di proposte. Capiterà, infatti, di condividere un qualcosa di quasi ogni forza politica perché il lavoro del candidato, si sa, il più delle volte è quello di trovare la classica formula per far contenti tutti. Preparate la vostra bussola e badate solo a lei.
martedì 11 giugno 2013
Consiglio Regionale, arriva la nuova legge per i contributi alla famiglia
Aumentare ed estendere i contributi previdenziali per bambini, anziani non autosufficienti, disabili e disoccupati sfruttando i risparmi della politica e dell'imprenditoria. Il desiderio della politica più prettamente sociale trova oggi concretizzazione in una proposta di legge portata in consiglio regionale da un fronte bipartisan. La prima commissione legislativa, infatti, ha dato via libera al provvedimento che estende le maglie dei redditi, dell'età dei figli e delle percentuali di invalidità per l'accesso agli assegni mensili. L'aumento generale è del 20%, diversi massimali salgono a 4.000 euro annuali (prima erano 3.500), metà per chi esercita fino al 70% di part time.
Aspetto interessante della norma, peró, è la sua copertura finanziaria. In totale si tratta di 12 milioni in più all'anno, di cui 9 derivanti dal risparmio su indennità e vitalizi e 3 in arrivo dalla decurtazione delle risorse per le Camere di Commercio. Il tutto previsto da una precisa mozione regionale. Piano di copertura decennale per una norma che porta il monte totale di risorse per il settore da 60 milioni a 72 milioni, fino a toccare quota 75 con l'aggiunta di altre misure più piccole. Per ottenere la proiezione sulle singole Province, va da sè, basta dividere per due.
Il passaggio nella prima commissione legislativa è stato bipartisan tanto che lo stesso Presidente Donato Seppi è tra i più convinti sostenitori di una legge che oggi dovrebbe passare le strette del voto in aula. A parole, in fondo, si tratta di un concetto ripetuto da tutti a ogni piè sospinto
Nel telegiornale di oggi le interviste a Martha Stocker e Rosa Thaler.
Aspetto interessante della norma, peró, è la sua copertura finanziaria. In totale si tratta di 12 milioni in più all'anno, di cui 9 derivanti dal risparmio su indennità e vitalizi e 3 in arrivo dalla decurtazione delle risorse per le Camere di Commercio. Il tutto previsto da una precisa mozione regionale. Piano di copertura decennale per una norma che porta il monte totale di risorse per il settore da 60 milioni a 72 milioni, fino a toccare quota 75 con l'aggiunta di altre misure più piccole. Per ottenere la proiezione sulle singole Province, va da sè, basta dividere per due.
Il passaggio nella prima commissione legislativa è stato bipartisan tanto che lo stesso Presidente Donato Seppi è tra i più convinti sostenitori di una legge che oggi dovrebbe passare le strette del voto in aula. A parole, in fondo, si tratta di un concetto ripetuto da tutti a ogni piè sospinto
Nel telegiornale di oggi le interviste a Martha Stocker e Rosa Thaler.
"Montagna, società e tecnologia per il prossimo Innovation Festival"
A ogni passo scopre un qualcosa di più. Il ticchettio del countdown dell’Innovation Festival edizione 2013 segna ormai quota 107 giorni, con inaugurazione ufficiale prevista per il 26 settembre e chiusura il 28, e dopo aver svelato il tema ambientale il titolo della nuova rassegna si fa stavolta più preciso: “Ampie vedute: montagna, società e tecnologia”. La rassegna, dunque, discuterà ovviamente di innovazione e tecnologie ma abbinate alla tutela dell’ambiente, ai nuovi processi dell’agricoltura, alla mobilità e al turismo che siano carezze per le nostre montagne. Va da sé che il discorso toccherà pure standard di vita e la tutela degli insiemi. L’hardware del festival è composto da otto stazioni, tutte in Centro storico con cuore pulsante in Piazza Walther. Muoversi agilmente sarà piuttosto facile considerando che la massima distanza da percorrere è quella tra la casa della cultura Waltherhaus e il Museion. Il software sarà il solito con molteplici workshop, incontri con personalità di alto profilo, stazioni interattive e iniziative pensate per famiglie e studenti. Per ottenere qualche informazione in più, in ogni caso, il sito da consultare è www.innovationfestival.bz.it. Lì si possono condurre i nuovi passi per scoprire ancora di più.
