I giovani sono la speranza di un futuro migliore. Non sempre i refrain retorico trovano poi una qualche attuazione nella realtà, ma oggi alla Casa della pesa si è intravisto un raggio di possibile ottimismo. Di scena, infatti, la seduta riunita delle tre consulte giovanili riunite ma questa volta non è solo la prassi per rispettare una regola: é anche la prima pietra per costruire una collaborazione più frequente e fattiva. Il tutto coordinato da un progetto provinciale pungolato dall'assessorato competente.
Fino a qualche tempo fa certi confini non si superavano: oggi stanno attorno a una tavola rotonda. Sì, c'è speranza. Quella vera peró.
Cerca nel blog
sabato 30 novembre 2013
Ventimila per la Lunga Notte
Ventimila ingressi in nove ore: numeri che fanno bene alla cultura e al suo approccio da parte dei bolzanini. È il numero di visitatori che ieri si sono lasciati coinvolgere dalla Lunga Notte dei Musei, manifestazione capace di mantenere la propria attrattiva anche alla sua edizione numero dodici. Il mix tra novità ad hoc per l'evento come la cantina del Museo Civico e i pezzi forti permanente come Ötzi continua a stimolare la curiosità. Al resto hanno pensato le atmosfere di alcuni spettacoli speciali come la performance di Pobitzer e la visita guidata condotta da Letizia Ragaglia al Museion o la suggestione dei costumi e dei veleni medievali a Castel Roncolo. Facile supporre che a varcare le varie porte culturali siano stati anche diversi turisti e molti altoatesini in arrivo da fuori Bolzano. I parcheggi del Centro, infatti, hanno registrato un deciso riempimento fino a tarda sera. In città c'è sempre una sana fame di cultura e quando il banchetto si fa sostanzioso i commensali, fortunatamente, non mancano
Bolzano, altro tour de force
Tre match in quattro giorni: già detto
così non è esattamente un programma semplice, ma le cose si
complicano a scorrere i nomi degli avversari con i pullman in
direzione Bolzano e non certo per il Mercatino. Znojmo oggi, Vienna
domani e Salisburgo martedì: questo il piatto che la Ebel servirà
ai Foxes nel volgere delle prossime ore. Che siano bocconi amari o
luculliani banchetti lo dirà il ghiaccio e la capacità del team
guidato da Pokel di reagire alla defezione del centro di prima linea
McGregor Sharp colpito dalla più classica delle appendiciti durante
la partita di Graz. Alla sua assenza bisogna aggiungere quella, ormai
consueta, di Marco Insam e le non perfette condizioni di Rick
Schofield che lo lasciano in dubbio per stasera. Si apre, comunque,
un posto per il giovane Wunderer che tornerà a fare minutaggio in
quarta linea. Disco scodellato alle 19.45 per un avversario che è
quinto in classifica e in piena corsa per i playoff. Pattini
allacciati, dunque, perchè in questa Ebel di morbido non c'è mai
nulla.
Alan Conti
Spaventoso incendio all'alba in via Grandi
Sono le prime luci dell'alba quando le fiamme cominciano a divorarsi un rimessaggio di via Grandi a Bolzano e puntano dritte verso una casa riservata alla residenza di cittadini africani lavoratori. Immediato scatta l'allarme e la fuga. Sul posto piombano i vigili del fuoco e domano abbastanza velocemente il rogo nonostante lo spazio ristretto d'azione. Gli inquilini scappano fuori, qualcuno porta ancora evidenti segni della fuliggine sul volto mentre le fiamme cominciano a lambire l'edificio, spaccando i vetri delle finestre di alcune stanze.
Una volta placata la furia del fuoco si scopre che nel magazzino destinato all'accumulo delle merci destinate a riempire il container per i Paesi di origine si trova di tutto: bicicletta, pasta, vestiti, radio, cyclette, taniche di plastica e persino qualche scooter. Difficile capire cosa esattamente possa aver innescato l'incendio in un campionario così vasto e nemmeno il dolo è escluso. Nella paura resta il dubbio.
Alan Conti
Una volta placata la furia del fuoco si scopre che nel magazzino destinato all'accumulo delle merci destinate a riempire il container per i Paesi di origine si trova di tutto: bicicletta, pasta, vestiti, radio, cyclette, taniche di plastica e persino qualche scooter. Difficile capire cosa esattamente possa aver innescato l'incendio in un campionario così vasto e nemmeno il dolo è escluso. Nella paura resta il dubbio.
Alan Conti
venerdì 29 novembre 2013
Comitato sicurezza: "Telecamera gratis in piazza Erbe"
Una
telecamera ad alta risoluzione totalmente gratis per tre mesi da
piazzare in piazza Erbe per garantire ogni momento il controllo. E'
la proposta che Marco Galateo del Comitato per la sicurezza dei
bolzanini intende portare sul tavolo del sindaco Luigi Spagnolli in
un incontro che dovrebbe avvenire prima di Natale. “Ho contattato
un imprenditore pronto ad offrire questo trimestre senza spendere un
euro, poi faremo le valutazioni necessarie. Spero che il primo
cittadino possa ricevermi per procedere all'installazione quanto
prima perchè, chiaramente, abbiamo bisogno di un comodato d'uso e di
un locale, presumo di polizia, dove lasciare il server con le
immagini. Non è una scelta vincolante e pare decisamente
interessante”. Tecnicamente la telecamera verrebbe piazzata in
corrispondenza della birreria Hopfen ed è sostanzialmente in grado
di coprire una buona porzione di piazza Erbe arrivando a identificare
nitidamente il volto di chi si può trovare nel suo campo di ripresa.
Una notte per musei
Forza, ci sarà anche freddo ma fuori
in queste ore per la città c'è una lunga notte che vi attende:
quella dei musei. In corso, infatti, la manifestazione che coinvolge
i punti di cultura bolzanina fino alle una di questa notte. Aperta da
una sfilata di samba di gusto tipicamente brasiliano con ritmi e
percussioni sudamericani la serata ha poi lasciato spazio alla parte
museale. In via Bottai al Museo di Scienze Naturali ci si concentra
sul tema del riciclo con un'analisi sui materiali mentre all'interno
del museo archeologico spazio alla performance di alcuni attori con
personaggi pensati ad hoc assieme ad alcune composizioni musicali che
accompagnano la scoperta degli strumenti di Oetzi. Le tele del
bolzanino Ulrich Glantschnigg impreziosiscono il Museo Mercantile che
torna a proporre anche le sue cantine medievali. Cantine, stavolta di
inizio '900, anche al Museo Civico che per la prima volta mostra al
pubblico i suoi sotterranei risalenti all'epoca in cui l'edificio era
una residenza di pregio. Museion tutto orientato verso i bambini,
invece, con workshop e progetti mirati oltre all'opera di Klaus
Pobitzer che presenta ironicamente degli Schuetzen con la pelle nera:
provocazione di contatto tra estrema tradizione e il mondo che
cambia. All'Accademy Cassa di Risparmio ecco la rassegna fotografica
“Mirabilia”, ma per trovare un'atmosfera davvero particolare
basta salire a Castel Roncolo dove figuranti in costume aiuteranno a
scoprire il mondo dei veleni e gli intrighi di corte. Previsti
collegamenti costanti con un autobus dal centro storico al castello:
una vera navetta per il Medioevo.
Alan Conti
Kammerlander tra gli indagati
Il
nome dell'alpinista Hans Kammerlander è finito nel registro degli
indagati per l'incidente di Villa Ottone costato la vita al
giovanissimo Renè Eppacher, così come quello di tutti gli altri
automobilisti coinvolti. Un atto che per la procura di Bolzano
risponde semplicemente a una prassi che permette il sequestro delle
auto coinvolte e che non deve lasciare presagire alcuna possibile
responsabilità penale. L'obiettivo, dunque, è quello di poter
svolgere le indagini coordinate dal pm Daniela Pol nel modo più
accurato possibile anche dopo i rilievi sul posto. Una precisazione
che i procuratori hanno voluto sottolineare dopo alcune voci
circolate nella giornata di ieri attorno a Kammerlander. Attesi per i
prossimi giorni, invece, i risultati degli esami tossicologici
svolti, anche qui, su tutti i protagonisti dello spaventoso urto
attraverso un prelievo sanguigno. Secondo quanto raccontato dal suo
manager Sigi Pircher Kammerlander ha passato il pomeriggio del giorno
dell'incidente in sua compagnia per pianificare un tour di convegni
in Germania e si stava recando proprio a Villa Ottone per recuperare
un filmato utile per le conferenze. E' lo stesso Pircher, infine, a
confermare le indagini in corso senza, tuttavia, rilasciare alcun
altro commento.
Alan
Conti
Modena: "Così sono ripartito salvando i posti di lavoro"
Ricompattarsi, riorganizzarsi e
ripartire. E' un mantra che Alessandro Modena si deve essere ripetuto
più volte nella testa in questo periodo stretto tra le difficoltà
economiche di un rapporto commerciale finito a debiti e carte bollate
e la necessità di tenere duro trovando nuove prospettive. Così la
parabola della sua “Modena Vision” diventa paradigmatica di una
crisi aziendale affrontata in una crisi economica passando da una
pianta organica di 24 dipendenti a una di 20 e perdendo, dunque, solo
4 posti di lavoro. Sette, invece, i punti di vendita rimasti
privilegiando il centro dalle sedi periferiche.
