L’Austria
faccia la sua parte senza troppe resistenze. E’ un Durnwalder attento a
non superrare la linea della competenza, ma deciso quello che riflette
sull’emergenza profughi in relazione ai respingimenti denunciati dal
questore di Bolzano Lucio Carluccio. Due cose non sono piaciute
evidentemente al Landeshauptmann: prima di tutto le accuse lanciate da
Nichi Vendola sulla mancata partecipazione dell’Alto Adige nella
difficile gestione degli immigrati. Il
secondo fastidio presidenziale è una certa rigidità austriaca di fronte
a chi, magari, intende solo transitare per dirigersi verso la Germania.
Tra Brennero e Kufstein, insomma, basterebbe mettere un segno algebrico
per avere certezza matematica del semplice transito di chi scappa dalla
guerra.
Oltre
confine, insomma, sembra ci sia ben troppa consapevolezza del trattato
di Dublino. Intanto nella seduta di oggi in giunta ci si è anche
adoperati per arrivare a un testo unico tra Bolzano e Trento per la
competenza primaria della finanza locale che permetta di organizzare
l’Imu e spendere 190 milioni di euro bloccati dal patto di stabilità.
Intanto a gennaio si terrà in Alto Adige il referendum per la democrazia
diretta, mentre due novità arrivano dal mondo sportivo: il Giro
d’Italia tornerà in va Martello il 27 gennaio mentre l’Alto Adige in
futuro si allenerà nel nuovissimo campo di Appiano. Trovata, infine, la
soluzione alla diatriba sulla centrale di Lasa con una nuova spartizione
provinciale degli utili con Consorzio e Comuni, ma anche e apportata la
modifica al puc di Bressanone con la stazione per la funivia della
Plose.
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