Viene da chiedersi se sia da considerarsi davvero aeroporto un luogo dove la probabilità di decollare è solo, appunto, una probabilità. A Bolzano, di questi tempi, la pista di San Giacomo sembra più una sala scommesse e stamattina diversi bolzanini hanno pescato la mano cattiva e si sono visti cancellare di netto il volo delle 6.40 per Roma causa problemi tecnici al velivolo. Aereo rotto: il Saab 2000 da 50 posti ha alzato bandiera bianca. Il tutto a pochissime ore di distanza da quella cancellazione che ieri ha innescato l’odissea del parlamentare Svp Karl Zeller atteso al Senato per la discussione con la giunta sulla decadenza di Berlusconi. Stavolta il volo targato Darwin Airlines era pieno e d’altronde il periodo stuzzica a provare il decollo da dietro casa anche per quei cittadini che non sono degli habituè della tratta. C’era, insomma, chi ne approfittava per andare a Roma velocemente e da lì connettersi con qualsiasi angolo del mondo. Ecco perché il danno del volo cancellato e posticipato a domani è doppio. Le occasioni in cui lo scalo cittadino diventa veramente risorsa per i cittadini onestamente sono poche nell’arco di un anno: bruciarle non è esattamente un capolavoro di immagine. Beffare chi spera in una risorsa in più ha un gusto diverso dal beffare chi l’aeroporto se l’è voluto come navetta per partecipare alle sedute parlamentare. E’ molto più amaro.
Alan Conti
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