Durante il periodo natalizio, intanto,
una parte di ogni singola vendita andrà a finanziare i progetti
sociali in Eritrea e Cambogia della Podini Holding. I passi sul
territorio commerciale e imprenditoriale, comunque, vanno fatti con i
piedi di piombo in una geografia che rischia di cambiare più veloce
di quanto si potesse immaginare. Se le reazioni, però, passano tutte
dalla difesa del numero di lavoratori qualche ottimismo in più è
giustificato. In confronto certe smobilitazioni di maniglie, pannelli
solari e statuette di ceramica sembrano ancora più amare.
Alan Conti
Raid in via Sassari
Sono più i brutti segnali che i veri e propri danni a lasciare il segno su una via Sassari che questa mattina si è svegliata con alcuni negozi visitati dai ladri oltre a diversi vandalismi annessi. Una piccola banda ha preso di mira gli esercizi di vicinato: Il negozio "Fiesta" e "Valentina intimo" hanno subito lo stesso trattamento con porta a vetri in frantumi e furto del fondo cassa. Poche centinaia di euro in verità, ma resta il disagio della sveglia notturna e agitata intorno alle 2 per i titolari, oltre alla sensazione di insicurezza. Immediato, comunque, l'intervento delle forze dell'ordine.
In piena notte, come detto, gli agenti hanno raccolto le prime informazioni. Questa mattina il sopralluogo della scientifica per ricercare tracce organiche di un raid che pare aver colpito anche qualche ufficio della zona. Probabile che il circuito di videosorveglianza del negozio "Fiesta" sia riuscito a catturare importanti attimi del colpo. Stupisce, comunque, l'assoluta tranquillità con cui i malviventi hanno portato a termine il loro piano: nonostante l'allarme scattato, infatti, hanno continuato nel furto e si sono diretti velocemente ad aprirsi un varco nel negozi vicino. Determinazione e timori rasoterra nel concludere l'operazione: è questo, forse, a far più paura.
Alan Conti
In piena notte, come detto, gli agenti hanno raccolto le prime informazioni. Questa mattina il sopralluogo della scientifica per ricercare tracce organiche di un raid che pare aver colpito anche qualche ufficio della zona. Probabile che il circuito di videosorveglianza del negozio "Fiesta" sia riuscito a catturare importanti attimi del colpo. Stupisce, comunque, l'assoluta tranquillità con cui i malviventi hanno portato a termine il loro piano: nonostante l'allarme scattato, infatti, hanno continuato nel furto e si sono diretti velocemente ad aprirsi un varco nel negozi vicino. Determinazione e timori rasoterra nel concludere l'operazione: è questo, forse, a far più paura.
Alan Conti
giovedì 28 novembre 2013
Bolzano, oggi c'è la bestia (arancio) nera
C'è
solo una squadra contro cui il Bolzano non ha mai vinto in questa
Ebel. Di per sé un (altro) dato incredibile di questa stagione
biancorossa, ma il problema è che quel team è il Graz che attende i
Foxes proprio stasera sul ghiaccio della Eishalle Liebenau. I
precedenti, infatti, sono amari: 2-5 fuori casa e 3-2 beffa agli
overtime al Palaonda. Il Graz, di fatto, è la bestia arancio-nera
del Bolzano che a tutto questo deve aggiungere la settima posizione
in classifica degli austriaci che trasforma la partita di stasera in
uno scontro diretto per mantenere una delle prime sei posizioni che
danno accesso diretto ai playoff. Coach Tom Pokel ha già detto di
aspettarsi grande intensità per un match a livello playoff da
affrontare senza Marco Insam, dolorante al ginocchio, ed Enrico
Miglioranzi che ha rescisso per il poco utilizzo. Torna, invece, Kim
Stroemberg dopo la botta di Klagenfurt. Attenzione, inoltre, alla
marcia del Graz in casa dove ha conquistato ben 19 dei 24 punti in
palio: non si tratta di una pista facile. Al ritorno dalla trasferta
ci sarà un calendario intasato ad aspettare i biancorossi con Znojmo
e Vienna da affrontare sabato e domenica mentre martedì sarà la
volta della capolista Salisburgo: tutte al Palaonda, ma anche tutte
in appena quattro giorni.
Alan
Conti
Minniti: "Bella Ciao a scuola? Si insegni anche Giovinezza"
“Una
partigianeria”. Non che si potesse usare aggettivo più calzante
per la questione, ma Mauro Minniti usa questo termine nella sua
accezione negativa per puntare il dito contro la scuola “Luigi
Negrelli” di Merano. Oggetto dell'accusa mossa da uno dei promotori
del Movimento per l'Alleanza Nazionale è la scelta di un'insegnante
di portare in aula una lezione incentrata sulla canzone “Bella
Ciao”, nata per le mondine che andavano a lavare i panni al fiume e
ben presto diventata simbolo dei partigiani italiani prima e di un
certo concetto di resistenza di sinistra poi. “Non si può
inculcare ai ragazzi delle medie una canzone con un così forte
significato politico – attacca Minniti – e non si può non
considerare questa una inopportunità didattica, ma anche un modo
discutibile di sfruttare l'istituzione scolastica”. La conclusione,
poi, è quasi una provocazione: “Allo stesso modo si potrebbe
insegnare “Giovinezza” ovvero un inno goliardico degli studenti
universitari, canzone peraltro molto più affine al periodo vissuto
da un qualsiasi giovane”. Resta, comunque, un dubbio di
opportunità: limitarsi a insegnare l'inglese con le canzoni dei
Beatles è poi così grave?
Alan
Conti
mercoledì 27 novembre 2013
Alto Adige aiuta con lotteria da sogno
In campo massicciamente per dare un colpo natalizio alle difficoltà delle famiglie. Torna per l'ottava edizione "Alto Adige aiuta", l'iniziativa coordinata da Caritas, Bäuerlicher Notstandshof, Assistenza Tumori Alto Adige e Athesia che oltre alla consueta maratona del 23 novembre si articolerà anche attraverso forme innovative come aste e lotterie.
Oltre al giro in nave da 11.000 euro in Asia da Yangon a Dubai che sarà pilotato dalla sorte, sarà invece possibile cercare di accaparrarsi una delle esperienze messe all'asta. Il 19 dicembre, per esempio, si può andare in una malga con Luis Durnwalder e Arno Kompatscher con il primo sommeiler e il secondo pronto a preparare a mano i canederli. Venerdì 20 ecco in palio un giro a Vaticano guidati dal vescovo Ivo Muser che conosce molto bene la Capitale dopo averci studiato per alcuni anni. In questi anni "Alto Adige aiuta" è riuscita a raccogliere 2.331.709 euro e 415.018 solo quelli dell'anno scorso. Il fine vale bene il rischio di un Landeshauptmann più bravo in campagna elettorale che non in cucina.
Alan Conti
Oltre al giro in nave da 11.000 euro in Asia da Yangon a Dubai che sarà pilotato dalla sorte, sarà invece possibile cercare di accaparrarsi una delle esperienze messe all'asta. Il 19 dicembre, per esempio, si può andare in una malga con Luis Durnwalder e Arno Kompatscher con il primo sommeiler e il secondo pronto a preparare a mano i canederli. Venerdì 20 ecco in palio un giro a Vaticano guidati dal vescovo Ivo Muser che conosce molto bene la Capitale dopo averci studiato per alcuni anni. In questi anni "Alto Adige aiuta" è riuscita a raccogliere 2.331.709 euro e 415.018 solo quelli dell'anno scorso. Il fine vale bene il rischio di un Landeshauptmann più bravo in campagna elettorale che non in cucina.
Alan Conti
Arrestato pluripregiudicato: aveva rubato in abitazione e causato una rissa
I
Carabinieri di Silandro hanno preso ieri a Lasa un pluripegiudicato
49enne di nazionalità macedone sul cui conto gravava un
procedimento di arresto da eseguire immediatamente. L'uomo, infatti,
deve scontare undici mesi e 26 giorni per un furto in abitazione
realizzato a Vipiteno e una lite avvenuta a Bressanone. Il Nucleo
Radiomobile di Bolzano, invece, hanno inseguito e fermato
un'autovettura con tre ragazzi di cittadinanza marocchina giudicati
sospetti. Durante la successiva perquisizione i militi hanno trovato
un involucro di carta stagnola contenente tre grammi di cocaina.
Immediato è scattato il sequestro e la denuncia per detenzione di
droga ai fini di spaccio per i tre.
Alan Conti
lunedì 25 novembre 2013
Quanto son pericolose le strade della regione
Le strade del Trentino Alto Adige sono
più pericolose di quelle italiane. A dirlo sono i numeri presentati
nell'edizione odierna del Sole 24 Ore sulla mortalità degli
incidenti nelle varie Regioni del Paese. Ebbene l'indice di mortalità
sulle strade regionali è del 2,25 contro l'1,96 di media italiana.
Sono 3.244 gli incidenti registrati nel 2012 con 73 morti e 4.289
feriti. Nella classifica per incidenza il Trentino Alto Adige si
piazza al dodicesimo posto, peggio di Regioni ad alta concentrazione
di traffico come Emilia Romagna, Sicilia, Lazio, Lombardia, Toscana e
Liguria. Peggio ancora va se si guarda la colonnina dei morti per
milione di abitanti dove peggio di noi fanno solo Basilicata, Valle
d'Aosta, Veneto ed Emilia Romagna: è di 70,2, infatti, il dato
regionale. Le indicazioni che emergono dallo studio, poi, indicano
una decisa pericolosità delle strade extraurbane, mentre cala
leggermente quella delle autostrade. Le città continuano a mietere
troppe vittime tra ciclisti e pedoni dove i decessi sono aumentati
rispettivamente del 9 e del 22%. L'Italia come Paese, infine,
precipita al tredicesimo posto tra le Nazioni Ue per sicurezza sulle
strade. In Regione siamo messi ancora peggio.