Minniti: "Merano nemica della trasparenza"
“Il Comune di Merano è un pessimo esempio di trasparenza e dovere istituzionale”. A dirlo è il consigliere provinciale de La Destra Mauro Minniti che accusa l’amministrazione meranese di voler nascondere i costi della politica lungo il Passirio. Il partito, infatti, sta conducendo in questi giorni un’inchiesta sui consigli e le giunte comunali altoatesini e dei 116 Comuni del territorio altoatesino hanno risposto solo in 61, il 52%. “Merano – rincara Minniti – non si è nemmeno degnata di rispondere con un diniego rimandando ai soli dati provinciali come hanno fatto altre amministrazioni. Siamo di fronte a una clamorosa arroganza del potere e alla prepotenza dei politici che palesano anche una certa supponenza di impunità. I tempi sono cambiati e i cittadini pretendono chiarezza e trasparenza. Hanno paura che facciamo loro i conti in tasca?”.
lunedì 10 giugno 2013
Vertice Provincia-Comuni, Kompatscher fa le prove
Un vertice con decine di punti all'ordine del giorno, una discussione lunga così e una conclusione a rose e fiori che quasi vien da chiedersi se effettivamente Provincia e Comuni abbiano discusso. In ogni caso la consueta conferenza stampa del lunedì si trasforma in una intervista intervista doppia con Luis Durnwalder e Arno Kompatscher che non ha il brio dell'omonimo format della trasmissione "Le Iene", ma uguale numero di tematiche. I primi punti di concordia, in ogni caso arrivano dal capitolo banda larga a sempre più decisivo per il futuro di qualsiasi territorio.
Stessa famiglia per l'accordo di diffusione dei ripetitori di cui i moderni smartphone sono affamati.
Nessuna rivoluzione, invece, nel campo della scuola dove si rimarrà a 35 settimane anche per il prossimo anno scolastico.
Nell'incontro si è poi parlato di permessi per le manifestazioni che passano totalmente sotto la competenza comunale, armonizzazione delle tariffe, semplificazioni per i passaggi tra asili di Comuni differenti, accesso ai mutui per il risanamento energetico anche alle amministrazioni e non solo ai privati.
Alla fine, peró, a catturare l'attenzione sono i vari siparietti di un Durnwalder Virgilio e un Kompatscher Dante a prendere le misure dell'ormai storico appuntamento del lunedì. Il finanziamento ai Comuni? Toccato en passant: vero che è la distribuzione ad avere sollevato un polverone, ma provare ad aumentarne la fetta non sarebbe stata lesa maestà.
Nel telegiornale di oggi le interviste
Stessa famiglia per l'accordo di diffusione dei ripetitori di cui i moderni smartphone sono affamati.
Nessuna rivoluzione, invece, nel campo della scuola dove si rimarrà a 35 settimane anche per il prossimo anno scolastico.
Nell'incontro si è poi parlato di permessi per le manifestazioni che passano totalmente sotto la competenza comunale, armonizzazione delle tariffe, semplificazioni per i passaggi tra asili di Comuni differenti, accesso ai mutui per il risanamento energetico anche alle amministrazioni e non solo ai privati.
Alla fine, peró, a catturare l'attenzione sono i vari siparietti di un Durnwalder Virgilio e un Kompatscher Dante a prendere le misure dell'ormai storico appuntamento del lunedì. Il finanziamento ai Comuni? Toccato en passant: vero che è la distribuzione ad avere sollevato un polverone, ma provare ad aumentarne la fetta non sarebbe stata lesa maestà.
Nel telegiornale di oggi le interviste
Terribile schianto, muore vigile del fuoco bolzanino
Chissà quante volte sarà stato dall'altra parte del lampeggiante, a soccorrere e correre per non perdere nessuno. Purtroppo, peró, la prima volta che Stefano Fedrizzi si è trovato lui vittima di un incidente è stato tutto troppo veloce, violento e inaspettato. Un trattore lungo via Merano davanti al distributore dell'Agip, una manovra improvvisa e la sua moto che lo conduce dritto dentro una botta fatale, di quelle senza scampo. È mezzogiorno, Stefano si stava godendo la sua giornata libera da una professione che, comunque, era prima di tutto una passione come capita a chi è fortunato. Il suo settore di specializzazione era quello dell’idraulica, ma gestiva più situazioni all’interno della caserma. Di sicuro, però, al petto brillava la carica di Maestro del Lavoro. La fortuna, peró, gli volta le spalle in un uggioso giorno di giugno lasciando un vuoto che fa male e che lascia senza parole i colleghi. Attoniti.
La dinamica dello scontro non è del tutto chiara. Il trattore arrivava dalla direzione ospedale mentre il centauro procedeva dalla parte opposta sulla sua Honda Cb100r Extreme, ma il punto d'impatto è esattamente in corrispondenza di uno degli accessi al distributore Agip.
