Già la Ebel è complicata, se poi il Bolzano ci mette del suo il cammino si fa ancora più tortuoso. I biancorossi hanno battuto ieri al Palaonda l’Olimpia Lubiana, ultimo in classifica, per 5-4 e lo hanno fatto facendo infuriare letteralmente coach Tom Pokel. Pare un ossimoro eppure al termine della partita l’allenatore schiuma rabbia per una squadra che in vantaggio di tre reti è stata capace di farsi riavvicinare tanto da vivere gli ultimi minuti con il cuore troppo in gola. A questo si aggiunga un approccio leggerino che ha portato i Foxes subito in svantaggio e il piatto di due punti succosi ma pieni di spine come le gallinelle di mare è servito. “Non siamo maturi – le dichiarazioni di Pokel – per affrontare questo campionato. Siamo entrati sul ghiaccio con troppa superficialità e tendiamo a distrarci troppo”. Le segnature biancorosse, comunque, portano i nomi di Pichè, Oberdorfer al primo centro stagionale e due volte Santorelli di cui uno in power play. Tamponata l’assenza del top scorer Kim Stroember con la promozione in prima linea di Esposito e il subentro in quarta di Wunderer. Buone notizie arrivano dalla classifica che vede il Linz perdere all’overtime contro Znijomo regalando la vetta solitaria al Bolzano, ma anche allontanarsi il settimo posto a sette lunghezze. Venerdì si torna a Lubiana dove i biancorossi hanno già sofferto e dopo la sfida agli sloveni ecco il back to back con il Linz secondo. Ecco perché se l’atteggiamento è molle una vittoria pare una sconfitta camuffata: così è la testa delle grandi squadre.
Alan Conti
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