Alan Conti
Alan Conti
mercoledì 20 novembre 2013
Benko, giunta a due velocità
La giunta non è affatto granitica. Sul
progetto presentato da Signa, infatti, pare che nell'esecutivo si
premano contemporaneamente il freno e l'acceleratore. Per un sindaco
Luigi Spagnolli che nel pomeriggio di ieri lasciava trasparire un
certo ottimismo sulle soluzioni proposte e una certa sicurezza nel
prevedere una risposta entro trenta giorni a Renè benko ecco che in
serata arriva una nota dell'assessore Luigi Gallo su Facebook di
tutt'altro tenore. “Siamo solo in una fase istruttoria – scrive –
e non c'è nulla di deciso. Mantengo tutte le mie perplessità a
partire dal metodo di un progetto calato dall'alto. L'iter previsto
dalla nuova legge velocizza queste procedure limitando di fatto la
partecipazione popolare, ma anche i tempi istituzionali necessari per
valutare l'effettivo interesse pubblico condiviso. Nel merito i punti
critici si chiamano aumento del traffico, riduzione del verde e un
certo fastidio nella contabilità dei posti di lavoro”. La sponda
in giunta per i commercianti sul piede di guerra e i grillini che già
issano i pennoni apocalittici, insomma, potrebbe trovarsi a sorpresa
nel rappresentante di Rifondazione Comunista. Non è un mistero,
però, che la stessa Mariachiara Pasquali non abbia gradito le
modalità di presentazione del progetto e sui tempi perentori di
risposta sia assai meno categorica del primo cittadino. Evidente,
invece, come le preoccupazioni di impatto ambientale e sociale
preoccupino anche Patrizia Trincanato. Il vicesindaco Klaus Ladinser,
che tra le sue deleghe ha le attività economiche, è sicuramente da
considerare tra i favorevoli anche se ieri è arrivato un suo appello
ad aprire vere e proprie assemblee pubbliche. Non è un mistero,
invece, che Judith Kofler Peintner abbia decise perplessità sul mega
parcheggio sotterraneo palesando così diverse visioni anche
all'interno dell'Svp oltre che del Pd. Ancora sfumata, infine, la
posizione di Randi. I primi giorni lo permettono, ma non si potrà
tenere a lungo premuti due pedali: chi alzerà il piede per primo?
Alan Conti
Musica, teatro e parole: tre armi contro l'alcol
L'alcol
é mostro e problema complesso e come tale va affrontato con più
armi e da più lati. Ecco perché il progetto "@lcohol.bz"
ha una triplice declinazione sfruttando appieno il palco del teatro
Cristallo. Distretto sociale Europa-Novacella, Azienda Servizi
Sociali Bolzano e il Forum Prevenzione, coordinati dall'Ufficio
Sanità del Comune, hanno
messo
in piedi un triplice appuntamento per affrontare di petto e non solo
la questione: un concerto, uno spettacolo teatrale e una tavola
rotonda. Si parte venerdì sera alle 21 con le note della “Andrea
Maffei Spritz Band” che ha disegnato una scaletta focalizzata sul
tema. La settimana dopo, sempre al Cristallo e sempre alle 21, ecco
lo spettacolo teatrale “Hai da spegnere?” di Maria Rossi dove
l'autrice racconta la sua vita sottolineando il suo rapporto con
psicofarmaci e, appunto, alcolici. Il 6 dicembre, infine, ecco una tavola rotonda in sala Giuliani che vedrà ospiti, tra gli altri, il
direttore della comunità terapeutica Hands Fabiana Martino e il
primario del Pronto Soccorso bolzanino Mario La Guardia.
Il
concerto di dopodomani sarà a ingresso gratuito, mentre lo
spettacolo teatrale avrà un costo di dieci euro. Un triplice attacco
a un fenomeno assai conosciuto alle nostre latitudini. Per una volta
il teatro è assai più trendy di un cocktail in piazza.
Alan Conti
martedì 19 novembre 2013
I commercianti al Comune: "Cosa lottiamo a fare?"
Dure
prese di posizione contro il progetto Benko, intanto, arrivano dai
commercianti. Dado Duzzi è netto: “Ci sarà una ricaduta minima
sul territorio perchè la ricchezza creata se ne andrà tutta
all'estero. Ci mancherà il ritorno. Non solo, studi approfonditi
dimostrano che i posti di lavoro creati all'interno del megastore
costeranno in termini complessivi due o tre volte tanto di posti in
meno nel tessuto sociale. Sarà la distruzione dell'attuale assetto
commerciale e mi batterà contro questo progetto da commerciante e da
cittadino”. La presidente del Centro Commerciale Naturale “Four
You” Elena Bonaldi, dal canto suo, è scoraggiata: “Chi me lo fa
fare di impegnarmi tanto per il quartiere. Mi conviene chiudere e
andare a pulire le scale mobili del Kaufhaus Bozen”. Il consigliere
comunale Guido Margheri, infine, chiede che prima di un passo così
importante siano i cittadini a esprimersi attraverso un referendum da
effettuare prima del necessario voto del consiglio comunale.
Alan Conti
Delitto ai Piani, slitta la sentenza
Doveva essere il giorno della prima
sentenza e invece bisognerà attendere ancora per avere un primo
riscontro processuale sull'accusa di omicidio che pende sul capo di
Kevin Montolli dopo l'assassinio della trentenne Svetla Fileva ai
Piani di Bolzano. La difesa guidata da Flavio Moccia, infatti, ha
ottenuto questa mattina di poter inserire agli atti un'integrazione
di venti pagine alla perizia psichiatrica già presentata dal
professor Carlo Robotti sull'infermità del suo assistito. Infermità,
chiaramente, confutata in modo secco dalla perizia della procura
firmata da Michele Piccolin che parla di capacità di intendere e di
volere di Montolli. Così il giudice Silvia Monaco, preso atto della
divergenza sostanziale tra le due parti scientifiche, ha predisposto
una nuova perizia psichiatrica con giuramento del perito padovano
Guido Buffoli fissato il 6 dicembre. Da quel giorno saranno 60 i
giorni a disposizione per l'analisi.
L'avvocato della famiglia Fileva
Alessandro Tonon, intanto, chiede che “la vittima non venga confusa
con il carnefice. Non perdiamo di vista la fine di questa ragazza.
Peraltro né Montolli né la sua famiglia ha mia chiesto scusa per
quanto accaduto”. Ci sarebbe anche un piccolo caso legato a un
parziale risarcimento economico avvenuto, secondo Moccia, su un conto
corrente aperto di cui, però, la famiglia bulgara non ha notizia.
Nessuno, però, della famiglia Montolli si è presentato in aula.
Nemmeno l'imputato. “Non è facile affrontare in aula un discorso
introspettivo sulla propria persona, men che meno se legato a un
fatto così difficile come quello in discussione. Purtroppo si tratta
di un ragazzo solo fin dalla nascita. Cercheremo di ottenere tutte le
attenuanti possibili e la semi infermità mentale”.
Montolli, lo ricordiamo, è accusato di
aver inflitto una ventina di coltellate alla donna cittadina bulgara
nella notte tra l'8 e il 9 settembre 2012. Nonostante il rito
abbreviato, dunque, i tempi saranno assai meno abbreviati.
Alan Conti
Benko diventerà bando
Ora è il momento di scoprire tutte le
carte. Il deposito del progetto di Signa in Comune ha fatto partire
il timer dei trenta giorni e la giunta comunale di oggi ha già
cominciato a prendere di petto la questione Benko. Il disegno globale
non dispiace al sindaco Luigi Spagnolli che saluta con favore alcune
opere pubbliche e prelude a uno sbocco indirizzato verso un parere
propedeutico a un bando per tutti. Un bando, per inciso, che aprale
porte alla partecipazione di chiunque voglia mettersi in competizione
con Signa: un'ipotesi tratteggiata come possibile dal primo cittadino
e assai più complicata nella realtà. Il gruppo di Benko, infatti,
ha già le mani sull'hotel Alpi il che renderebbe il suo parere
pesante in caso di scelte differenti girando contestualmente al
gruppo austriaco il diritto di prelazione. Se qualcuno vuole provarci
via libera, ma quel che conta è che da piazza Municipio esce un
pollice piuttosto sollevato.
La vera partita, a questo momento
sembra spostarsi su quanto il progetto presentato ieri possa sposarsi
con le indicazioni del Masterplan e le volontà del Comune su quella
zona. Comunque vada a finire l'aspetto positivo è che questa volte
le pagine di buone intenzioni dovranno forzatamente lasciare il passo
al dettaglio.
Alan Conti
Pd, ecco la mozione Cuperlo
Agganciati
alla Costituzione e ancorati al lavoro in un'ottica europea. Parte
dalle fondamenta la mozione a favore di Gianni Cuperlo all'interno
del Pd locale presentata oggi nella sede di piazza Domenicani in
vista della consultazione di giovedì prossimo. In prima linea il
consigliere comunale Mauro De Pascalis, candidati anche Monica
Bancaro e Primo Schönsberg mentre il nome di peso viene speso nella
giunta bolzanina con l'assessora Maria Chiara Pasquali.
"Crediamo nel lavoro e nella Costituzione per cercare di agganciare la ripresa. Si vuole anche uscire dalla concezione di una politica lontana dagli slogan che ha promosso costantemente Berlusconi". Non convince il trampolino che Matteo Renzi cerca di guadagnarsi: "Bisogna assolutamente dividere il ruolo di segretario da quello delle cariche istituzionali. Non possiamo pensare che la guida del Partito Democratico sia propedeutica a una costante campagna elettorale".
