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mercoledì 26 giugno 2013

La guaritrice spirituale ora è provinciale

Insegnante di tecniche di guarigione. E’ questo il titolo di una signora, B.M. le sue iniziali, che la Provincia ha sovvenzionato nella forma del lavoro autonomo per alcuni cicli di conferenze sul territorio. Sostanzialmente la donna, che non presenta alcun titolo accademico particolare, tiene degli incontri in cui illustra particolari percorsi per uscire dalla malattia appoggiandosi su un curriculum quantomeno fuori dai normali circuiti. A segnalarlo è il consigliere provinciale di Alto Adige nel cuore Alessandro Urzì dopo un’interrogazione sottoposta all’assessore provinciale Roberto Bizzo. “Dal suo percorso – scrive – si evince la frequentazione di corsi presso astrologi come Rick Jarow e diversi sedicenti guru tra cui Ron Young presso il quale avrebbe completato un tirocinio di dodici anni. In comune l’abitudine a vantarsi di saper curare i malati senza avere alcun titolo accademico che li autorizzi a farlo”. Pare, inoltre, che al termine di una delle serate il gruppo si sia dedicato alla preghiera della “Dea” Madre Terra, una sorta di rito ascetico. L’assessore Bizzo, dal canto suo, ha difeso la scelta parlando di “nessun condizionamento della libertà dei partecipanti. Anzi, con questo metodo si persegue una ricerca spirituale in cui evidentemente molte donne si riconoscono. Non si tratta di terapie individuali o di gruppo”. “La signora – la replica immediata di Urzì – riceve anche su appuntamento dopo i corsi della Provincia”. La puzza, insomma, è quella dell’autopromozione. Attenzione, però, all’aspetto più critico: quello della pecunia. Sono 5.000, infatti, gli euro girati alla signora più il bonus di alcune spese di viaggio. Con una cifra così lo spirito non ha bisogno di molti aiuti per stare subito meglio.

1 commento:

  1. Immagino di trovarmi in questa spiacevole situazione perché in mezzo a una diatriba fra parti politiche, ciononostante essendo stata chiamata in causa con dati grossolanamente inesatti e tono accusatorio, ecco le mie precisazioni.

    E’ comprensibile che il signor Urzì (e con lui tutti i lettori dei quotidiani locali) sia saltato dalla sedia, apprendendo che in un periodo di crisi la Provincia di Bolzano possa permettersi il lusso di pagare sull'unghia 5.000,00 Euro ad una sorta di fattucchiera per non meglio precisate pratiche esoteriche. Si tranquillizzi pure: il mio rapporto di collaborazione con la Provincia di Bolzano dura dal 2001 e i famosi 5.000,00 Euro sparati nei titoli dei giornali locali sono la somma dei compensi di questi 12 anni per le conferenze tenute nei diversi Comuni (meno di 388 euro all’anno). I compensi seguono standard provinciali e in 12 anni non sono mai aumentati (180,00 euro più oneri fiscali più eventuale rimborso chilometrico sempre da tabelle provinciali di circa 0,63 centesimi al km). Si tranquillizzi anche su un'altra questione, ben più importante: la mia attività per la Provincia è consistita nel fare da relatrice in una serie di conferenze informative, gratuite per gli utenti, aperte alla partecipazione di tutta la cittadinanza, indiscriminatamente. Non mi sono state affidate persone malate (da chi, poi?), né il tema delle relazioni ha la benché minima attinenza a temi sanitari, dal momento che non sono un medico, né mi sono mai presentata come tale. Inoltre, il fatto che la lungimiranza del Comitato Pari Opportunità abbia fin dal 1999 voluto stanziare dei fondi per lo sviluppo delle donne non fa di questi incontri dei circoli di streghe che, sotto la mia presunta guida manipolatoria, invocano la Dea, né rende le/i partecipanti “persone malate, anche gravemente, persone con turbe della personalità o semplicemente problemi relazionali” (cito testualmente). Spaventoso notare come, nel 2013, sia sufficiente un ritrovo di donne (e qualche uomo) in una serata dal titolo “Il potere femminile” per scatenare una reazione dai toni inquisitori degni di (ahimè, già avvenute, purtroppo) interrogazioni medievali. Per onor del vero al termine della serata in questione ho letto una poesia scritta da me che ho il piacere di allegare in modo che ognuno si faccia la propria idea.
    Sono consapevole del fatto che la mia professione è poco comune e poco conosciuta: ma proprio per questo sarebbe stato bene informarsi con la diretta interessata prima di diffondere notizie inesatte, fuorvianti e lesive della mia dignità di persona e di professionista. Come largamente spiegato sul mio sito il mio lavoro si colloca all’interno di quelle discipline bionaturali che operano per sostenere e preservare la salute, da un punto di vista spirituale, emotivo, psicologico, energetico e fisico. Mai mi sono occupata né tantomeno opposta alle tradizionali cure mediche e ai professionisti del settore sanitario, che anzi stimo e con i quali spesso collaboro.
    Le conferenze pubbliche riscuotono da anni un buon successo, i partecipanti ritornano volentieri e in numero sempre maggiore e i comuni continuano ad invitarmi; potrebbe trattarsi semplicemente di normali cittadini che apprezzano un punto di vista diverso sulle difficoltà quotidiane che tutti noi (immagino anche Urzì) incontriamo vivendo e che sono riconoscenti al Comitato delle Pari Opportunità della Provincia Autonoma di Bolzano per la sponsorizzazione di questi incontri.

    In fede, Barbara Monti

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