In tempi di incertezze nemmeno più giocare è da considerarsi sicuro. Capita cosi che i giocattolini di Asterix che avevano conquistato molti bambini, e non pochi adulti, in terra altoatesina siano da prendere e buttare nel bidone. Il gadget sembrava uno dei più azzeccati tra i tanti escogitati dalla catena di supermercati Aspiag, ma il Centro Tutela Consumatori Utenti ne ha evidenziato un aspetto a dir poco preoccupante. Dopo diverse segnalazioni delle ultime settimane, infatti, i responsabili hanno ascoltato quelle mamme e quei papà che lamentavano uno sgradevole odore proveniente dai pupazzi e hanno inviato qualche campione al laboratorio per l’analisi alimentare dell’Agenzia Provinciale per l’Ambiente. Risultato? Alcune delle sostanze cedute dagli oggetti sono solventi nocivi e cancerogeni. Attenzione viene posta al diclorometano e a vari derivati del benzene. Non solo, l’Appa rivela anche che la cessione di solventi è chiaramente percepibile anche 14 giorni dopo l’apertura delle singole confezioni, con diverse sostanze tossiche per inalazione e contatto. La questione è stata posta a Nas e Carabinieri da un Ctcu che chiede a gran voce che il prodotto non venga considerato sicuro. Non solo, l’avvertenza è quella di rimuovere immediatamente i giocattoli dalle stanze dei bambini e, logicamente, di impedirne l’uso dei piccoli. Nessuna replica ufficiale è arrivata da Aspiag. Doveva essere un campo di battaglia ideale per far scontrare ancora una volta galli e romani: rimane solo la battaglia, ma per la salute.
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