Metabolizzato con una buona dose di scioltezza, intanto, lo spostamento di Area Dem a favore di Renzi: "Rientra nella normalità - sostiene Schönsberg - un posizionamento in base alle idee. Non c'è nulla di straordinario in questo". "Se vincerà Renzi - gli fa Bancaro - nessuno pensa di mollare la presa e formare altri partiti. Rimarremo all'interno del Pd con voglia di collaborazione continua". Quanto peserà questo sulla composizione della giunta? "Penso che non cambi nulla - replica De Pascalis - perché i piani non sono così sovrapponibili. Questo è un confronto nazionale e la valorizzazione dei territori e le autonomie rimane centrale del programma".
Un Pd con varie anime, visioni anche piuttosto divergenti, ma un'orizzonte di unità del partito che non va messo in discussione. Evidentemente le spaccature dentro il centrodestra accendono la spia dell'attenzione a non spaccarsi eccessivamente. Le varie mozioni, infatti, regalano anche qualche temporaneo posto al sole. L'importante è non bruciarsi.
"Crediamo nel lavoro e nella Costituzione per cercare di agganciare la ripresa. Si vuole anche uscire dalla concezione di una politica lontana dagli slogan che ha promosso costantemente Berlusconi". Non convince il trampolino che Matteo Renzi cerca di guadagnarsi: "Bisogna assolutamente dividere il ruolo di segretario da quello delle cariche istituzionali. Non possiamo pensare che la guida del Partito Democratico sia propedeutica a una costante campagna elettorale".
Metabolizzato con una buona dose di scioltezza, intanto, lo spostamento di Area Dem a favore di Renzi: "Rientra nella normalità - sostiene Schönsberg - un posizionamento in base alle idee. Non c'è nulla di straordinario in questo". "Se vincerà Renzi - gli fa Bancaro - nessuno pensa di mollare la presa e formare altri partiti. Rimarremo all'interno del Pd con voglia di collaborazione continua". Quanto peserà questo sulla composizione della giunta? "Penso che non cambi nulla - replica De Pascalis - perché i piani non sono così sovrapponibili. Questo è un confronto nazionale e la valorizzazione dei territori e le autonomie rimane centrale del programma".
Un Pd con varie anime, visioni anche piuttosto divergenti, ma un'orizzonte di unità del partito che non va messo in discussione. Evidentemente le spaccature dentro il centrodestra accendono la spia dell'attenzione a non spaccarsi eccessivamente. Le varie mozioni, infatti, regalano anche qualche temporaneo posto al sole. L'importante è non bruciarsi.
Alan Conti
venerdì 15 novembre 2013
Sindacati, sciopero contro il governo
C'è una legge di stabilità da contrastare e un ruolo del sindacato da difendere. Lo sciopero generale di oggi, che ha visto per quattro ore tutte le sigle riunit,e ha questo doppio scopo. Da una parte delle misure governative in arrivo da Roma incapaci di ridare slancio vero ai consumi e porre un freno deciso alla disoccupazione e dall'altra una situazione locale che preoccupa con la chiusura di aziende importanti e l'ineluttabilità con cui queste vengono accolte. Davanti al commissariato di governo, sotto una pioggia battente, il consueto presidio culminato poi con l'incontro interlocutorio al tavolo del prefetto Valerio Valenti.
"Si tratta di una norma - specifica la segretaria provinciale della Cgil Doriana Pavanello - che non permette di rilanciare sul serio i consumi e mette nelle tasche dei lavoratori appena 13 euro lordi. Manca una visione organica di riavvio del ciclo economico positivo". Intanto le ultime vicende della Hoppe sembrano suggerire una perdita di presa dei sindacati sullo zoccolo duro dei lavoratori. "Inutile nascondere la testa sotto la sabbia: la preoccupazione che questo accada è forte, ma va anche detto che la Provincia ha sistematicamente operato in modo da metterci in un angolo, escludendoci troppo spesso".
Oltre alla critica, dunque, si tasta il polso della vera capacità di incidere dei sindacati nelle loro prove di forza. Per scacciare disoccupazione e fantasmi.
Alan Conti
"Si tratta di una norma - specifica la segretaria provinciale della Cgil Doriana Pavanello - che non permette di rilanciare sul serio i consumi e mette nelle tasche dei lavoratori appena 13 euro lordi. Manca una visione organica di riavvio del ciclo economico positivo". Intanto le ultime vicende della Hoppe sembrano suggerire una perdita di presa dei sindacati sullo zoccolo duro dei lavoratori. "Inutile nascondere la testa sotto la sabbia: la preoccupazione che questo accada è forte, ma va anche detto che la Provincia ha sistematicamente operato in modo da metterci in un angolo, escludendoci troppo spesso".
Oltre alla critica, dunque, si tasta il polso della vera capacità di incidere dei sindacati nelle loro prove di forza. Per scacciare disoccupazione e fantasmi.
Alan Conti
Bus a idrogeno, si parte
I primi due autobus ad entrare in circolazione partiranno lunedì e saranno operativi sulle linee 10A e 10B, quelle che tagliano la città e dunque a maggiore impatto. Anche i restanti tre saranno destinati a queste tratte. I rifornimenti saranno effettuati nella stazione in fase di ultimazione, ma comunque già operativa. Oltre alle emissioni colpisce l'effettivo silenzio del mezzo in moto e la cura dei dettagli. La qualità pare alta per una cifra decisamente importante. Come con Bale, peró, ora sarà la strada e il futuro a spostare il giudizio tra crack e bidone.
Alan Conti
Torna il Bolzano, è corrida
Si torna sul
ghiaccio e si torna subito a scalare le montagne. La pausa dalle
sfide di Ebel per il Bolzano è durata una settimana e il rientro è
di quelli da nervi saldi. La pista che attende i biancorossi,
infatti, è quella di Salisburgo contro i Red Bull protagonisti di
una corrida senza pari nell'ultimo periodo con 14 risultati utili
consecutivi di cui 13 vittorie, il miglior attacco della lega con 83
gol fatti e la testa della classifica un punto sopra i biancorossi.
Non bastasse al roster austriaco verrà aggiunto questa sera il
temibile Andreas Noedl in arrivo dal Klagenfurt e con un passato di
livello in Nhl. Nelle linee dei Foxes, invece, pronto al rientro in
prima Kim Stroemberg che andrà ad affiancare Macgregor Sharp e il
top scorer Mark Santorelli. Il cuscinetto da tenere d'occhio è
sempre la distanza da quel sesto posto che garantisce l'accesso
diretto ai playoff fissata al momento a 6 punti dalla coppia
Znojmo-Linz. All'andata il Bolzano si impose 4-3 al Palaonda, ma oggi
sarà tutta un'altra storia. In venticinque giorni, comunque, i
biancorossi affronteranno ben dieci incontri: le brande di alloro
meglio abbandonarle il prima possibile.
Alan Conti
giovedì 14 novembre 2013
Fermata la banda del Poli di Oltrisarco
Un furto trasformato in rapina in uno
dei supermercati più popolari di Bolzano ovvero il Poli di via
Claudia Augusta. Questa l'accusa che si portano dietro tre cittadini
serbi fermati dalla Squadra Mobile della Polizia coadiuvata dalla
Volante. Lo scorso ottobre, infatti, due uomini e una donna hanno
dapprima cercato di infilarsi alcune bottiglie sotto i vestiti, poi,
una volta vistosi scoperti si sono dati alla fuga urtando e gettando
a terra il direttore del punto vendita. Le indagini degli agenti
hanno portato dritte a Gardolo e Cles, in provincia di Trento, dove
il trio risiedeva e dopo attente perquisizioni domiciliari la polizia
ha rinvenuto diversa merce considerata probabile bottino di uguali
colpi tra negozi e supermercati. Tra queste anche una decina di
confezioni di cosmetici già riconosciute dal direttore di un punto
vendita di Lana. Le indagini, dunque, continueranno per capire
l'effettivo raggio d'azione di questa piccola banda tra i 44 e i 56
anni.
Alan Conti
Durnwalder, il signore dell'anello
Strana la vita: mentre a casa la procura presenta a Luis Durnwalder un conto da 556.189 euro spesi secondo modalità da chiarire a un centinaio di chilometri più a nord forgiano e infilano al dito del Landeshauptmann un anello di grande tradizione e onore. Siamo a Innsbruck e a Durnwalder, questa mattina, è stata conferita la massima onorificenza possibile del Land Tirolo. Le motivazioni, ovviamente, pescano in una brillantissima carriera politica che ha saputo sempre intrecciare rapporti duraturi e di sviluppo con i vicini di oltreconfine. L'Euregio, il Gect e le connessioni transfrontaliere hanno ricevuto sicuro impulso in questi anni di regno ininterrotto di Durnwalder.
La festa, insomma, è stata davvero completa con tanto di accompagnamento dell'assessore Florian Mussner in rappresentanza del gruppo ladino. L'anello brilla al dito mentre a casa rimane quella spina fastidiosa della contabilità del fondo riservato. D'altronde nessuno è profeta in patria: o meglio, nessuno lo è a lungo.
