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lunedì 14 ottobre 2013

Renzi: "Vorrei Arno presidente"

Ritrovare la bellezza del voto, riconsiderare le potenzialità della politica e farlo al seggio, che sia provinciale o di partito e poi, chissà, nazionale. Matteo Renzi arriva a Bolzano al Rainerum inseguito dal solito stuolo di telecamere e taccuini e sale sul palco per dividersi tra locale e nazionale, provinciale ed europeo con il fine di ridare lustro alla scelta elettorale. Un appello che lo porta a dire che dalle amministrative raramente si possono trarre indicazioni nazionali, ma anche che il voto provinciale ci dirà che Italia ed Europa vogliamo. Ecco, poi, spuntar la necessità di pretendere dall'Europa maggiore considerazione mescolata ai complimenti all'efficienza energetica altoatesina e al suo sistema di scuola professionale. Non manca, ovviamente, una riflessione sul tema forte dell'amnistia e dell'indulto.
Sul palco per Renzi anche il riconoscimento del Canederlo d'oro da parte di Franz e Bepi per la sconfitta alle primarie contro Bersani. Immancabili, dopo le risate, i complimenti alla realtà locale con Renzi che veste i panni di gregario di volata per Arno Kompatscher.
Tra i complimenti del sindaco di Firenze, disponibilissimo a salutare conterranei toscani in un'organizzazione che ha fretta solo durante le interviste, si annega un aspetto che forse il Pd locale non ha avuto tempo di spiegargli: se vincerà Kompatscher non è affatto detto che vincerà anche il Pd. 
Alan Conti

Nel telegiornale di oggi l'intervista a Renzi

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