Probabile uno scartamento del mezzo agricolo che si è frapposto sulla linea di marcia della moto: evidente, infatti, la linea retta della frenata che ha portato la Honda ad impattare con il cupolino all’altezza della ruota anteriore destra del trattore non lasciando alcuno scampo a Fedrizzi. I pompieri vengono addestrati alla possibilità di perdere qualcuno,ma quando accade non è come nei corsi: guardare avanti senza voltarsi indietro diventa maledettamente complicato.
Nel telegiornale di oggi il ricordo dei colleghi
La dinamica dello scontro non è del tutto chiara. Il trattore arrivava dalla direzione ospedale mentre il centauro procedeva dalla parte opposta sulla sua Honda Cb100r Extreme, ma il punto d'impatto è esattamente in corrispondenza di uno degli accessi al distributore Agip.
Probabile uno scartamento del mezzo agricolo che si è frapposto sulla linea di marcia della moto: evidente, infatti, la linea retta della frenata che ha portato la Honda ad impattare con il cupolino all’altezza della ruota anteriore destra del trattore non lasciando alcuno scampo a Fedrizzi. I pompieri vengono addestrati alla possibilità di perdere qualcuno,ma quando accade non è come nei corsi: guardare avanti senza voltarsi indietro diventa maledettamente complicato.
Nel telegiornale di oggi il ricordo dei colleghi
venerdì 7 giugno 2013
Lavatrice rotta? La carico sull'auto blu
Periodo nero per le auto blu. O meglio per chi su queste auto si siede come passeggero. Dopo il polverone sollevato dall’uso dell’assessore provinciale Christian Tommasini della macchina di servizio durante le manifestazione del due giungo ieri in consiglio provinciale è spuntato un nuovo fronte sorprendente. Ad introdurlo un’interrogazione presentata da Donato Seppi di Unitalia che, se confermata, avrebbe dell’incredibile. Pare, infatti, che a qualcuno sia venuta la brillante idea di utilizzare la vettura istituzionale addirittura per portare ad aggiustare la propria lavatrice.
I poteri degli assessori, insomma, sono tanti ma ora a questi va aggiunta anche la non comune capacità di infilare una lavatrice all’interno di una macchina: il che non sembra operazione semplicissima.
Fuori dallo scherzo la questione, chiaramente, è ancora tutta da verificare ma di sicuro l’alone di amarezza e potenziale vespaio che porta con sé è tangibile per un uso che sarebbe, stavolta, totalmente ingiustificato di un parco macchine sul quale si potrebbe anche ragionare delle qualità e dell’utilità. Dando per scontata la seconda ci si può anche chiedere perché siano necessari modelli di ultimo grido o grandi dimensioni senza farsi bastare delle più modeste utilitari in cui, per inciso, la lavatrice nemmeno entrerebbe. La beffa del destino è che ieri l’assessore provinciale Thomas Widmann presentava a tutti in una conferenza stampa il progetto di car sharing: prima di pungolare i cittadini sarà meglio chiarire le carte con tutti i colleghi di giunta magari utilizzando le auto insieme qualche volta. Senza lavatrici, ne siamo certi, si sta comodi anche in due.
I poteri degli assessori, insomma, sono tanti ma ora a questi va aggiunta anche la non comune capacità di infilare una lavatrice all’interno di una macchina: il che non sembra operazione semplicissima.
Fuori dallo scherzo la questione, chiaramente, è ancora tutta da verificare ma di sicuro l’alone di amarezza e potenziale vespaio che porta con sé è tangibile per un uso che sarebbe, stavolta, totalmente ingiustificato di un parco macchine sul quale si potrebbe anche ragionare delle qualità e dell’utilità. Dando per scontata la seconda ci si può anche chiedere perché siano necessari modelli di ultimo grido o grandi dimensioni senza farsi bastare delle più modeste utilitari in cui, per inciso, la lavatrice nemmeno entrerebbe. La beffa del destino è che ieri l’assessore provinciale Thomas Widmann presentava a tutti in una conferenza stampa il progetto di car sharing: prima di pungolare i cittadini sarà meglio chiarire le carte con tutti i colleghi di giunta magari utilizzando le auto insieme qualche volta. Senza lavatrici, ne siamo certi, si sta comodi anche in due.