Alan Conti
Alan Conti
martedì 12 novembre 2013
Kompatscher: prima riunione al Laurin
Un incontro informale, del tutto
tecnico e riservato. Ha esordito così nel suo cammino da presidente
della Provincia Arno Kompatscher che oggi ha riunito in una saletta
appartata dell'hotel Laurin tutti i rappresentanti dei vari partiti
entrati in consiglio provinciale. Per chi ha centrato più eletti
presente un capofila. Ecco, dunque, allo stesso tavolo Kompatscher,
Artioli, Mair, Pőder,
Kőllensperger, Tommasini,
Urzì e Dello Sbarba per un primo randez vous sul futuro assetto
della Provincia. Ovviamente nessuna trattativa o ipotesi è stata
fatta sulla composizione della giunta dato che l'ex sindaco di Fiè
si sta muovendo passo passo solo dopo aver ricevuto in mano tutti i
mandati a operare da parte della Stella Alpina. Nell'incontro di
oggi, dunque, ci si è occupati principalmente dei meccanismi del
futuro consiglio provinciale, ma anche della possibile presidenze,
del vice e dei segretari questori. Possibile che siano circolati i
nomi di Martha Stocker, Roberto Bizzo e Christian Tommasini ma anche
su questo aspetto ci si muove con i piedi di piombo perchè
chiaramente la carica di presidente mette fuori dalla porta della
giunta. Intanto con una piccola cerimonia sono stati salutati oggi i
consiglieri uscenti, primo fra tutto Luis Durnwalder. Il nuovo corso
comincia in una saletta riservata di uno dei bar più esclusivi della
città.
Alan Conti
Spagnolli: "Le mie condizioni al gay pride"
Non si chiamerà Gay Pride ma di fatto
qualcosa per i diritti dei cittadini omosessuali Bolzano è destinata
a farlo. Oggi l'intenzione è stata ribadita nell'ambito
dell'incontro con l'ex deputato Vladimir Luxuria da parte di
Propositiv. Una volontà arrivata presto anche sul tavolo del sindaco
Luigi Spagnolli pronto a ribadire l'appoggio dell'amministrazione
solo e soltanto a fronte di un progetto dettagliato e condiviso con
l'associazione “Centaurus”.
“Rainbow significa arcobaleno e io mi
auguro che sia tale dopo il diluvio di parole cui abbiamo assistito
in queste settimane. La mia posizione rimane sempre la medesima: per
fare dei passi voglio vedere un progetto dettagliato, ben spiegato e
stilato anche con la collaborazione di “Centaurus” perchè
altrimenti sarebbe come se all'Adunata degli Alpini i Carabinieri mi
avessero detto che loro non intendevano collaborare. Un controsenso”.
Il consueto incontro con la stampa,
poi, è servito al sindaco per ribadire la linea dura sulle slot che
vede il Comune pronto a far chiudere tutti i bar che non le
rimuoveranno, ma a prendere anche le difese dell'iniziativa che
invita i cittadini a distribuire mappe sulle strutture di accoglienza
ai mendicanti. “Serve – le parole del primo cittadino – più
che altro a educare cittadini e turisti a non dare le monete fini a
se stesse, ma ad aiutare veramente chi ne ha bisogno”. A stretto
giro di posta è arrivata anche la risposta di Marco Galateo del
comitato sicurezza dei cittadini: “Se il progetto non viene
accompagnato da un'adeguata delibera anti accattonaggio non servirà
proprio a nulla”. Per ora i mendicanti restano lì a chiedere
monete e riceverne come se nulla fosse.
Alan Conti
Centro commerciale, a Oltrisarco scappa da ridere
Ci sono parole che funzionano, diventano presto trendy e velocemente spendibili. Centro commerciale naturale è senza dubbio una di queste e la proposta di applicazione a Oltrisarco dopo la fortunata esperienza nelle vie di Europa-Novacella prima fa sorridere e poi incrinare l'umore dei negozianti storici. Prima questione: valli a trovare i negozi in una Oltrisarco commercialmente limitata a via Claudia Augusta e assaltata da bar, in larga parte di gestione cinese, sale slot e ristoranti: profili più da battitori liberi che non da consorzi. Secondo aspetto: dopo anni di chiusure a ritmo serrato ci si accorge solo ora di una criticità presente da anni. Terza questione: misure come la chiusura di via Claudia Augusta e mancati investimenti sostanziali lungo la strada hanno alimentato una certa disillusione.
"Non mi faccia dire brutte parole - comincia Sieglinde Mair, da 32 anni titolare del negozio "Estetica Silvia" proprio in Via Claudia Augusta - perché prima ci hanno ignorato per anni senza degnarci di ascolto e ora vengono a farsi belli con proposte che non stanno in piedi. Dove erano quando hanno chiuso uno dopo l'altro Defant, Frisanco, Bazzana e gli altri storici operatori di Oltrisarco? Non scherziamo". Ovviamente la chiusura di via Claudia Augusta è regina delle lamentele: "Se proprio volevano dare un segnale dovevano chiuderla nell'altro senso. Hanno sbagliato anche quello. Se lo segnino bene: qui nessuno ha intenzione di appoggiarli in un consorzio". Stesso tenore per Ferdinando Mancin, probabilmente il commerciante di più lungo corso della strada con la sua calzoleria: "Non riusciranno mai a mettere in piedi un progetto simile. Forse è tardi, forse non basta trovare un termine particolare per rilanciare davvero una zona. So che sembra un ritornello abusato, ma il mancato passaggio sulla strada ha messo molti in ginocchio".
Anni fa Oltrisarco fu eletta come progetto pilota dei venerdì lunghi, aperture serali prolungate che strapparono più di qualche sorriso. Funzionarono abbastanza, tanto da essere ben presto girate ad altre zone commerciali lasciando al quartiere il plauso dei piloti. Prima delle proposte trendy, forse, è il caso di varcare qualche vetrina.
Alan Conti
"Non mi faccia dire brutte parole - comincia Sieglinde Mair, da 32 anni titolare del negozio "Estetica Silvia" proprio in Via Claudia Augusta - perché prima ci hanno ignorato per anni senza degnarci di ascolto e ora vengono a farsi belli con proposte che non stanno in piedi. Dove erano quando hanno chiuso uno dopo l'altro Defant, Frisanco, Bazzana e gli altri storici operatori di Oltrisarco? Non scherziamo". Ovviamente la chiusura di via Claudia Augusta è regina delle lamentele: "Se proprio volevano dare un segnale dovevano chiuderla nell'altro senso. Hanno sbagliato anche quello. Se lo segnino bene: qui nessuno ha intenzione di appoggiarli in un consorzio". Stesso tenore per Ferdinando Mancin, probabilmente il commerciante di più lungo corso della strada con la sua calzoleria: "Non riusciranno mai a mettere in piedi un progetto simile. Forse è tardi, forse non basta trovare un termine particolare per rilanciare davvero una zona. So che sembra un ritornello abusato, ma il mancato passaggio sulla strada ha messo molti in ginocchio".
Anni fa Oltrisarco fu eletta come progetto pilota dei venerdì lunghi, aperture serali prolungate che strapparono più di qualche sorriso. Funzionarono abbastanza, tanto da essere ben presto girate ad altre zone commerciali lasciando al quartiere il plauso dei piloti. Prima delle proposte trendy, forse, è il caso di varcare qualche vetrina.
Alan Conti
Torna Alleanza Nazionale: "Nati per riunire"
Torna in Alto Adige il simbolo di Alleanza Nazionale e torna come anno zero. Si parte con un comitato promotore per poi passare alle assemblee costituenti che indichino direzioni e leader. È il percorso di ricostruzione del centrodestra proposto da Mauro Minniti impegnato, come altri, a raccogliere i cocci di un terremoto politico smosso dall'astensione italiana. Si cerca, insomma, di ricomporli in una forma nuovamente aggregativa.
"Da qui proviamo a ripartire per dare un futuro sia locale sia nazionale. Qui cercheremo nuovamente il contatto con altre forze per riprendere un discorso già proposto ad aprile e naufragato in fretta senza prospettive dopo il voto provinciale. A livello nazionale, invece, ci proporremo a difesa di una nazionalità popolare perduta. Sui due piani, invece, il concetto di far venire prima gli italiani perché non è più sostenibile levare le risorse alle nostre famiglie per aiutare chi arriva da fuori". Intanto sul simbolo si è scatenata una bufera. "Non capiamo - ribatte Minniti - perché non accettino la nostra volontà di far rivivere una formazione che non è mai stato bocciata dagli elettori. Possono vietare di ricostituire il partito nazionalsocialista, non certo Alleanza Nazionale".
An, insomma, torna a proporsi come aggregatore anche se il vero destino di un nuovo centrodestra unito passa solo da quel tavolo comunitario di cui, per ora, non di contano nemmeno le sedie.
Alan Conti
"Da qui proviamo a ripartire per dare un futuro sia locale sia nazionale. Qui cercheremo nuovamente il contatto con altre forze per riprendere un discorso già proposto ad aprile e naufragato in fretta senza prospettive dopo il voto provinciale. A livello nazionale, invece, ci proporremo a difesa di una nazionalità popolare perduta. Sui due piani, invece, il concetto di far venire prima gli italiani perché non è più sostenibile levare le risorse alle nostre famiglie per aiutare chi arriva da fuori". Intanto sul simbolo si è scatenata una bufera. "Non capiamo - ribatte Minniti - perché non accettino la nostra volontà di far rivivere una formazione che non è mai stato bocciata dagli elettori. Possono vietare di ricostituire il partito nazionalsocialista, non certo Alleanza Nazionale".
An, insomma, torna a proporsi come aggregatore anche se il vero destino di un nuovo centrodestra unito passa solo da quel tavolo comunitario di cui, per ora, non di contano nemmeno le sedie.
Alan Conti
Sindacati, pronti allo sciopero
I sindacati non ci stanno a farsi mettere il silenziatore e rispediscono al mittente la nuova legge di stabilità. La situazione nazionale, ma anche il recentissimo caso dell'allontanamento di due delegati Cgil dall'assemblea Hoppe, mettono le confederazioni nella condizione di dare risposte forti. Così, tutti uniti come non si vedeva da un po', Cgil, Asgb, Cisl e Uil hanno presentato le iniziative locali in vista dello sciopero generale del prossimo 15 novembre.
