In fondo è tutta questione di velocità. Nè troppo precipitosi da perdere di vista tutto il resto, nè troppo lenti da rimanere imbalsamati. È la ricerca della giusta di via mezzo il desiderio che esce sul tema Areale Ferroviario dal convegno sullo stato dell'arte del Masterplan. A ribadirlo è la stessa assessora all'urbanistica Maria Chiara Pasquali che sulla discussione dell'articolato della nuova legge provinciale sull'urbanistica non sembra digerire troppo quelle misure, spalleggiate invece dal sindaco Luigi Spagnolli all'indirizzo articolo 55ter, che favoriscono in qualche modo la velocità di alcuni progetti privati. Progetti privati che privando Pulcinella del suo proverbiale segreto hanno il nome, anzi il cognome, di Benko.
Oltre alle disquisizioni sui progetti più noti, peró, dal convegno spunta anche una prospettiva nuova, se vogliamo più rosea: affidare di più la progettazione alle donne.
Grande protagonista della relazione, infine, sono i protocolli d'intesa che l'assessora sottolinea quasi per ogni opera di cambiamento degli ultimi anni: dalla riqualificazione del commercio in Corso Libertà e ad Europa-Novacella alla stessa Arbo che, di fatto, è un protocollo. Insomma, se il Masterplan sembra il più pachidermico percorso di un disegno di legge, i protocolli rappresentano i più snelli decreti. Sul giusto o meno, ancora una volta, è questione di velocità.
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