giovedì 6 giugno 2013
Carabinieri, fermato traffico di cocaina e scovato centro di prostituzione in città
Droga e prostituzione, cocaina e prestazioni a clienti facoltosi altoatesini. I Carabinieri hanno concluso ieri un'operazione antidroga condotta per un anno che si è andata ad intrecciare con una scoperta di un centro benessere dedito ad altre attività nel pieno Centro di Bolzano. La partenza dell'indagine "One 2013" affidata al sostituto procuratore Lorenzo Puccetti, risale all'ottobre del 2012 quando un marocchino viene trovato in possesso di 1 chilo di cocaina, 38.500 euro in contanti, 12 telefoni e 3 computer portatili. Gli uomini dell'Arma cercano di capirne qualcosa in più cominciando ad analizzare flussi di consumo e spaccio e a febbraio 2013 pizzicano un macedone con oltre 200 grammi di cocaina e 1.840 euro. Da lì a poco ecco il fermo a due corrieri nigeriani che portano dritti a Novara da dove arrivava la droga con blitz velocissimi a Bolzano. L'organizzatore dello spaccio, anche lui nigeriano, sente puzza di bruciato e prende un volo per Bruxelles, ma viene fermato all'aeroporto di Torino Caselle. Un vuoto di potere nell'organizzazione che porta nuovi soggetti alla ricerca di un posto al sole nel sistema di spaccio e siamo all'operazione di ieri. Un altro marocchino viene arrestato, convivente del primo fermato e già con un giro d'affari di 100.000 euro, mentre in manette finisco anche due bolzanini classe '88 e '75, un altro marocchino e una altoatesina di 24 anni che porta dritta a un giro di prostituzione in pieno Centro a Bolzano. A tappeto anche per perquisizioni domiciliari e ad attività commerciali. Il bilancio finale è di 14 persone arrestate, 6 denunciate, 42.000 euro in contante intercettato e il sequestro di 1,3 chili di cocaina. Sofisticati i metodi utilizzati dall'organizzazione.
Un freno importante al mercato degli stupefacenti accompagnato, come detto, dalla scoperta di un giro di prostituzione autoctona con un volume d'affari da circa mille euro al giorno basato sul passaparola.
Droga e prostituzione: una doppietta pesante nella porta dell'illegalità
Un freno importante al mercato degli stupefacenti accompagnato, come detto, dalla scoperta di un giro di prostituzione autoctona con un volume d'affari da circa mille euro al giorno basato sul passaparola.
Droga e prostituzione: una doppietta pesante nella porta dell'illegalità
Le deviazioni Sasa per i mondiali di paraciclismo
La Sasa informa che domani, in occasione dei mondiali di paraciclismo a Marlengo e Merano, alcune linee subiranno delle variazioni. Nel dettaglio la linea 211 da Merano rimane invariata fino a via Piave poi svolta per via Parrocchia, via Roma, la Statale, via Max Valier e via Merano. Da Lana percorso inverso. La linea 212 da Foresta, invece, rimane invariata fino alla stazione di maia Bassa dove, però, effettuerà capolinea nei pressi del vecchio magazzino dove ripartirà con uno scarto di 7 minuti rispetto ai grafici previsti da Marlengo stazione.
Un contapassi per salvare l'ambiente
Un passo verso l’ambiente per cominciare fin da ragazzini a fare le scelte giuste per venire incontro a quel tasto delicato del mondo contemporaneo che è il clima. Si chiama “Camminiamo insieme per il clima” il progetto indirizzato alle scuole ideato dall’Agenzia Provinciale per l’Ambiente che vede protagonisti 3.000 ragazzini nel tragitto casa-scuola.
La durata del progetto è stata di quattro settimane durante le quali i ragazzi, dotati di contapassi, hanno percorso a piedi o in bicicletta un totale di 48.234 passi ovvero 73.400 chilometri, pari a due volte il giro del mondo. Una distanza che se coperta in automobile avrebbe prodotto quasi 9 tonnellate di CO2
I prati del Talvera hanno ospitato la festa finale con tanto di premio extra assegnato alle scuole primarie di Longostagno/Renon, Castelrotto e San Martino/Sarentino per l’aggiunta al progetto di alcune ore di movimenti seguiti da un esperto.
L’iniziativa, insomma, va ad aggiungersi a quelle dedicate alla scuola già messe in piedi dall’Appa con oggetto i rifiuti, il rumore e l’acqua. Meglio cominciare a correggere dai piccoli quello che i grandi non sono ancora in grado di aggiustare.
La durata del progetto è stata di quattro settimane durante le quali i ragazzi, dotati di contapassi, hanno percorso a piedi o in bicicletta un totale di 48.234 passi ovvero 73.400 chilometri, pari a due volte il giro del mondo. Una distanza che se coperta in automobile avrebbe prodotto quasi 9 tonnellate di CO2
I prati del Talvera hanno ospitato la festa finale con tanto di premio extra assegnato alle scuole primarie di Longostagno/Renon, Castelrotto e San Martino/Sarentino per l’aggiunta al progetto di alcune ore di movimenti seguiti da un esperto.
L’iniziativa, insomma, va ad aggiungersi a quelle dedicate alla scuola già messe in piedi dall’Appa con oggetto i rifiuti, il rumore e l’acqua. Meglio cominciare a correggere dai piccoli quello che i grandi non sono ancora in grado di aggiustare.
Iscriviti a:
Post (Atom)