"Questa legge di stabilità - l'accusa del segretario provinciale Cgil Doriana Pavanello - è solo una complicata compensazione amministrativa senza incisività".
"Il nostro sciopero sarà di 4 ore - interviene Tila Mair della Cisl - mentre all'interno dei chimici ci sono aziende che prolungheranno fino a 8 ore per rivolgersi alla trattazione integrativa. Sarebbero da evitare, peró, le miscele di obiettivi perché qui ci rivolgiamo contro la legge di stabilità governativa. Tutte le nostre richieste sono state disattese, quindi è necessario far sentire la nostra voce".
Si torna, intanto, sul caso dell'allontanamento dall'assemblea Hoppe di alcuni delegati Cgil. "Esprimo loro piena solidarietà - attacca Mair - perché sono atteggiamenti che non vanno sottovalutati nella loro gravità".
Le richieste complessive, dunque, ruotano attorno alla richiesta di una maggiore detassazione sul lavoro dipendente e sulle pensioni, alla rivalutazione delle pensioni stesse, al divieto di rateizzazione dell'indennità di fine rapporto e alla libera contrattazione per gli incrementi di qualità e produttività. Appuntamento alle 10.30 davanti al Commissariato di Governo cercando di alzare le voce per non rimanere silenziosi.
"Questa legge di stabilità - l'accusa del segretario provinciale Cgil Doriana Pavanello - è solo una complicata compensazione amministrativa senza incisività".
"Il nostro sciopero sarà di 4 ore - interviene Tila Mair della Cisl - mentre all'interno dei chimici ci sono aziende che prolungheranno fino a 8 ore per rivolgersi alla trattazione integrativa. Sarebbero da evitare, peró, le miscele di obiettivi perché qui ci rivolgiamo contro la legge di stabilità governativa. Tutte le nostre richieste sono state disattese, quindi è necessario far sentire la nostra voce".
Si torna, intanto, sul caso dell'allontanamento dall'assemblea Hoppe di alcuni delegati Cgil. "Esprimo loro piena solidarietà - attacca Mair - perché sono atteggiamenti che non vanno sottovalutati nella loro gravità".
Le richieste complessive, dunque, ruotano attorno alla richiesta di una maggiore detassazione sul lavoro dipendente e sulle pensioni, alla rivalutazione delle pensioni stesse, al divieto di rateizzazione dell'indennità di fine rapporto e alla libera contrattazione per gli incrementi di qualità e produttività. Appuntamento alle 10.30 davanti al Commissariato di Governo cercando di alzare le voce per non rimanere silenziosi.
Alan Conti
lunedì 11 novembre 2013
Filippine, la campagna della Caritas altoatesina
Trentamila euro e l'immediato supporto logistico, per quanto possibile. É la reazione della Caritas altoatesina al tifone Haiyan che ha messo in ginocchio le Filippine in questi giorni. Si temono diecimila morti ma potrebbero essere addirittura più dei timori: per i sopravvissuti mancano sicurezze sanitarie, soccorso e cibo. Il tutto in una condizione di totale isolamento da telecomunicazioni che aumenta l'incertezza. Caritas ha così messo le tante rotelle del suo ingranaggio in azione: da una parte quelle mondiali e dall'altra quelle locali. Logicamente con velocità proporzionali.
"Abbiamo subito inviato 30.000 euro preso dal fondo emergenze - spiega il responsabile Caritas Fabio Molon - che non è molto, chiaramente, ma è quanto nelle nostre corde immediatamente. Per i passi successivi stiamo cercando di metterci in contatto con tre missionari altoatesini che operano nelle Filippine per concertare metodi mirati di intervento. Purtroppo in questo arcipelago sono pronti e abituati a questo genere di emergenze perché ciclicamente vengono colpite da cataclismi vari. Hanno una prontezza di reazione, anche se la portata dell'evento stavolta è piuttosto impressionante". Come fare, peró, per aiutare veramente chi ha bisogno? "È sufficiente recarsi in posta - chiude Molon - e farsi consegnare un bollettino della Caritas prestampato".
Per fare una donazione specifica, in ogni caso, nella causale del bollettino va riportata la dicitura "Filippine". Se cogliete un'immagine o una situazione che vi colpiscono di questa tempesta mai vista tenetela stretta e portatela con voi in posta.
Alan Conti
"Abbiamo subito inviato 30.000 euro preso dal fondo emergenze - spiega il responsabile Caritas Fabio Molon - che non è molto, chiaramente, ma è quanto nelle nostre corde immediatamente. Per i passi successivi stiamo cercando di metterci in contatto con tre missionari altoatesini che operano nelle Filippine per concertare metodi mirati di intervento. Purtroppo in questo arcipelago sono pronti e abituati a questo genere di emergenze perché ciclicamente vengono colpite da cataclismi vari. Hanno una prontezza di reazione, anche se la portata dell'evento stavolta è piuttosto impressionante". Come fare, peró, per aiutare veramente chi ha bisogno? "È sufficiente recarsi in posta - chiude Molon - e farsi consegnare un bollettino della Caritas prestampato".
Per fare una donazione specifica, in ogni caso, nella causale del bollettino va riportata la dicitura "Filippine". Se cogliete un'immagine o una situazione che vi colpiscono di questa tempesta mai vista tenetela stretta e portatela con voi in posta.
Alan Conti
sabato 9 novembre 2013
Artioli: "Mi piacerebbe l'economia"
E’ una Elena Artioli stranamente cauta quella che affronta il dopo voto in attesa dell’inizio delle trattative per la nuova giunta. Un profilo ponderato senza una frase sopra le righe e comunicati stampa sparutissimi: se vogliamo già agli antipodi rispetto allo stile più esuberante della alleata Michaela Biancofiore. Allineata e coperta, dunque, Artioli si dimostra anche nell’intervista concessa a Matthias Kofler di Tageszeitung salvo, però, lasciarsi scappare un desiderio meno labile del previsto: “Mi piacerebbe tanto poter incidere sull’economia e sull’edilizia sociale nel caso mi fosse proposto un assessorato”. La domanda è abbastanza orientata eppure Artioli mostra di avere le idee chiarissime sull’obiettivo e appare assai meno un caso il totale allineamento all’atteggiamento chiesto da Arno Kompatscher un secondo dopo lo spoglio: “Prima i programmi e i temi, poi i nomi e i partiti”. Ecco, la pasionaria ammette di “conoscere poco il nuovo Landeshauptmann”, ma allo stesso tempo ne segue lo spartito: “Al tavolo dei colloqui chiederò a Kompatscher solo come intende difendere e creare nuovi posti di lavoro oltre alle sue strategie per uscire dalla crisi”. La neo eletta, poi, non manca di sottolineare come i vicini di banco non stiano affatto seguendo le direttive del professore. “Prendiamo i Verdi, hanno cambiato opinione cinque volte nelle ultime ore. Mi devono spiegare come pensano di coniugare l’ingresso in giunta con il fatto che Kompatscher sia intenzionato a mantenere l’aeroporto. Stessa cosa i Freiheitlichen con una Svp che accetta sempre più stranieri. Hanno messo prima le poltrone e poi le incongruenze programmatiche”. Infine l’ultimo tocco di diplomazia spinta: “Per me è uguale essere all’opposizione o in maggioranza, lavoro solo per i cittadini”. Per quanto di difficile realizzazione, però, sa perfettamente che nella seconda condizione si può essere decisamente più incisivi.
Alan Conti
Alan Conti
giovedì 7 novembre 2013
Le app irrinunciabili? Appena due o tre
Chi ha uno smartphone lo sa: i primi giorni si è colti da raptus da app, poi si comincia a realizzare che forse il simulatore di spada laser e il rasoio virtuale che da finta spelacchiatura mattutina non è che servano poi più di tanto. Ora questa sensazione si traduce in una ricerca numerica condotta da Human Highway e ripresa da Irene Maria Scalise su Repubblica. Sarebbero, infatti, 60 miliardi i download di app realizzati fino ad oggi con un giro di affari di 13 miliardi di euro e un numero medio di 24 applicazioni scaricate per dispositivo. Le curiosità, però, arrivano ora perché il 94% delle app gratuite vengono disinstallate nel giro di pochissimo tempo mentre quelle effettivamente usate sono appena 7 in media. Non solo, tra queste di veramente irrinunciabili siamo pronti a dichiararne 2-3. Quali? Whatsapp per il 40%, Facebook per il 30% e quelle di meteo al 15%. Connessi con la società e il cielo, insomma. Poi ecco i passatempi da coda alla posta come Candy Crush o Ruzzle o ancora Instagram per gli appassionati di foto e Shazam per quelli di musica. Tra le migliori anche Twitter e Skype. Il segreto per una app di successo, comunque lo spiega l’ingegnere informatico Federico Feroldi: “Bisogna essere capaci di farla entrare nelle abitudini comuni della gente”. Basta un occhiata al dì, anche di pochissimi secondi, per rimanere agganciati alla home degli smartphone. La conseguenza finale del ragionamento, però, potrebbe essere che siamo di fronte a una sovraproduzione esagerata di app, ma a smentire la facile intuizione è l’esperto Riccardo Luna. “Produrre un simile software ha ormai costi talmente limitati che un tentativo si può e si deve fare senza tentennamenti”. L’idea giusta, insomma, è capace di giustificare miliardi di tentativi. E’ l’innovazione nel suo senso più stretto, oltre ogni festival o auspicio.
