Due cose sono certe della Maturità: si incontrerà sempre qualcuno che racconti quanto in realtà non sia così difficile e matematicamente i titoli previsti alla vigilia non compaiono nella busta. Anche quest'anno nessuno strappo alla regola con l'aggiunta di un carnet di proposte non proprio agile e leggera. Temi, dunque, da metterci tutta la testa con spazio ridotto al minimo per banalità. Niente assist, insomma, a chi cercava la semplicità per dribblare le difficoltà. Magris per la letteratura, l'individuo e la società di masso, Stato mercato e democrazia, la ricerca che scommette sul cervello, i Paesi in via di sviluppo e il trionfo di cooperazione e creatività quello che gli studenti si sono trovati sotto il naso.
Domani, intanto, sarà la volta delle prove di indirizzo: tradizionalmente tra le più temute per i maturandi. Altro valzer con la fortuna.
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