Alan Conti
Alan Conti
E' a Merano il Mercatino più bello
Il miglior mercatino di Natale? Sicuramente quello di Merano. Almeno così la pensano i frequentatori della pagina “Turisti per caso” di Facebook: comunità virtuale di viaggiatori ampia e attiva sull’intero territorio nazionale con i suoi 55.000 partecipanti. Ebbene il giochino è semplice: la pagina, infatti, ha chiesto ai suoi fan in un post di scegliere il miglior Mercatino di Natale tra Bolzano, Merano e Trento. Un trittico che ben presto si è ampliato a una molteplicità di destinazioni che hanno visto l’Alto Adige in prima linea. Stilando una piccola classifica di tutti i commenti, dunque, si scopre che il fascino domina incontrastato in riva al Passirio con ben 22 preferenze dirottate verso Merano preferita per atmosfera, architettura e offerta. Secondo è il capoluogo, ma decisamente distanziato a 10 voti e con qualche critica sulle spalle da chi si aspettava di più dalla kermesse più famosa in piazza Walther. Terza Trento con 5 voti tallonata da Bressanone a 4. A tre consigli troviamo Vipiteno, Innsbruck e la piccola Rango in Trentino che incornicia le sue casette in uno dei borghi più belli d’Italia. Citazioni, infine, per Arco, Salisburgo, Linz, Rovereto e Levico. Merano, insomma, straccia tutti e ad uscirne più colpita, forse, è proprio la vicina Bolzano che cerca una strada per rinnovarsi e non far passare il suo Mercatino alla voce “cose già viste e sempre uguali”. Per ora lo si allunga: capiremo se si tratta di un palliativo o un diversivo.
Alan Conti
Alan Conti
mercoledì 6 novembre 2013
Imprenditori e sindacati per l'occupazione
Quattro mani per tenere un tridente puntato verso la crescita. I
sindacati e gli imprenditori altoatesini rimbalzano l'orientamento
nazionale sancito il 2 settembre e si presentano uniti per presentarsi
come interlocutori solidi al mondo dell'economia altoatesina. Obiettivo
primario: far crescere l'occupazione. Tre, come detto, le vie per
arrivarci: politica fiscale, industriale e attenzione alla spesa
pubblica.
Nel primo caso vanno toccate le manopole di Irpef e Irap rendendo l'esenzione della prima più diffusa è realizzando la riduzione della seconda. Sulle politiche industriali, invece, tutto guarda alla competitività rispetto alle zone confinanti. Ecco, dunque, entrare nel calderone le reti di comunicazione, il costo dell'energia, la liquidità alle imprese, la formazione e la sostenibilità ambientale. Dal punto di vista della spesa pubblica si auspica una semplificazione delle procedure, evitare gli aumenti delle tariffe e rendere più snello l'apparato pubblico mettendo un freno ai contributi a pioggia. "La Provincia si è svegliata in ritardo - spiega Michele Buonerba della Cisl - e su Irpef e Irap hanno sposato la nostra linea solo al termine della legislatura. È importante, comunque, aver trovato una linea comune con Assoimprenditori su svariati temi come, per esempio, lo stop ai contributi a pioggia. La stessa formazione va sempre implementata. Sulla politica industriale, invece, la nostra provincia è sempre stata in grande ritardo e di certo il parco tecnologico non può essere una risposta vera e solida". Piglio deciso anche per la collega Tilla Mair: "È importante che queste tematiche facciano breccia anche nella percezione comune. Se sarà così avremo davvero delle speranze". Sulla stessa linea, evidentemente, il presidente di Assoimprenditori Stefan Pan: "Dobbiamo impegnarci assieme remando nella direzione di un aumento dell'occupazione attraverso misure sistematiche e durature che portino benefici concreti".
Imprenditori e sindacati che premono per una strada comune e condivisa: solo qualche anno fa un orizzonte difficilmente immaginabile. Quando si compattano anche gli avversari significa che la nuova minaccia è seria. Qui non si parla di nomi e giunta a 7,9 o 11 e non è un caso.
Alan Conti
Nel primo caso vanno toccate le manopole di Irpef e Irap rendendo l'esenzione della prima più diffusa è realizzando la riduzione della seconda. Sulle politiche industriali, invece, tutto guarda alla competitività rispetto alle zone confinanti. Ecco, dunque, entrare nel calderone le reti di comunicazione, il costo dell'energia, la liquidità alle imprese, la formazione e la sostenibilità ambientale. Dal punto di vista della spesa pubblica si auspica una semplificazione delle procedure, evitare gli aumenti delle tariffe e rendere più snello l'apparato pubblico mettendo un freno ai contributi a pioggia. "La Provincia si è svegliata in ritardo - spiega Michele Buonerba della Cisl - e su Irpef e Irap hanno sposato la nostra linea solo al termine della legislatura. È importante, comunque, aver trovato una linea comune con Assoimprenditori su svariati temi come, per esempio, lo stop ai contributi a pioggia. La stessa formazione va sempre implementata. Sulla politica industriale, invece, la nostra provincia è sempre stata in grande ritardo e di certo il parco tecnologico non può essere una risposta vera e solida". Piglio deciso anche per la collega Tilla Mair: "È importante che queste tematiche facciano breccia anche nella percezione comune. Se sarà così avremo davvero delle speranze". Sulla stessa linea, evidentemente, il presidente di Assoimprenditori Stefan Pan: "Dobbiamo impegnarci assieme remando nella direzione di un aumento dell'occupazione attraverso misure sistematiche e durature che portino benefici concreti".
Imprenditori e sindacati che premono per una strada comune e condivisa: solo qualche anno fa un orizzonte difficilmente immaginabile. Quando si compattano anche gli avversari significa che la nuova minaccia è seria. Qui non si parla di nomi e giunta a 7,9 o 11 e non è un caso.
Arriva La Brocca Rotta, satira di ieri e di oggi
Sedersi in sala e mettersi un occhiale con diverse lenti. È questo quello che accade con "La brocca rotta" che domani debutterà allo Stabile aprendo la stagione de "La Grande Prosa". La firma è di quelle d'autore dato che la regia dell'opera di Heinrich von Kleist è affidata alle mani di Marco Bernardi. Sul palco una scenografia curata nei minimo dettagli: conigli veri in una gabbia, un finto merlo morto su una finestra decadente come tutto il tribunale, a metà tra una stalla e un vecchio casolare. Il caso della brocca rotta, poi, spezza la questione in mille pezzi e allegorie: dal potere alla giustizia passando per un giudice figura centrale che processa se stesso.
"È un'allegoria del nostro tempo seppur scritta con i parametri del 1802 – spiega lo stesso Bernardi – e questo è già di per sé un grande potenziale. Di certo è una di quelle rappresentazioni teatrali in cui soppesare ritmo e chiarezza è determinante con un alternarsi di tempi comici e riflessivi che si intrecciano e compenetrano. Dal punto di vista tecnico bisogna essere molto accurati perché si svolge tutto in un piano sequenza e da qui la cura per la scenografia così dettagliata e precisa. Persino la crepa sul muro ha un suo significato metaforico molto preciso di una società incrinata”. Nel ruolo del giudice Adamo troviamo l’attore romano Paolo Bonacelli. “Un personaggio molto significativo e interessante perché si trova a giudicare un fatto che lui stesso ha commesso e questo lo mette in una posizione particolare”. Saper leggere il potere attraverso metafore riportandolo con una satira anche graffiante era peculiarità di un certo periodo storico che oggi si è forse un poco persa. Nel contemporaneo si bada dritto al sodo della critica senza troppo perdersi dietro al romanzo. “Vero – conferma Bonacelli – e forse il nostro teatro moderno paga questa mancanza di fantasia o creatività. Si cerca subito la concretezza della critica ma questo ci porta a perdere quella che è la bellezza della storia”.
Domani sera alle 20.30 il debutto assoluto con repliche fino a domenica e dopo gli spettacoli bolzanini tour tra Roma e Milano. C'è da ridere mentre si pensa e c'è da pensare mentre si ride: un occhiale con due lenti che si specchiano.
Alan Conti
"È un'allegoria del nostro tempo seppur scritta con i parametri del 1802 – spiega lo stesso Bernardi – e questo è già di per sé un grande potenziale. Di certo è una di quelle rappresentazioni teatrali in cui soppesare ritmo e chiarezza è determinante con un alternarsi di tempi comici e riflessivi che si intrecciano e compenetrano. Dal punto di vista tecnico bisogna essere molto accurati perché si svolge tutto in un piano sequenza e da qui la cura per la scenografia così dettagliata e precisa. Persino la crepa sul muro ha un suo significato metaforico molto preciso di una società incrinata”. Nel ruolo del giudice Adamo troviamo l’attore romano Paolo Bonacelli. “Un personaggio molto significativo e interessante perché si trova a giudicare un fatto che lui stesso ha commesso e questo lo mette in una posizione particolare”. Saper leggere il potere attraverso metafore riportandolo con una satira anche graffiante era peculiarità di un certo periodo storico che oggi si è forse un poco persa. Nel contemporaneo si bada dritto al sodo della critica senza troppo perdersi dietro al romanzo. “Vero – conferma Bonacelli – e forse il nostro teatro moderno paga questa mancanza di fantasia o creatività. Si cerca subito la concretezza della critica ma questo ci porta a perdere quella che è la bellezza della storia”.
Domani sera alle 20.30 il debutto assoluto con repliche fino a domenica e dopo gli spettacoli bolzanini tour tra Roma e Milano. C'è da ridere mentre si pensa e c'è da pensare mentre si ride: un occhiale con due lenti che si specchiano.
Alan Conti
Il Comune: "Basta monete ai mendicanti"
Oltre al lamento e al fastidio ora il Comune infila nelle tasche dei cittadini un nuovo ideale strumento per far fronte al problema mendicanti. Si chiama "Aiutaci ad aiutare" l'iniziativa che prevede una brochure riassuntiva di tutti i punti di assistenza per i senzatetto sparsi nella città. Con la collaborazione di Assb, Caritas, San Vincenzo e Volontarius, dunque, si propone ai bolzanini un contributo di assistenza concreta da porre nelle mani e nei berretti dei questuanti. Forse più utile della solita monetina. "Ognuno - interviene l'assessore comunale alle politiche sociali Mauro Randi - ragiona secondo la propria coscienza, ma è giusto che si sappia che a Bolzano nessuno muore di fame. Oltretutto noi operiamo con misure che evitino l'effetto calamita predisponendo aiuti per chi realmente abita a Bolzano. Così diventa fondamentale entrare in modo incisivo sotto l'aspetto assistenziale anche per far conoscere ai bisognosi che esistono strutture vicine in grado di aiutare a tutto tondo. Non solo, in questo modo la cittadinanza potrà collaborare anche a livello concettuale in un progetto più completo della semplice donazione. Attenzione, comunque, che nessuna strategia eliminerà totalmente il fenomeno dei senza tetto perché alcune persone hanno liberamente scelto questo stile di vita e non possiamo pensare di imporli un cambio di mentalità". Non è obbligatorio, comunque, avere una mappa per portare avanti il progetto: "Si può benissimo suggerire una struttura che si conosce anche come semplice informazione. Stiamo pensando a un semplice biglietto da visita". La generosità dei bolzanini può, infatti, essere controproducente: "Paradossalmente è così - riprende Randi - perché si alimenta un mercato. Il mio consiglio è di ragionare in termini di assistenza collettiva". Quanti sono, peró, e da dove arrivano questi mendicanti? "Noi contiamo 100-150 identificazioni mensili, anche se alcune si ripetono" risponde la tenente della polizia municipale Nives Fedel. "C'è una certa viabilità delle presenze, fino ad agosto la stragrande maggioranza era di provenienza rumena, poi Nigeria o Ghana. Nel mese di settembre hanno cominciato ad aumentare i rom della Slovacchia. In pratica abbiamo dei flussi, ma non possiamo dire ci sia una tratta. Rispetto al passato siamo più o meno in linea. Contiamo sia persone che abitano in città sia in arrivo da fuori anche se abbiamo effettuato diversi sgombri di accampamenti precari da punto di vista igienico sanitario. Molti vivono in macchina". L'arrivo in treno di tanti di loro non è strettamente legato al capoluogo: "Operano in varie città diversificando le zone, lo abbiamo capito intrecciando i dati". Gli incassi, peró, paiono essere decisamente interessanti: "I cambiamonete parlano di 80-100 euro al giorno. È un'indicazione senza riscontri ufficiali". Sul tema interviene anche Bruno Marcato, direttore Assb: "Noi non diciamo di non dare le monete perché siamo cattivi, ma solo per alimentare un circuito assistenziale che sia positivo slegato dal guadagno quotidiano che, purtroppo, a volte è il vero obiettivo dei questuanti". "C'è una parte emotiva - riprende Randi - di cui va tenuto conto, ma dobbiamo essere abbastanza maturi per entrare nella dimensione più prettamente di aiuto. Non penso che infilare nelle mani di questi mendicanti 80/100 euro al giorno possa davvero rappresentare una soluzione. Intanto nelle zone che sappiamo essere più soggette all'accattonaggio rafforzeremo la presenza di agenti, anche in borghese, per prevenire e semmai punire l'accattonaggio molesto". Per quanto riguarda Volontarius l'associazione é impegnata a monitorare eventuali situazioni di sfruttamento.
La mappa arriverà per posta e chiunque ne voglia di più può richiederne. Sembra paradossale ma considerando l'incasso potenziale un'indicazione può essere decisamente più utile di una manciata di centesimi. Si aiuta il mendicante, ma si aiuta anche la città.
Alan Conti
La mappa arriverà per posta e chiunque ne voglia di più può richiederne. Sembra paradossale ma considerando l'incasso potenziale un'indicazione può essere decisamente più utile di una manciata di centesimi. Si aiuta il mendicante, ma si aiuta anche la città.
Alan Conti
lunedì 4 novembre 2013
Gli alpini: "La gente sia con noi"
È la festa delle forze armate, dei soldati e anche dell'Unità d'Italia.
In un clima più sobrio sintonizzato sul momento del Paese il comandante
delle Truppe Alpine Alberto Primicerj ha voluto unire i vari concetti in
un'unica riflessione. Gli alpini e i militari in generale avvertono il
bisogno di sentire il Paese unito con loro e il tema torna a fare
capolino nelle parole delle autorità. Operare su certi scenari non è
semplice e farlo con un supporto può essere più semplice.
"Oggi è una giornata importante per celebrare il lavoro dei nostri uomini. Dobbiamo sentirci uniti nella collaborazione mentre abbiamo deciso di festeggiare con meno clamore rispetto agli anni passati". Qualche presenza in meno all'alzabandiera di questa mattina in piazza Walther e la strada per sentirsi, ancora una volta, vicini alla gente. "Lavorare in certe operazioni - continua Primicerj - non è affatto semplice e abbiamo quantomai bisogno di sentirci supportati dal Paese. In Alto Adige, per la verità, questo affetto è sempre piuttosto presente e continuo, ma è importante ribadirlo negli intenti e nelle parole". Letti in piazza, intanto, i consueti discorsi del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del Ministro alla Difesa Mauro con accenni evidenti alla coesione europea e a chi ha aiutato in occasione della strage di Lampedusa. Vicino al popolo, vicini ai popoli.
Alan Conti
"Oggi è una giornata importante per celebrare il lavoro dei nostri uomini. Dobbiamo sentirci uniti nella collaborazione mentre abbiamo deciso di festeggiare con meno clamore rispetto agli anni passati". Qualche presenza in meno all'alzabandiera di questa mattina in piazza Walther e la strada per sentirsi, ancora una volta, vicini alla gente. "Lavorare in certe operazioni - continua Primicerj - non è affatto semplice e abbiamo quantomai bisogno di sentirci supportati dal Paese. In Alto Adige, per la verità, questo affetto è sempre piuttosto presente e continuo, ma è importante ribadirlo negli intenti e nelle parole". Letti in piazza, intanto, i consueti discorsi del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del Ministro alla Difesa Mauro con accenni evidenti alla coesione europea e a chi ha aiutato in occasione della strage di Lampedusa. Vicino al popolo, vicini ai popoli.
L'ultima sfida di Kolibri
C'è una strana commistione di sensazioni all'apertura della svendita
strong che porterà la storica libreria Kolibri di via della Rena a
Bolzano a chiudere i battenti definitivamente. Da una parte la
sensazione che il libro come oggetto subisca un duro colpo, dall'altra la
conferma che continua a essere elemento culturale desiderato nelle
tante persone accolte. Ancora: da una parte la tristezza di una parabola
che va incontro alla sua fine, dall'altra la soddisfazione di vedere
quanto questa parabola abbia saputo coltivare affetto. Silvia Maranelli, socia della
cooperativa, vive ore di grande lavoro. "Ancora
non ho tempo di fermarmi a pensare o riflettere. Penso al grande lavoro
che c'è da fare e alla tanta gente che viene e a trovarci. Per il
resto, le emozioni o le sensazioni, ci sarà spazio dopo". Come esce il
libro da questa vicenda? Ridimensionato? "Non penso assolutamente che il
libro sia morto, anzi, penso possa tranquillamente coesistere con le
nuove tecnologie. Nella nostra decisione ci sono anche questioni legate
strettamente alla cooperativa". Intanto la folla sembra avere le idee
chiarissime. "Si rivolgono principalmente alla narrativa, ma anche la
saggistica incontra diversi consensi. Qualcuno, per esempio, cercava specificatamente
Eugenio Scalfari. Sempre richiestissimi, infine, i libri per bambini".
Kolibri, insomma, deve svuotare gli scaffali e scampare a un destino di macero per ogni volume prima della fine di novembre. I margini di guadagno sono pressoché nulli e l'operazione può portare, nella migliore delle ipotesi, all'abbattimento dell'esposizione. Quei libri, peró, vanno salvati anche come simbolo: è l'ultima sfida di Kolibri, ma forse è anche la più importante.
Alan Conti
Kolibri, insomma, deve svuotare gli scaffali e scampare a un destino di macero per ogni volume prima della fine di novembre. I margini di guadagno sono pressoché nulli e l'operazione può portare, nella migliore delle ipotesi, all'abbattimento dell'esposizione. Quei libri, peró, vanno salvati anche come simbolo: è l'ultima sfida di Kolibri, ma forse è anche la più importante.
Alan Conti
Artioli: "Oggi sia una festa di convivenza"
“Spero che il 4 novembre costituisca per tutti una ulteriore possibilità di riannodare i fili di un approccio di armonica e serena convivenza”. La consigliera provinciale Elena Artioli ha affidato a una nota la sua partecipazione alla festa odierna delle forze armate. “Saluto gli appartenenti alle forze armate – continua Artioli – che in tanti luoghi nel mondo negli ultimi decenni sono stati impegnati in missioni di pace umanitarie nell’interesse delle popolazioni e di vitale importanza per gli equilibri internazionali”. (a.c.)
Bolzano, al riposo con entusiasmo
Alan Conti
NEL TELEGIORNALE DI OGGI LE INTERVISTE AI TIFOSI
Iscriviti a:
Post (Atom)